domenica 3 aprile 2011

Rieti, mostra su beatificazione di Papa Wojtyla

La vita apostolica ed i percorsi religiosi nel Lazio

Rieti, mostra su beatificazione di Papa Wojtyla

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

La mostra per la Beatificazione di Giovanni Paolo II dal titolo “La vita Apostolica e i percorsi Religiosi nel Lazio di Giovanni Paolo II”, organizzata dalla Regione Lazio - Ufficio di Presidenza, dall' Assessorato alle Politiche turistiche della Provincia di Rieti e dal Comune di Rieti, è in svolgimento il primo piano della sede della Provincia di Rieti di Palazzo Dosi, in piazza Vittorio Emanuele II a Rieti, da oggi fino al prossimo 2 maggio. La mostra potrà essere visitata dal martedì al venerdì dalle ore 12:00 alle ore 20:00; il sabato e la domenica dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 22:00; lunedì 25 aprile 2011 dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 22:00.

Qui Laprimapagina Rieti

Sesta edizione in programma dal 12 al 16 aprile in Liguria con grandi novità

Imperia, riflettori di 41 paesi sul Video Festival

Video Festival

3 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

Tanto cinema, ma non solo cinema, nell’edizione 2011 del Video Festival Imperia che a fianco della prestigiosa e autorevole rassegna di film in concorso propone quest'anno un variegato programma di eventi collaterali ed un plateau di ospiti prestigiosi. Il Video Festival Imperia, “Festival Internazionale d’Arte Cinematografica Digitale” torna, ancora più accattivante, ad occupare, per il sesto anno consecutivo, uno spazio predominante nel panorama degli appuntamenti culturali proposti dalla Città di Imperia. Il Video Festival Imperia si preannuncia più vigoroso, più appassionante e coinvolgente nonostante problemi determinati dalla incombente crisi economica e carenza di adeguate sedi, ne abbiano, sino all'ultimo, messo in dubbio il suo svolgimento. Ben 688 le opere iscritte e 83 quelle in concorso provenienti da 41 Nazioni: la maggiore affluenza di lavori è tuttavia italiana (sono rappresentate tutte e 20 le regioni italiane: un modo realmente singolare per celebrare, attraverso il Video Festival Imperia, i 150 anni dell’Unità d’Italia). La sesta edizione del Video Festival è in programma dal 12 al 16 aprile, le opere saranno proiettate al pomeriggio presso il Centro Culturale Polivalente di piazza Duomo; la sera presso la Sala Eutropia del Polo Universitario Imperiese di via Nizza e potranno anche essere votate dal pubblico. Le categorie competitive: Professionisti, che parteciperanno nelle sezioni film, documentario e animazione; Internazionale (cortometraggi, documentari, animazione con sottotitoli italiano, inglese o francese di durata non superiore ai 30 minuti); Amatori che partecipano nella categoria a loro riservata suddivisa nelle sezioni lungometraggio, cortometraggio, documentario, animazione & grafica, fotografia digitale e scuole ed Explorer, con le sezioni documentario turistico e documentario naturalistico. Ricco e variegato si presenta anche il calendario degli eventi collaterali racchiusi in un contenitore dal titolo “Non solo cinema”. Al suo interno una conferenza a cura della Sanremo Cinema; gli incontri con Massimo Morini, Francesco Baccini e Stefano Senardi e la presentazione del documentario: "Finché penso vivo" della regista loanese Cinzia Bassani. Due saranno invece le iniziative speciali, entrambe in collaborazione con Confesercenti: il percorso Cine-Gastronomico denominato “Un piatto da Film”, coi ristoranti della città che proporranno, nei giorni del Festival, piatti tratti da film famosi e "Una vetrina da Film" con le vetrine degli esercizi commerciali della città addobbate in stile cinematografico e televisivo. Il Gran Gala del Video Festival Imperia chiuderà, la sera del 16 aprile la "settimana del cinema di Imperia". La cerimonia di premiazione che si svolgerà al Teatro Cavour, sarà allietata dagli interventi della Burlesque School Milano By Mitzi von Wolfgang. Nella "cinque giorni" del Vfi stazionerà in città uno dei mezzi utilizzati dalla troupe di Overland, che ha preso parte alle mitiche spedizioni che hanno poi dato vita alla famosa serie televisiva trasmessa a partire dal 1996 su RaiUno. Capo spedizione di Overland è Beppe Tenti che sarà tra gli ospiti protagonisti della serata di sabato 16 aprile. Il Video Festival Imperia è un'iniziativa promossa da Officine Digitali in collaborazione col Comune di Imperia. La kermesse vanta il patrocinio dell'Unesco, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, della Regione Liguria e della Provincia di Imperia. Giovedì 7 aprile, presso la sala giunta del Comune di Imperia, in viale Matteotti, a Imperia, si terrà la Conferenza Stampa di presentazione dell'evento.

Ennesimo racconto del Comitato Lavoratori licenziati dal sindacato

Catania, Giovanni Sapienza rovinato dalla Cgil

Licenziati dalla Cgil

3 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Questa è la storia di Giovanni Speranza, un altro lavoratore licenziato dalla Cgil. Speranza ha lavorato presso la Camera Territoriale del Lavoro di Catania ininterrottamente dal gennaio 1985 al 9 dicembre 2003. In tale arco di tempo, per come lui stesso ci ha riferito, ha svolto le mansioni di apertura e chiusura dei locali di via Crociferi, dei quali deteneva le relative chiavi; organizzazione dei cortei e delle manifestazioni indette dalla Cgil (anche con l’utilizzo della propria auto); lavoro di centralinista telefonico; affissioni di manifesti; disbrigo di pratiche presso uffici esterni; versamento di contante ed assegni in banca sul conto intestato alla Confederazione; prelievo di danaro in banca; stipula contratti con Enti vari su delega; acquisto di quotidiani e giornali vari; organizzazione delle campagne per la raccolta di firme in occasione dei referendum e predisposizione di cartelli e manifesti in occasione delle varie feste dell’Unità; nel 1985 (al tempo segretario era il signor Maurizio Pellegrino) si occupò della ricostruzione del Centro Informazione Disoccupati all’interno della Confederazione; nel 1987 curò la campagna portata avanti dalla Cgil per la regolarizzazione dei lavoratori precari presso il Comune di Catania (allora in stretta collaborazione con il segretario della Cgil Maurizio Pellegrino); nel 1988 (a seguito di un furto di alcuni computer) ebbe anche il compito della vigilanza. Tutte le mansioni dianzi indicate ed altre ancora, non meno importanti, sono state espletate nel corso degli anni sotto le direttive dei vari segretari: Maurizio Pellegrino, Giacomo Scarciofalo, Francesco Garufi, Francesco Battiato (o per interposta persona di tali segretari). Nel 1993 (per motivi connessi all’attività espletata ed a causa dell’impegno profuso) il Sapienza subì (ad opera d’ignoti) anche l’incendio della propria auto. Tale fatto fu riconosciuto quale danno subito in occasione del lavoro, tanto che gli fu promesso verbalmente che la Confederazione si sarebbe fatta carico del relativo risarcimento. Sapienza lavorava a tempo pieno, per oltre 40 ore settimanali. Il Sapienza non svolgeva altra attività di lavoro alle dipendenze di terzi o lavoro autonomo, per cui la retribuzione corrispostagli per l’attività lavorativa espletata presso la Confederazione era l’unica fonte di reddito. Era apprezzato da tutti per l’impegno posto nell’espletamento del lavoro. Spesso rimaneva occupato fino a tarda sera, appunto perché doveva provvedere a chiudere i locali dei quali deteneva le relative chiavi. Il Sapienza non era iscritto alla Cgil, pur non di meno, per anni, è stato una figura storica all’interno della Confederazione e punto di riferimento per i dirigenti e gli iscritti. Per l’attività espletata il ricorrente percepiva un importo fisso mensile e, per l’uso della sua auto, un rimborso spese. Tuttavia, poiché la posizione del lavoratore non era stata formalizzata presso l’istituto previdenziale, la retribuzione gli veniva corrisposta, quasi sempre, in contante (eccezionalmente con assegni) ma, sempre senza rilascio di prospetti paga. Il dovuto mensile, a volte veniva versato in unica soluzione ed altre volte con acconti periodici, fino a raggiungere un importo fisso. Nella seconda metà degli anni novanta, resosi conto di avere lavorato per tanti anni senza copertura contributiva, avanzò timide rivendicazioni economiche e contributive ma, tali richieste, venivano sempre glissate dai vari dirigenti di turno. La situazione ebbe a precipitare allorquando il signor Sapienza, dopo aver richiesto per l’ennesima volta la regolarizzazione contributiva per gli anni pregressi ed il versamento di differenze retributive, si vide opporre da parte dell’amministratore della Cgil l’invito a rivolgersi ad un’impresa di pulizie presso la quale (a dire dell’amministratore) il Sapienza avrebbe prestato la sua opera presso la sede della Cgil. Il contenuto della lettera fu ritenuto, a dir poco, pretestuoso ed assurdo in quanto il Sapienza (come a tutti noto) aveva sempre svolto le mansioni sopra indicate (che non comprendevano la pulizia) presso i locali della Camera del Lavoro di Catania, ricevendo le direttive solo dai funzionari della Cgil e mai dalla impresa di pulizie cui l’amministratore faceva riferimento nella sua lettera. Il Sapienza non aveva alcun rapporto di fatto con la ditta di pulizie e non riceveva alcuna direttiva da quest’ultima. A questo punto, tramite il sottoscritto legale, fu inviata alla Confederazione la lettera raccomandata del 28 ottobre 2003. A tale missiva seguì, immediatamente, da parte della Confederazione, un comportamento ritorsivo, diretto ad emarginare il lavoratore. Infatti, prima furono sottratte al Sapienza alcune mansioni delicate e significative (quali, ad esempio, il maneggio di denaro, di assegni e le operazioni bancarie), poi furono sostituite le serrature delle porte d’ingresso dei locali di via Crociferi per impedire al dipendente di utilizzare le chiavi che deteneva. A tale gesto di rappresaglia seguì la lettera 6 dicembre 2003 per il tentativo di conciliazione presso l’Uplmo. A quest’ultima, immediatamente, fece seguito l’estromissione del Sapienza dai locali di lavoro, quindi il licenziamento verbale. Per cui, il 9 dicembre 2003 seguì altra lettera per il secondo tentativo di conciliazione in ordine al licenziamento verbale. A questo punto (non era mai avvenuto prima) la Novalux con un singolare atto stragiudiziale, notificato il 17 dicembre 2003, diffidava il Sapienza a non presentarsi in servizio in luogo diverso da quello assegnatogli (cioè Camera del Lavoro) perché, in difetto, l’avrebbe considerato come assente ingiustificato. Seguì l’atto stragiudiziale inviato dal Sapienza alla Novalux con il quale si riassumevano i precedenti e si contestavano le minacce della società evidenziandosi che lo stesso lavoratore non era stato mai, di fatto, alle dipendenze di detta ditta e non aveva mai svolto pulizie presso la Cgil. In data 11 dicembre 2003 perveniva la lettera dell’avvocato Li Volsi con la quale, si rimarcava l’estraneità della Cgil nella vicenda. Il tentativo di conciliazione del 23 marzo 2004 innanzi all’Uplmo ha sortito esito negativo per la mancata comparizione della Cgil Camera territoriale Catania. Da allora ne è seguita un’azione legale per dichiarare inefficace o nullo il licenziamento “perché intimato senza il rispetto della forma, in assenza di giusta causa o di giustificato motivo ed ordinare il ripristino del rapporto di lavoro con le mansioni precedentemente espletate, ai sensi delle vigenti leggi con il pagamento delle retribuzioni maturate dal dì del licenziamento al dì dell’effettivo ripristino nonché a risarcire i danni causati per effetto dell’illegittimo licenziamento”. Ci chiediamo: il sindacato ha il compito o no di tutelare il lavoratore? Di contrastare il lavoro in nero? Ai nostri lettori le opportune riflessioni e considerazioni.

Sono 146 gli Enti in Italia chiamati in causa. Anche Filandari (VV)

Melicucco, il Comune degli autovelox truccati

3 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Multe riscosse indebitamente per 11 milioni di euro. Autovelox truccati per registrare una velocità superiore del 15% rispetto a quella reale. Li ha scoperti una maxi inchiesta della Guardia di Finanza di Brescia, che ha portato alla denuncia di 558 persone. A vario titolo sono contestati associazione a delinquere, frode fiscale e falsa fatturazione, bancarotta fraudolenta. Le violazioni illecitamente contestate sarebbero 82 mila con indebite richieste di sanzioni per circa 11,5 milioni. Ben 146 i comuni coinvolti. A capo dell'organizzazione il sessantenne Diego Baresi, mantovano, titolare di diverse società create per aggiudicarsi gli appalti delle amministrazioni comunali. Si trattava in realtà di finte gare, alle quali partecipavano unicamente le società riconducibili a lui. Baresi possedeva solo una cinquantina di autovelox, di cui solo due omologati, e percepiva una percentuale sulle multe che poteva arrivare anche al 40% dell'importo. Resta il problema delle multe riscosse indebitamente dai comuni e di migliaia di utenti truffati. Se chi ha ricevuto l'accertamento meno di 60 giorni fa può ancora fare ricorso con successo al Prefetto o al Giudice di Pace di competenza, per gli altri la strada è tutta in salita. Il Codacons ricorda che, nell'analogo procedimento penale sui semavelox, sta sperimentando anche la costituzione di parte civile, grazie alla quale, però, non sarà possibile ottenere la restituzione diretta dei punti della patente persi, ma la restituzione, sotto forma di risarcimento, dei soldi necessari per fare il corso di recupero dei punti e di quelli corrisposti per il pagamento della multa. Nel frattempo l'associazione dei consumatori ha chiesto al governo di intervenire "affinché siano restituiti sia i punti della patente ingiustamente decurtati sia i proventi delle sanzioni indebitamente incassati dagli enti coinvolti nell'inchiesta". I comuni coinvolti sono grandi e piccoli centri sparsi lungo tutta la penisola. Eccone l'elenco in ordine alfabetico:

Abbadia S. Salvatore (SI)

Acquasanta Terme (AP)

Airole (IM)

Aisone (CN)

Albuzzano (PV)

Alleghe (BL)

Altavilla Milicia (PA)

Altofonte (PA)

Altomonte (CS)

Anversa Degli Abruzzi (AQ)

Aragona (AG)

Ardore (RC)

Arquata Del Tronto (AP)

Arsoli (RM)

Artena (RM)

Badolato (CZ)

Balsorano (AQ)

Basciano (TE)

Binetto (BA)

Bitritto (BA)

Bonate Sotto (BG)

Brezzo Di Bedero (VA)

Brienza (PZ)

Brolo (ME)

Brugnato (TO), Brusasco (SP)

Brusnengo (BI)

Buccinasco (MI)

Budoni (NU)

Bugnara (AQ)

Cadeo (PC)

Canepina (VT)

Canosa Sannita (CH)

Casei Gerola (PV)

Castellabate (SA)

Castiglione D’orcia (SI)

Chiaramonte Gulfi (RG)

Chiusa Di Pesio (CN)

Cicciano (NA)

Civitella D’agliano (VT)

Cogorno (GE)

Collarmele (AQ)

Colledara (TE)

Corbara (SA)

Cupello (CN)

Fabrica Di Roma (RM)

Ficarazzi (PA)

Filandari (VV)

Fluminimaggiore (CA)

Forza D’agro (ME)

Francofonte (SR)

Fratta Todina (PG)

Gagliole (MC)

Gallicchio (PZ)

Gargnano (BS)

Gizzeria (CZ)

Greggio (VC)

Grottolella (AV)

Isola Delle Femmine (PA)

Issiglio (TO)

Itala (ME)

Leggiuno (VA)

Leporano (TA)

Letojanni (ME)

Licenza (RM)

Licodia Eubea (CT)

Loiri Porto San Paolo (SS)

Maiori (SA)

Maissana (SP)

Malvito (CS)

Mandatoriccio (CS)

Manta (CN)

Maruggio (TA)

Melicucco (RC)

Montefalco (PG)

Montefortino (AP)

Montelanico (RM)

Montemurro (PZ)

Monteroni Di Lecce (LE)

Monterosi (LE)

Monterubbiano (AP)

Morciano Di Romagna (FO)

Moresco (AP)

Morlupo (LE)

Morolo (FR)

Mottalciata (BI)

Nazzano (RM)

Noepoli (PZ)

Oria (BR)

Ospedaletto Lodigiano (LO)

Palermiti (CZ)

Palestro (PV)

Palmi (RC)

Palosco (BG)

Paterno (PZ)

Patrica (FR)

Pedrengo (BG)

Piancastagnaio (SI)

Pietravairano (CE)

Pieve Albignola (PV)

Pincara (RO)

Podenzana (MS)

Poggiorsini (BA)

Pollina (PA)

Portopalo Di Capo Passero (SR)

Pray Biellese (VC)

Pratella (CE)

Radicofani (SI)

Ripe (AN)

Rivodutri (RI)

Rocca D’evandro (CE)

Roccafluvione (AP)

Roccagorga (LT)

Roggiano Gravina (CS)

San Giovanni Lipioni (CH)

San Gregorio Magno (SA)

San Michele Di Ganzaria (CT)

San Salvatore Telesino (BN)

San Sostene (CZ)

Sant’angelo D’alife (Ce)

Santa Maria Imbaro (CH)

Santa Maria Nuova (AN)

Santo Stefano Di Camastra (ME)

Saviano (NA)

Sermoneta (LT)

Serralunga Di Crea (AL)

Serre (SA)

Sizzano (NO)

Stigliano (MT)

Stimigliano (RI)

Torrenova (ME)

Torrice (FR)

Torricella (TA)

Tossiccia (TE)

Tramonti (SA)

Tramutola (PZ)

Trappeto (PA)

Trecchina (PZ)

Treglio (CH)

Unione Dei Comuni Santi Sanniti (BN)

Urago D’oglio (BS)

Vejano (VT)

Vico Nel Lazio (VT)

Villa Del Bosco (BI)

Villar Perosa (TO)

Iverone (BI).

Per mancanza di fondi lo storico servizio è fermo da due settimane

Vibo Valentia, chiude la mensa dei poveri

3 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Monsignor Giuseppe Fiorillo si sfoga e racconta la nuova ed ennesima triste storia di Vibo Valentia: il Samaritano chiude i battenti. La mensa dei poveri, fortemente voluta e portata avanti dall’indimenticato Monsignor Onofrio Brindisi, da oltre due settimane non sforna pasti a causa delle difficoltà che intaccano inevitabilmente anche l’ente benefico. “Adesso – ha raccontato ai media locali l'arciprete di San Leoluca – non ce la facciamo più. La parrocchia, che contribuisce per il 90 per cento alle spese di mantenimento del servizio alla grande comunità dei bisognosi, è allo stremo. Solo nel 2010 ha anticipato circa 35 mila euro su un totale di 40 mila. Una cifra considerevole che non può più permettersi di versare. I pasti che i volontari del Samaritano stanno portano a domicilio in questi giorni vengono sfornati dalla Casa di Nazareth, un altro servizio alla comunità dei diseredati che pesa come un macigno sulle casse della parrocchia di San Leoluca”. Il racconto dell’arciprete segna e mette il dito nella piaga della sofferenza sociale che si è acuita con la crisi. “I poveri non sono scomparsi e non hanno cessato di mangiare. Sono sempre dietro la porta del mio ufficio parrocchiale a chiedere come sbarcare il lunario. Cosa posso rispondere a questo esercito silenzioso di disperati e umiliati se abbiamo sempre meno risorse economiche? La povertà è un’emergenza sociale di cui si devono fare carico tutti. La mia parrocchia ha dato e continua a dare ma non con il ritmo di un tempo. Siamo a rosso di 25 mila euro perché la Regione non ci ha dato una lira. Stessa cosa la Provincia. Solo il Comune ci ha dato 3 mila euro sui 10 mila promessi. Addirittura mi sono dovuto difendere di mie stessi parrocchiani che avevano saputo che il Comune aveva erogato 90 mila euro per il mantenimento del servizio sociale. Notizia questa destituita di ogni fondamento. Per non rimanere ancora di più schiacciati sotto il peso dei debiti solo il Vescovo ci ha aiutati. Siamo stati veramente costretti a scrivere la parola fine ad un'avventura di ordinaria solidarietà iniziata da mons. Onofrio Brindisi nel 1986. Da allora abbiamo dovuto patire ogni umiliazione per poter mandare avanti una mensa che dava dignità alle persone che hanno bisogno persino del pane”. Una via d’uscita potrebbe venire dalla solidarietà della Città. Le parrocchie di Vibo Valentia, infatti, insieme alla Caritas diocesana, si accollerebbero i debiti relativi al 2010. Per questa nuova gestione sarebbe stata costituita l’associazione “Il Buon Samaritano” di cui presidente è stato nominato don Bruno Cannatelli, che da qui a qualche settimana potrebbe prendere le redini della mensa dei poveri. “II Samaritano” oltre a sfornare 70 pasti caldi al giorno dava lavoro anche a tre persone. Per adesso è tutto finito per colpa dei tagli economici da parte del governo centrale che non ha mai dato peso ai bisogni delle classi meno ambienti.

La Punto Casa perde il derby con l’Alberto Poiatti. Il Lauria cade con la Mondo Giovane. Bene per la Pubbliemme che si avvicina

Messina, Punto Casa in caduta libera. Mondo Giovane apre alla Pubbliemme le porte della B1

3 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Emanuele Riganò

Risultati 22esima Giornata B2M Gir. I

Mondo Giovane – Nicodemo Lauria 3-2

Geki Paola – Amatori Potenza (oggi ore 18:00)

Algoritmi Tremestieri – New Image Giarre 1-3

Alberto Poiatti Giarratana – Punto Casa Pallavolo Messina 3-1

Sidel Lagonegro – Callipo Sport VV 3-2

Eklisseocchiali Trapani – Catanzaro Pallavolo 2-3

Riposa Pubbliemme Pizzo

Classifica B2M Gir. I

Nicodemo Lauria 50; Pubbliemme Pizzo 48; Geki Paola*, Alberto Poiatti Giarratana 41; Algoritmi Tremestieri 38; New Image Giarre 35; Eklisseocchiali Trapani 31; Callipo Sport VV 26; Catanzaro pallavolo 24; Sidel Lagonegro 23; Punto Casa Pallavolo Messina 20; Mondo Giovane 16; Amatori Potenza* 0 *Una partita in meno

Alberto Poiatti – Punto Casa Pallavolo (23-25 / 25-22 / 25-12 / 25-18)

Alberto Poiatti Giarratana: Bocchieri, Calò, Lo Bello, Buremi, Manuilov, Pappalardo, Lombardo (L), Chillemi, Ciacera, Inguanti, Pellegrino. Allenatore: Sascaro.

Punto Casa Pallavolo Messina: M. D’Andrea, Caravello, Marchetta, Nicosia, Ionata (L), Russo, F. D’Andrea, Corica, Rucci, De Francesco, Giacobbe. Allenatore: Caristi.

Arbitri: Antonino Galia (primo arbitro) e Lucio Alba Scarpello (secondo arbitro)

Seconda battuta d’arresto consecutiva per la Punto Casa Pallavolo Messina che capitola 3-1 sul campo dell’Alberto Poiatti. A Giarratana i giallorossi partono bene, trovando le giuste soluzioni offensive che gli permettono di vincere il primo set. Il vantaggio però, invece di esaltare i peloritani, genera la reazione dei padroni di casa che rialzano la testa e si riportano sull’1-1 vincendo il secondo set. La gara non è particolarmente spettacolare, con tanti errori da una parte e dall’altra. Ne commette molti di più la Punto Casa, incapace di tirare fuori quello che spirito che ha consentito ai messinesi di rientrare in gioco nella corsa per la salvezza ottenendo risultati importanti nel girone di ritorno. Dal grigiore generale si salvano solo in pochi. La formazione ragusana, dall’altra parte, si limita a fare l’essenziale per portare a casa il match e ci riesce con il minimo sforzo. Per la Pallavolo Messina un brutto ko che ha anche delle ripercussioni in classifica. “Purtroppo ci sono state diverse cose che abbiamo fatto male, troppo male - dichiara il tecnico Andrea Caristi -. Cerchiamo di raccogliere le forze e concentrarci sulla partita contro il Mondo Giovane della prossima settimana. I ragazzi devono capire che questo è il momento di dare tutto”. Da registrare sull’altro lato di Messina il successo delle Mondo Giovane che batte al tie break la capolista Lauria. Si avvicina la Pubbliemme che ha osservato in questa giornata il turno di riposo.

Nel torinese donna assassinata da ex compagno

Venaria, uccisa davanti Auchan da marocchino

3 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Donna uccisa a colpi di pistola nel piazzale davanti a un supermercato a Venaria Reale nel Torinese. La donna, Marina Corradino, aveva 46 anni era vedova con due figli, entrambi adolescenti. Lavorava come barista all’interno del supermercato Auchan, nei pressi del quale è avvenuto il delitto. Ad ucciderla è stato il suo ex compagno marocchino che la riteneva responsabile della perdita del posto di lavoro come addetto alla sicurezza del supermercato. L’uomo è stato immediatamente arrestato. Purtroppo per la donna non c’è stato nulla da fare.

Piano Operativo Fesr 2007-2013. Linea intervento 3.3.1.4

Catania, Destra Alleanza Siciliana in campo

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Monica Adorno

“Per potenziare le infrastrutture e il settore turistico che rappresentano bisogna frantumare il nocciolo duro della burocrazia”, questo in sintesi l’intervento di Salvo Musumeci responsabile del Dipartimento Enti Locali della provincia di Catania all’inizio del convegno “Enti Locali e Imprese Turistiche: quali opportunità dall'Europa” organizzato dal Cespos, Centro Studi Politico Sociali, in collaborazione con il movimento politico La Destra-Alleanza Siciliana. Gremita di pubblico e operatori del settore la splendida sala dell’ex Chiesa di San Michele Minore in piazza Manganelli che ha fatto da sfondo all’incontro dibattito che ha illustrato e chiarito il contenuto del bando previsto nel P.o. Fesr 2007/2013 e che si occupa di attivazione, riqualificazione e ampliamento dell’offerta ricettiva locale e delle correlate attività di completamento. Dove per correlate si intendono le attività di ristorazione, sportive, di benessere o congressuali connesse a quella principale. “Bisogna fare in modo - ha affermato Salvo Musumeci - che i finanziamenti previsti dal bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a febbraio siano sì un’opportunità, ma anche un modo per impedire ai giovani soprattutto di cercare fuori possibilità lavorative che possono - e devono - essere trovate in Sicilia”. In perfetta sintonia con questa linea i saluti di Giuseppe Cusumano, vice direttore generale di Confcommercio Catania e funzionario del gruppo giovani. “È stato appena inaugurato lo sportello che consente la creazione di un’impresa in un giorno, seguiamo allora questa cultura. Non possiamo offrire alle imprese solo i prodotti fidi e non possiamo accettare che le linee di intervento previste dai fondi europei per il periodo 2007/2013 vengano proposte solo nel 2011. Bisogna recuperare il tempo perso rendendo fruibili tutte le risorse disponibili”. Un plauso all’iniziativa è arrivato anche da Giuseppe Minniti, componente del comitato regionale della Federalberghi che ha sottolineato l’obiettivo prioritario degli aiuti previsti da questo bando che si concretizzano nella riqualificazione di strutture già esistenti. Duplice lo scopo del convegno alla luce dei tempi, ristrettissimi, per partecipare al bando che scadrà il 6 giugno 2001. Tecnico da un lato e affrontato in modo esauriente dai consulenti della Sgr Consulting, il commercialista Carlo Russo e Vanessa Domante, sapientemente aiutati dalla consigliera provinciale dell’ordine degli Architetti Simona Mazzeo che hanno illustrato nel dettaglio le caratteristiche tecniche del bando, a chi e a quali attività è rivolto e gli adempimenti necessari che devono corredare il progetto. Pratico politico dall’altro messo in luce da Ruggero Razza, segretario provinciale La Destra-Alleanza Siciliana che ha intravisto in formazione e informazione i capisaldi a cui sindaci e amministratori locali dovrebbero far riferimento allo scopo di offrire ai loro cittadini - ed elettori - supporti pratici e uffici veloci nel soddisfare le richieste dell’utenza. Bisogna scuotere uffici e coscienze, far capire che i veri protagonisti sono i cittadini e che le loro esigenze vanno ascoltate e risolte. Non a parole ma con i fatti. E sono proprio i fatti quelli che stanno portando avanti i rappresentanti de La Destra – Alleanza Siciliana attraverso un documento che è stato stilato alla fine del dibattito e che verrà presentato in tutte le amministrazioni locali del comprensorio catanese per la creazione di uno sportello unico o di una corsia privilegiata - che consenta l’emissione rapida di tutti i certificati necessari alle imprese che ne faranno richiesta.

A sorpresa il Pd ripropone l’uscente. Sfuma la candidatura di Paolini

Cosenza, il sindaco Perugini ricandidato

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

“Le elezioni amministrative di Cosenza rappresentano un test molto significativo per la città e per tutta la Calabria. Questi ultimi cinque anni hanno dimostrato che il centrosinistra e Salvatore Perugini, espressione del Partito democratico, hanno bene governato e ben costruito per il futuro. Perugini ha dimostrato di essere un vero uomo delle istituzioni." Lo afferma Davide Zoggia, responsabile Enti locali della segreteria del Pd. "Il Partito democratico chiede perciò al sindaco Perugini di continuare la sua esperienza e di lavorare nelle prossime ore per ricostruire l'unità piena del partito e di tutte le forze che si ispirano al centrosinistra. Siamo convinti - conclude Zoggia - che il Pd unito sarà capace di parlare alla società cosentina e di costruire le condizioni affinché in una situazione difficile il centrosinistra possa riaffermarsi in questa citta”. Arriva a sorpresa la ricandidatura per Salvatore Perugini dopo il centrosinistra ne aveva dato per terminata l’avventura candidando Enzo Paolini, il Re delle cliniche private. A caldo registriamo anche il commento del parlamentare democratico calabrese Franco Laratta. "Perugini è il candidato sindaco di tutto il Pd, che ora dovrà appoggiare e sostenere con convinzione. La decisione nazionale è opportuna in questo contesto politico, Perugini saprà riconquistare il consenso della città”.

Da questa primavera di nuovo insieme in tour europeo

Napoli, Almamegretta & Raiz 20 anni in dub

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

Nel 2011 gli Almamegretta & Raiz festeggeranno il ventennale della nascita della band con un tour “epico”, un imperdibile concerto che toccherà anche molte città europee. Un regalo per tutti i fans. Uno spettacolo che vuole raccogliere molti dei protagonisti che attraverso gli anni hanno contribuito a creare il mito, dai membri fondatori a molti dei collaboratori di questi anni, riuniti per ricreare ancora una volta la magia che ha fatto degli spettacoli degli Almamegretta qualcosa di unico ed irripetibile nella storia musicale recente di questo paese. Un gruppo di artisti richiamati da un collective mood, un sound che a cavallo degli anni '90 ha influenzato in maniera inconfondibile la scena musicale nazionale e internazionale. Lo show conferma la collaborazione tra Almamegretta & Raiz ribadendo come il loro progetto, nato due decadi fa, mantenga intatto tutto il suo valore artistico e culturale; un riferimento imprescindibile per chiunque abbia “masticato” musica in Italia e che ha influenzato migliaia di musicisti ed addetti ai lavori portando in Italia un linguaggio musicale nuovo e assolutamente internazionale. Primi concerti confermati:

4 giugno Napoli - Città della Scienza

26 giugno Bruxelles - Couleur Cafè

2 luglio Siena - Piazza/Tba

16 luglio Cartagena (Spagna) - La Mar de Músicas

17 luglio Roma - Rock In Roma

14 agosto Montenegro - Sonica Dance Festival

Almamegretta (feat. Marcello Coleman) e Raiz (in Ya! Tour, cd in uscita a maggio 2011) saranno in tournèe questa estate anche con i loro singoli progetti.

La vita apostolica ed i percorsi religiosi nel Lazio

Rieti, mostra su beatificazione di Papa Wojtyla

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

La mostra per la Beatificazione di Giovanni Paolo II dal titolo “La vita Apostolica e i percorsi Religiosi nel Lazio di Giovanni Paolo II”, organizzata dalla Regione Lazio - Ufficio di Presidenza, dall' Assessorato alle Politiche turistiche della Provincia di Rieti e dal Comune di Rieti, è in svolgimento il primo piano della sede della Provincia di Rieti di Palazzo Dosi, in piazza Vittorio Emanuele II a Rieti, da oggi fino al prossimo 2 maggio. La mostra potrà essere visitata dal martedì al venerdì dalle ore 12:00 alle ore 20:00; il sabato e la domenica dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 22:00; lunedì 25 aprile 2011 dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 22:00.

Promossa dal sindacato Isa guidato da Giorgio Iachibella

Modica, petizione popolare sui canoni idrici

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Oggi in piazza Matteotti a Modica il sindacato Isa, con il suo segretario provinciale Giorgio Iabichella, affiancato dal vice presidente del consiglio provinciale di Ragusa Sebastiano Failla e dal consigliere comunale Nino Gerratana, hanno raccolto le istanze dei cittadini modicani sul problema “canoni idrici”. In poco più di 3 ore sono state apposte oltre 700 firme sulla petizione promossa dal sindacato Isa e sostenuta vivacemente anche dagli altri soggetti istituzionali. La petizione chiede l’annullamento degli avvisi di pagamento pervenuti ai cittadini, già scaduti ed in molti casi, anche privi di validità giuridica per cui impugnabili. Dal canto suo il Comune di Modica non ha inteso instaurare un dialogo costruttivo, fanno sapere dal sindacato, per la risoluzione della grave situazione creata dallo stesso Ente, che vede 24 mila avvisi di pagamento pervenuti ad altrettanto famiglie modicane. “La prossima settimana richiederemo un consiglio comunale aperto affinché l’amministrazione possa prender coscienza di quanti disagi sono stati creati ai modicani, ivi compreso la mancanza di acqua potabile in tutti i quartieri di Modica da un anno. Lo strumento della petizione è l’emblema della nostra idea di “libertà e partecipazione”, da sempre richiesto a questa amministrazione comunale ma che, a causa di alcuni componenti, ne evita spesso l’applicazione”. E’ quanto sostiene Giorgio Iabichella, segretario provinciale di Isa Sindacato Autonomo. E’ possibile firmare la petizione anche online sul sito www.cittadiniliberi.com cliccando sulla voce “petizione”.

Per il consigliere regionale Foschi (Pd) il sindaco ne è cosciente

Roma, flop di Alemanno sulla movida

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

“Oggi il sindaco cerca faticosamente con qualche “numerino”, fra cui anche incredibilmente le multe per divieto di sosta, di difendere la sua ordinanza indifendibile anti alcol. Ma anche Alemanno sa che si è trattato di un flop totale realizzato solo per farsi fare qualche intervista da radio e tv. Le città andrebbero governate seguendo le regole che già ci sono e non rincorrendo emergenza su emergenza. Anche questo il sindaco di Roma lo sa, ma ormai la città gli è sfuggita completamente di mano e così ora punta solo a ordinanze spot, inefficaci ed inadeguate”. Lo dichiara in una nota Enzo Foschi, consigliere regionale del Lazio in quota Pd.

In una sola settimana elevate 10 contravvenzioni

Vibo Valentia, multe per i cani sporcaccioni

Cani e proprietari sporcaccioni

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

L’Ufficio Ambiente della Polizia Municipale di Vibo Valentia, guidata dal Comandante Filippo Nesci, ha avviato i controlli sul rispetto dell’ordinanza sindacale che prevede relativo l’obbligo per i detentori di cani di qualsiasi taglia e razza di tenere sempre l’animale al guinzaglio e di portare altresì portare con sé in ogni luogo idonei mezzi per la raccolta delle deiezioni del proprio animale, provvedendo a rimuoverle dal suolo pubblico. Nel corso della settimana, appena trascorsa, per le vie della città ed i luoghi pubblici (parchi comunali), gli uomini della Polizia Municipale hanno identificato 34 persone detentrici di cani delle quali 24 si sono dimostrate rispettose della legge, mentre per le restanti 10 è stata applicata la sanzione amministrativa prevista dall’ordinanza (€ 35,00) in quanto sprovvisti dei mezzi occorrenti per la raccolta delle deiezioni dell’animale. Viva soddisfazione per il servizio erogato è stata espressa dall’amministrazione comunale e dal Dirigente della Polizia Municipale Filippo Nesci. “L’obiettivo dell’ordinanza – commentano il sindaco Nicola D’Agostino e l’assessore all’Ambiente Pietro Comito - è quello di sensibilizzare la cittadinanza e non di elevare sanzioni che, siamo coscienti, gravano sulle tasche dei proprietari. Con grande soddisfazione si è potuto constatare la condivisione d’intenti tra l’amministrazione ed i cittadini che hanno ben compreso il senso ultimo dell’ordinanza in questione”.

Lo sfogo di Tommaso Fonte ex segretario provinciale della Cgil

Ragusa, carriera stroncata per invidie personali

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

“Ho iniziato alla fine degli anni settanta con una lunga gavetta che mi ha portato ai vertici del sindacato provinciale dove, dal 2001 fino al 2008, anno delle mie dimissioni sono stato segretario generale. In ragione di un clima interno alla Cgil, essenzialmente riconducibile ad invidie personali, che non mi garantiva più la serenità per lo svolgimento del mio lavoro di direzione della Cgil, pur consapevole delle difficoltà di quella campagna elettorale, accettai, ovviamente con l’assenso di tutta la Cgil, la candidatura alle elezioni regionali nelle liste del Pd, aspettandomi il risultato che poi non è arrivato cioè la non elezione. Quello che non mi sarei mai aspettato è stato il dopo, il mio benservito dall’organizzazione, la Cgil, alla quale avevo dato tutta la mia vita fin da ragazzino. Avevo appena 19 anni. Infatti dopo le mie dimissioni da segretario per la candidatura, si apre la corsa alla mia successione”. E’ la storia di Tommaso Fonte, un altro caso riconducibile al Comitato Lavoratori Siciliani Licenziati dalla Cgil di cui stiamo raccogliendo le storie. “La corsa per l’elezione del nuovo segretario vede due candidati a livello locale contrapposti. Uno appoggiato dal centro regolatore regionale, Giorgio Scirpa persona amabile e rispettabilissima ma supportato da quel gruppo che aveva alimentato i miei problemi di ordine personale. Il clan degli Sciclitani. L’altro, l’attuale segretario che io ovviamente ho appoggiato. Dal momento che in democrazia si contano i voti, ci siamo contati e per pochissimi voti ha vinto l’attuale segretario che due minuti dopo essere stato eletto si accorda con il gruppo che aveva perso, appunto quello che ho definito il clan degli Sciclitani. Un gruppo di personaggi che della Cgil avevano nel tempo fatto una specie di cosa nostra: affari con le controparti, significativi ammanchi di denaro, organizzazione di feste attraverso l’utilizzo di falsi rimborsi, spese, assunzioni clientelari. Queste persone, che io avevo reso marginali nell’organizzazione, uscivano dalla porta per rientrare dalla finestra. Il nuovo segretario che avevo contribuito in maniera determinante a fare eleggere e che il giorno prima era a casa mia a ringraziarmi, il giorno dopo mi licenzia, licenzia il segretario generale uscente, cosa peraltro mai accaduta prima, creando un pericoloso precedente politico ma violando apertamente il regolamento del personale e lo statuto della Cgil. Ma per capire più complessivamente di quali problemi parliamo, dobbiamo tornare a qualche anno fa quando una giovane donna, Romina Licciardi, che poi sarebbe diventata la mia compagna, arriva a Ragusa e dopo qualche tempo comunica a due componenti della segreteria della Cgil dell’epoca, eravamo nel 2000, cioè io ed Elio Cassarino, di avere subito delle molestie sessuali e un vero e proprio tentativo di violenza all’interno dei locali della Cgil da parte dell’allora segretario generale (ndr di cui abbiamo già raccolto la testimonianza). Ai tempi consigliammo alla signora Licciardi di denunciare le molestie alla magistratura, nonostante le preoccupazioni evidenti per l’apertura di uno scandalo di proporzioni enormi e devastanti per il sindacato, ma per timore di perdere il lavoro la Licciardi preferì non farlo. Di quel grave episodio furono subito informate le strutture nazionali e regionali del sindacato e si concordò che alla signora Liccirdi sarebbero state affidate attività che la tenessero lontana da quel personaggio. Così è stato per tutto il tempo che io sono stato all’interno del sindacato. Con il mio licenziamento, chi era rimasto nell’ombra, il clan degli Sciclitani e il suo capo e mio predecessore alla guida della Cgil,viene fuori prendendosela con Romina. Ovviamente doveva pagare anche lei. E così, anche lei, dipendente della Cgil a tempo indeterminato da oltre 13 anni, non solo in violazione di regole interne all’organizzazione Cgil, ma in assoluto dispregio di qualunque norma a tutela dei diritti dei lavoratori e della dignità della persona, viene licenziata in tronco l’8 aprile 2010. Di tutti questi fatti tutte le strutture della Cgil erano informate, quelle regionali e quelle nazionali, ma nessuno ha cercato di evitare questo scempio politico ed umano. Hanno deciso di distruggere la vita a persone oneste e perbene, mantenendo a galla farabutti organizzati e veri e propri delinquenti. Una vicenda allucinante, che ovviamente sta già avendo il suo percorso giudiziario e le sue cause di lavoro. Ma quel che più importa, ritengo sia il livello di omertà diffuso in una organizzazione che ormai, visti questi casi, non può che vivere di paura. E’ ovvio che se dentro il sindacato datore di lavoro, è passato il principio che si può anche licenziare la gente, senza oggettive ragioni, nessuno avrà più il coraggio e la forza di denunciare le malefatte interne, le violazioni, anche di legge, che quotidianamente si realizzano, gli arbitri e gli abusi. Quando un’organizzazione come la Cgil decide di licenziare i propri funzionari e dipendenti, significa che si è deciso un nuovo corso, folle e drammatico, quello di azzerare il dibattito interno, di non avere più dissenso, di non avere più democrazia e partecipazione. La Cgil diviene una vera e propria azienda, un padrone come un altro, che può decidere arbitrariamente chi deve vivere e chi deve morire….anche di fame. Questa è oggi la Cgil e questo corso ne segnerà inevitabilmente la fine”. Uno sfogo amaro su cui invitiamo tutti a riflettere.

Un’artista elegante, fascinosa, fotomodella al top

Roma, Ilaria Pirri stella artistica che brilla

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Filippo Stirparo

Ilaria Pirri

Che dire di una giovanissima artista, bellissima dall’elegante fascino romano, già fotomodella acclamata, richiesta. Ma la sua mira è tutt’altro e ce la farà, arriverà al grande successo questa giovane dagli occhi blu. Lei ringrazia Tony al Parlamento, la persona che più di ogni altro le sta più vicina e non sarebbe male se si affidasse decisamente alla sua guida. Tony sa dove un’artista può arrivare e dove può condurla, particolarmente quando una ragazza come Ilaria Pirri, impegnata con serietà allo studio non soltanto del canto ma anche danza classica e moderna, determinata, professionale per essere un’artista completa. Vuole e deve arrivare, anche se ha iniziato per caso la sua strada artistica partecipando quasi per gioco come fotomodella in un fotoromanzo di un giornale per teenagers. Da li ha proseguito lavorando con più fotografi per le varie riviste di moda. Nel 2010 ha partecipato alla finale di Miss Motors Italy, una esperienza nuova vicino allo spettacolo. Ilaria non si ferma ormai, sa che quella è la via da percorrere e va avanti, esperienza tra il pubblico, molto importante per un’artista. Nel 2011 si è classificata seconda al concorso internazionale “Lecco danza, per la danza contemporanea categoria composizione coreografica”. I suoi punti di forza sicuramente è la disinvoltura davanti all’obiettivo,le capacità interpretative che le permettono di trasformarsi di volta in volta in personaggi diversi, fondamentale nella danza, nella recitazione e nel canto. Ilaria Pirri ha grinta, passione per l’arte, spirito di sacrificio e si prepara con la gran voglia di dare emozioni al suo pubblico, è l’artista destinata ad arrivare al grosso nome, nell’olimpo del panorama artistico.

Maria Teresa Ceravolo Fransoni eletta alla guida del Distretto 211

Tropea, Inner Wheel qui la nuova Governatrice

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Vittoria Saccà

Maria teresa Ceravolo FransoniIl Club Inner Wheel di Tropea in provincia di Vibo Valentia, oggi guidato da Rossella Laria Staropoli, registra con soddisfazione l’avvenuta elezione di una delle sue socie alla carica di Governatrice del distretto 211. Una carica importante che andrà presto a ricoprire Maria Teresa Ceravolo Fransoni e alla quale sono andate immediatamente le congratulazioni della presidente e di tutte le socie. Come ricordiamo, l’International Inner Wheel è un’associazione di donne, per lo più legate di parentela con gli aderenti al Rotary, altro club di prestigio e diffuso in tutto il mondo. Ceravolo Fransoni, s’insedierà alla guida del Distretto, che comprende i club di Sicilia e di Calabria, nel prossimo giugno durante l’assemblea di chiusura dell’anno sociale in corso. L’evento avverrà in Sicilia dove la Governatrice uscente Pina Noè, appartenente al club di Messina, passerà a lei il testimone per il nuovo anno 2011/2012. Ceravolo Fransoni, è tra le socie fondatrici del club Inner Wheel tropeano, nato più di dieci anni fa, dove è stata presidente per due anni e anche tesoriera; a livello di Distretto, ha ricoperto incarichi importanti quali quelli di editor, di vice governatrice e di chairman all’espansione. Insegnante in pensione da oltre un anno, è moglie del dottor Aldo Franzoni, uno dei fondatori del club Rotary a Tropea oltre trent’anni fa. Soddisfazione per la sua elezione tra le socie del club cittadino che vedono in questo traguardo il giusto riconoscimento al tanto impegno che la loro socia ha messo sempre all’interno del club, ma anche a livello Distrettuale dove non ha mai fatto mancare la sua presenza e quindi la voce del club tropeano, partecipando anche a meeting internazionali e prodigandosi per portare avanti impegni umanitari e di servizio. Ricordiamo, in proposito, il progetto pro-Afghanistan realizzato insieme al club di Vibo Valentia. Complimenti le sono giunti dai massimi rappresentanti dei club Inner Wheel vicini, e dal Rotary. Quali quelli della presidente Adele Moniaci Sarlo e la segretaria Vittoria Petrellese Rosano di Vibo Valentia, di Eva Gioffrè Cristallo presidente del club di Nicotera, della Past Governatrice Piera Mobrici appartenente al club di Nicotera, dalle dirigenti distrettuali e da tantissime socie. Congratulazione da parte di Francesco Campisi presidente del club Rotary di Tropea, e dai presidenti di Vibo Valentia e Nicotera, Michelangelo Miceli e Domenico Pulella. L’elezione di Maria Teresa Ceravolo Fransoni a Governatrice del Distretto, è stata definita dal presidente dei Past Governor d’Italia del Rotary International, dottor Vito Rosano, il giusto riconoscimento all’impegno profuso da un’innerina “d’alto profilo sociale proprio perché impegnata in prima fila nella pratica e diffusione della cultura del servizio e dell’amicizia”. Parole condivise dall’assistente del Governatore del Distretto 2100, il giornalista Peppe Sarlo. Ad affiancare l’operato di Ceravolo Fransoni sarà la futura segretaria distrettuale, neo eletta, Mara Romeo Tocco, anch’ella appartenente al club di Tropea e che è stata presidente del club nell’anno sociale ultimo scorso.

La favola dell’officina dei sogni

Infermiere svolge infastidito il suo lavoro

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Giovanna Fronte

Oggi voglio raccontarvi una favola. E’ una storia un po’ particolare, lunga e complessa e chi ha pazienza scoprirà il perché. La favola narra di un giovane che con molto impegno, dedizione e sacrificio aveva portato a termine i suoi studi. Aveva frequentato una scuola dove gli avevano insegnato l’ascolto, la libertà, la partecipazione, la solidarietà, l’amore, la bellezza ed il rispetto ed aveva conseguito il diploma con il massimo dei voti. Non vedeva l’ora di alzarsi le maniche e cominciare a lavorare, voleva dare il meglio di sé ed essere apprezzato per quello che sarebbe riuscito a fare. Cominciò la ricerca ma ben presto si accorse che tutti gli spazi erano stati occupati, tutti i settori erano saturi, ogni fetta di quella fantastica torta era stata già assegnata e a lui forse sarebbero toccate delle misere briciole. Ma il giovane non si arrese, perché aveva studiato bene, conseguendo un ottimo risultato, anche due materie complementari cioè la pazienza e l’umiltà: raccolse quelle misere briciole, le mise insieme, ne formò una porzioncina e cominciò ad gustarne il sapore. Un giorno, mentre era intento a raccogliere briciole, gli giunse una notizia terribile: suo fratello aveva avuto un brutto incidente, era stato stravolto da un’autovettura guidata da un giovane che scorazzava ad alta velocità lungo una via cittadina e….forse era morto. Lasciò tutto e si catapultò sul luogo dell’incidente dove già vigili e polizia erano intenti al sopralluogo: per terra era disegnata con gesso la sagoma di un uomo arrotolato su se stesso, la macchina era ancora lì e tanta gente che, con le mani in tasca, osservava le operazioni di rilievo, in silenzio dietro le strisce di plastica che erano state posizionate dai vigili per delimitare il luogo dell’incidente. Chiese con angoscia dove fosse il corpo di quell’uomo il cui profilo era rimasto impresso sull’asfalto ed apprese con sollievo che era stato trasferito in ospedale. “Se è in ospedale vuol dire che è vivo, che non è morto, che c’è speranza di vederlo e sentirlo!” – si disse tra sé e sé il giovane e corse via verso il luogo di cura. Per fortuna era vivo! Il giovane rimase lì fuori ad attendere le notizie del radiologo, del neurologo, dell’ortopedico mentre il suo cuore ritrovava il ritmo di sempre. Da lì a poco la sala d’attesa si riempì di amici e di altri parenti: come in un film già visto, ognuno diceva la sua, ognuno esprimeva solidarietà, partecipazione, amore. Il giovane riuscì finalmente ad entrare nella sala del pronto soccorso dove era stato portato il fratello il quale aveva riportato una brutta commozione cerebrale, fratture plurime alle costole ed alle gambe: vide la sua sofferenza, sentì il suo dolore e improvvisamente, nonostante tutta quella folla si sentì avvolto da una immensa solitudine. Improvvisamente si accorse che oltre alle patologie refertate dai medici, suo fratello avrebbe dovuto combattere anche con il grande male della burocrazia, della non responsabilità o meglio della tendenza ad eludere qualunque forma di responsabilità, con l’inadeguatezza, con le imprecazioni di un infermiere scocciato dalla presenza di tanta gente e con altre forme patologiche. Anche gli amici e parenti che erano con lui cominciarono a notare queste diverse forme morbose e dichiararono apertamente di conoscerne le esatte origini, i decorsi e gli effetti devastanti. Tutti però concludevano i loro discorsi con un “Poveri noi! Non possiamo farci nulla, qui non cambierà mai nulla, se non hai l’amico politico di turno puoi anche morire, la sanità è uno sfacelo, le pubbliche amministrazioni non pensano al bene comune e gli ottimi professionisti quelli che valgono sono tutti andati via ”. Rassegnazione, apatia, rinuncia, accettazione, inerzia, sopportazione, pigrizia, adattamento, torpore: questo era la condizione comune a tutti. In quel momento il giovane ebbe come una illuminazione: capì che non tutto il mercato del lavoro era stato coperto ma che vi era un settore che ancora nessuno aveva voluto far decollare. Mancava una fabbrica dei sogni, un luogo in cui i cittadini potessero ritornare a sognare l’energia, l’attività, il dinamismo, la ribellione, il contrasto. Fece trasferire il fratello in un centro di eccellenza, dove ottimi e validi medici avrebbero fatto di tutto per alleviare le sue sofferenze e tornò a casa per realizzare il suo progetto. Fine della prima puntata!

Conferenze e conversazioni sui Premi nazionali di pittura

La Spezia, premi tra passato e futuro

Foto d'epoca

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Giovedì 7 alle 17:00 presso il Camec della Spezia (piazza Cesare Battisti) Marco Panizza, Direttore della Galleria del Premio Suzzara terrà una conferenza/conversazione sul tema un Premio per Suzzara - “Un vitello per un quadro non abbassa il quadro, innalza il vitello”. Il Premio Suzzara nasce nel 1948, inventato da Dino Villani, uno dei padri della pubblicità in Italia, con il sostegno appassionato del sindaco d’allora Tebe Mignoni e dello scrittore, poeta e cineasta Cesare Zavattini. Si distinse subito dalle iniziative del tempo per due motivi: la composizione della giuria e il carattere dei premi. La giuria, da regolamento, non doveva essere composta solo da esperti come galleristi, storici e critici d’arte, giornalisti, ma anche da un operaio, un impiegato ed un contadino. I premi erano messi a disposizione dai contadini e dagli operai di Suzzara e da tutte le forze produttive del territorio: potevano essere una forma di formaggio grana, un vitello, un puledro, una cucina economica, fusti di vino, un maialetto, sacchi di farina, burro, salami, polli, uova e “altri che venissero offerti”. Fu un’idea spettacolare per quei tempi, che si calava perfettamente in una realtà agricolo industriale come quella suzzarese, che equiparava il valore dei prodotti del lavoro artistico a quello dei prodotti del lavoro contadino e operaio. Villani condensò tutto questo con lo slogan “Un vitello per un quadro, non abbassa il quadro: innalza il vitello”. Il Premio Suzzara rifletteva l’idea secondo la quale l’arte non doveva essere élitaria ma rispondere a un bisogno di bellezza, qualità e poesia comune a tutti gli uomini, di qualunque condizione sociale e livello culturale. A quest’idea si collegava il vecchio concetto di realismo come arte democratica, elaborato da Gustave Courbet un secolo prima. Nella collezione di Suzzara, infatti, si colgono i termini della questione realista nell’Italia tra gli anni Quaranta e i Cinquanta.

Hanno preso parte alla festa della Rc Music Lab

Roma, Letizia ed Emiliano voci capitoline

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Cristina Bertolini

Conosciamo in diverse tappe, in esclusiva per laprimapagina, gli artisti che si sono esibiti a Roma alla festa della Rc Music Lab di Rossana Barbarossa. Gli artisti si sono esibiti con passione e trasporto, coinvolgendo molto il pubblico presente, che ha sempre dimostrato un grande apprezzamento per le esibizioni e per le scelte operate dal direttore artistico Barbarossa. Dall'ufficio stampa della Rc Music Lab fanno sapere che, a breve, seguiranno anche i video della serata, così da farvi apprezzare anche le qualità vocali ed interpretative dei talentuosi partecipanti.

Letizia Lombardo, cantava a quattro anni

Lombardo

“Amo cantare da sempre. Il primo ricordo canterino è quello del cinema dove si proiettava il film Mary Poppin e dove io, a 4 anni, cantavo a squarciagola, accanto al mio papà un po’ imbarazzato”. Così si racconta Letizia Lombardo, romana di nascita. “Solo da 3 anni, però, ho potuto coltivare la mia passione, frequentando un’accademia di arti sceniche – spiega al cronista - dove, grazie alla mia insegnante, cantante, attrice e regista Serenella Alfano, ho potuto fare tante esperienze professionali. Ho cantato e recitato in vari spettacoli teatrali e commedie musicali”. La Lombardo è una vocalist e solista nel gruppo, tutto al femminile, da lei fondato: “Le Soul Sista”. Lombardo e socie si esibiscono in serate in locali e pub, a teatro e nelle piazze della provincia romana. “Registro cori per spettacoli e musical cantando da contralto, mezzosoprano e talvolta anche da soprano (leggero non lirico). L’ultima avventura: il progetto di una cover band di tributo agli Abba (avete indovinato, io sono la mora…) – confessa - e l’idea che la musica e lo spettacolo diventino per me una professione è sicuramente un sogno nel cassetto. Ma per ora il mio unico imperativo è divertirmi, senza prendermi troppo sul serio”. Letizia ha parole di ringrazio per Rossana Barbarossa “che mi ha dato la possibilità di conoscere tanti ottimi professionisti, ma soprattutto delle persone stupende”.

Emiliano Nofoni, un talent show tra i sogni

Nofoni

“Sono nato il 20 luglio del 1987 a Roma”. Ci tiene a precisarlo Emiliano Nofoni, giovane e promettente artista capitolino. “Ho sempre posseduto la passione per il canto, fin da quando ero bambino. Questo è anche dovuto al fatto che sono cresciuto in una famiglia appassionata per la musica. Ho realmente iniziato il mio percorso da circa 2 anni, facendo serate karaoke e tutto ciò che riguarda l’intrattenimento”. Nofoni cerca la sua strada del successo e partecipa a vari concorsi. “Lo scorso anno ho formato una band di generale musicale rock-pop, basato su cover e pezzi inediti. Il mio cantante preferito a cui mi ispiro è Giuliano Sangiorgi (cantante dei Negramaro) e amo suonare la chitarra elettrica. Il mio desiderio più grande è partecipare ad un talent show e diventare un cantante famoso. Spero di poter realizzare questo mio sogno”. Grande passione e voglia di sognare per Emiliano. In bocca al lupo!

Nei locali della Campania arriva il “Yara&Sarah”

Pompei, il cocktail degli orrori italiani

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Barman e ristoratori se le inventano davvero tutte. Traggono ispirazione dal mondo dello spettacolo, della politica e della cronaca per dare vita alle loro personalissime creazioni in cucina. È di qualche mese fa, per esempio, la notizia della nascita della pizza “Ruby”, palesemente ispirata alle recenti vicende a sfondo sessuale che vedono coinvolto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Costituita da due mozzarelle al centro della pasta, la pizza è chiaramente un’allusione alle forme prorompenti della ragazza minorenne, Ruby per l’appunto, che avrebbe fatto perdere la testa al Premier. Un modo come un altro, insomma, per ironizzare sul Rubygate e, al tempo stesso, incuriosire i clienti sfornando un prodotto originale. Lo stesso meccanismo si è verificato quando in un albergo di Pompei (NA) è stato presentato il cocktail “Yara&Sarah”. In questo caso c’è ben poco su cui ironizzare visto che è il brutale assassinio di due ragazzine ad essere al centro della storia. Nell’ambito del 35° concorso regionale dell’Aibes, l’associazione italiana barmen e sostenitori, infatti, il nuovo cocktail a base di vodka francese, aperol, mandarinetto, lime, spremuta d’arancia e passoa ha subito suscitato reazioni contrastanti. Il nome si ispira chiaramente ai due fatti di cronaca nera che riguardano le due bambine Sarah Scazzi e Yara Gambirasio e che negli ultimi mesi hanno monopolizzato l’agenda dei principali media. Il creatore della nuova miscela alcolica si chiama Carmine De Rosa e insegna la preparazione dei cocktail, del bar e della sala presso l’istituto alberghiero Virtuoso di Salerno. Stupito dalla reazione estrema di coloro che non hanno esitato a definire “Yara&Sarah” come il cocktail degli orrori, De Rosa ha dichiarato. “Chi come me ama il proprio lavoro sa che un cocktail è metafora di gioia, di vita, condivisione di sentimenti profondi. Così ho pensato a Yara Gambirasio e Sarah Scazzi, ai loro volti sorridenti nelle foto che quotidianamente vengono diffuse dalla tv nel raccontarci dei drammi che dovrebbero far riflettere l’intera società. Il giornale l’ho buttato. Quel titolo sparato così, “cocktail degli orrori”, associato al mio nome. Non mi andava che mio figlio lo vedesse”. Il signor De Rosa, inoltre, sembra non esser nuovo a questo genere di iniziative visto che già in un’altra occasione aveva preso spunto dalla cronaca nera mondiale per creare i suoi capolavori dietro al bancone. “Ho sempre dato ai miei cocktail nomi presi dalla realtà. L’anno scorso ne ho dedicato uno alle vittime del terremoto di Haiti. [...] Ripeto: non era assolutamente nelle mie intenzioni creare polemiche”. Inutile dire che, nonostante le buone intenzioni del barman, per molte persone la morte di Yara e Sarah risulta intoccabile e appare come una tragedia che, per nulla al mondo, dovrebbe essere esposta a iniziative di dubbio gusto come la creazione di un cocktail con il loro nome.

La ragazzina di Brembate per difendersi avrebbe morso ai genitali il killer

Yara, calabrese assassino della tredicenne

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Yara Gambirasio e la Calabria. Si fa strada questo inquietante connubbio. Dalle indiscrezioni sulle indagini per l’omicidio di Yara, infatti, spunta anche la notizia di alcune richieste dei carabinieri ad una guardia medica calabrese nella Locride, dove ad alcuni medici è stato richiesto se negli ultimi quattro mesi qualcuno ha dovuto occuparsi di un paziente che presentava “ferite da morso ai genitali”. Alcune fonti dichiarano che la richiesta è stata esplicata a vari ospedali in tutta Italia e quindi non ci sarebbe nessun particolare indiziato in Calabria. Ma di certo gli inquirenti hanno battuto assiduamente la pista del morso ai testicoli, segno che un minimo di ricostruzione del delitto è forse stato disegnato. Nell’attesa resta il silenzio e il dolore, in attesa dei funerali che si terranno prossimamente nella palestra di Brembate, ultimo posto frequentato dalla piccola Yara e l’unico capace di raccogliere tutta la cittadinanza e non solo.

Pesanti accuse di Francesco Pugliese (Cgil) all’ex segretario del sindacato vibonese

Donatella Bruni accentratrice sola al comando

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

La polemica impazza e Vibo Valentia non parla solo della Cgil, del caso del defenestra mento di Donatella Bruni. “Chi ha cercato di diffamare la Cgil a mezzo stampa per colpire l'immagine e la dignità se ne dovrà assumere le responsabilità penali e civili. Sia chiaro che questo gruppo dirigente che ha dimostrato, anche nell'ultimo comitato direttivo, grande senso di responsabilità, sviluppando una discussione che si è conclusa con un voto libero e democratico praticato alla luce del sole e in presenza di tutta la stampa locale, non si lascerà intimidire ed irretire da alcuno. Desta, infatti, gravi dubbi e preoccupazione, la presenza, durante i lavori, di un gruppo di persone non iscritte alla Cgil”. Sono parole di fuoco di Francesco Pugliese, componente della Camera del Lavoro vibonese, che nega l’esistenza di connessioni tra le scelte personali di Donatella Bruni di avere una relazione sentimentale con il segretario provinciale della Uil Luciano Prestia e l’atto di sfiducia, nei suoi riguardi. “Le relazioni sentimentali che attengono alla sfera personale non hanno, ovviamente, mai impedito od ostacolato l'esercizio del ruolo di direzione all'interno di una organizzazione come la Cgil che da sempre rispetta i diritti d'ogni singolo individuo, uomo o donna che sia. Nell'esercizio delle sue funzioni e indipendentemente dai suoi legami sentimentali la Bruni ha sempre assunto le sue decisioni politiche in assoluta autonomia. È indubbio che le problematiche individuali non sono mai state strumentalizzate o piegate al fine di una lotta politica interna: questo in ragione del profilo etico, ideale e politico della nostra organizzazione”. E allora perché mandare via la Bruni? “È un atto che si fonda su ragioni d'ordine politico e attiene alle modalità di conduzione della Camera del Lavoro. In questo lunghissimo periodo – risponde Pugliese – in cui la Bruni è stata dirigente della Cgil ai massimi livelli, la stessa non ha mai evidenziato questioni inerenti a lavoro nero, situazione debitoria e assunzioni familiaristiche che attenessero a comportamenti, atti, decisioni o ad altro, posti in essere da singoli o dall'intero gruppo dirigente, censurabili sotto il profilo politico e a norma di statuto. Se i fatti da lei denunciati a mezzo stampa fossero stati veri la segreteria della Cgil aveva il dovere di affrontarli e risolverli senza esitazione. Il comportamento assunto getta un'ombra pesante sul suo modo di dirigere la Camera del Lavoro e sulla sua autorevolezza. La discussione politica e organizzativa sulle questioni interne ed esterne alla Cgil hanno sempre avuto una dimensione ordinaria e normale, tant'è che al congresso del 2 e 3 marzo 2010, la Bruni tracciava un'immagine idilliaca dei rapporti, delle relazioni e delle problematiche del territorio senza formulare alcun addebito al gruppo dirigente. Quello che è cambiato, è il modo di essere e di agire dell'ex segretaria generale in questo ultimo anno che, forte del larghissimo consenso ricevuto in sede congressuale, ha ritenuto di poter decidere ed agire senza il pieno coinvolgimento del gruppo dirigente. La critica mossa alla Bruni riguarda la sua visione dell'organizzazione e le modalità con le quali ha svolto il suo ruolo, accentrando sulla sua persone, tutte le funzioni senza nulla concedere al dialogo e alla partecipazione. Quest'atteggiamento ha sostanzialmente determinato, nel tempo, lo svuotamento del ruolo e delle funzioni dell'insieme delle categorie sindacali presenti nella Cgil. Un modo di fare e di concepire il proprio ruolo – sottolinea ancora il presidente del Comitato – che stava generando una crisi senza precedenti dalla quale sarebbe stato impossibile uscire. La Cgil non ha bisogno di una pratica sindacale mediatica ma d'una gestione collegiale e condivisa che punti alla utilizzazione e valorizzazione dell'insieme delle sue risorse umane e alla presenza dell'organizzazione e delle categorie nelle vertenze e nelle problematicità di un territorio disastrato sotto il profilo economico e sociale, un territorio aggredito quotidianamente dall'azione della 'ndrangheta e della massoneria”.

A Pizzo Marina nel Vibonese gazebo per far conoscere il tema

Alzheimer, domenica di informazione

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Carmensissi Malferà

In occasione della giornata nazionale per la prevenzione ed informazione dell’Alzheimer, anche quest’anno per la provincia di Vibo Valentia incontro alla Marina di Pizzo con una iniziativa che mira all’informazione sulla malattia, organizzata dalle Associazioni Artigianfamiglia ed Alzheimer Italia – Calabria, quest’ultima presieduta da Maria Rita Carreri; Confartigianato Vibo, capitanata da Francescantonio Liberto, con la collaborazione delle associazioni Alkemia, Ada Pizzo e del Csv di Vibo Valentia. L’iniziativa molto attesa nell’ambito e molto seguita, che di volta in volta chiarisce dubbi e dissipa paure vista la sua tematica, quest’anno si svolgerà domenica 3 aprile dalle ore 17:00 fino alle ore 20:00 di fronte al Museo del Mare di Pizzo. I volontari delle varie associazioni organizzeranno un gazebo informativo dove consegneranno materiale divulgativo sulla malattia e questionari, mentre le esperte dell’associazione Alzheimer Calabria approfondiranno le varie tematiche rispondendo anche dal punto di vista medico. Il punto informativo in piazza, rappresenta sicuramente un modo efficace e distinto di avvicinare soprattutto i giovani e le famiglie alle problematiche sociali e dell’esistenza umana che colpiscono un malato di Alzheimer e i suoi familiari.

In attesa in autunno del nuovo capitolo della saga e nel 2012 l'ultimo episodio

Impazza anche in Italia il fenomeno Twilight

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Federica Orsida

Siamo al 5 Ottobre 2005 negli Stati uniti ed in Italia a Giugno 2006, viene pubblicato un libro di Stephenie Meyer: Twilight. Passiamo al 21 novembre 2008 contemporaneamente agli Stati Uniti, nelle sale cinematografiche italiane approda il Film Twilight, e scoppia il boom. Adolescenti, e non solo, di tutto il mondo impazziscono per la saga, la storia di Bella, adolescente goffa e comune, ed Edward, vampiro bello e impossibile, conquista il mondo. Certo il fascino degli interpreti, Kristen Stwart e Robert Pattirson, e le insinuazioni sulla loro presunta storia d’amore, aiuta e non poco il successo della saga. Il libro narra di Bella che si trasferisce da Phoenix in Arizona a Forks a Washington per permettere a sua madre di viaggiare col suo nuovo marito. Ma dopo essersi trasferita, Bella si scopre attratta da un ragazzo tanto misterioso quanto bello, Edward Cullen. Questi fa parte di una famiglia di “vampiri vegetariani”, che cioè si nutrono solo di sangue animale invece che di quello umano. La famiglia è composta da Carlisle, sua moglie Esme, Emmett, Rosalie, Alice e Jasper, che essendo l'ultimo arrivato fa ancora fatica a resistere all'odore del sangue umano. I due cominciano a frequentarsi, e finiscono per innamorarsi. In seguito si troveranno a combattere un gruppo di vampiri nomadi, James, Laurent e Victoria, che vogliono invece bere il sangue della ragazza. Bella scappa a Phoenix, ma James la insegue e la inganna, che invece si trova ancora fuori città. Edward, come un prode paladino, salva la ragazza, e dopo un ricovero in ospedale tornano a Forks insieme, dove lui le promette di non lasciarla mai. Il 18 novembre 2009, arriva: New Moon, nonostante la promessa fatta, Edward, credendo di essere nel giusto, lascia Bella, e sparisce. Bella cade in depressione, da cui riesce difficoltosamente ad uscire stringendo una profonda amicizia con Jacob Black. Jacob però fa parte di un branco di licantropi, giovani della tribù dei Quileute che si sono trasformati in lupi a causa della presenza dei vampiri. Il loro compito è proteggere la riserva di La Push e quindi anche Bella dalla minaccia di Victoria, che vuole vendicare la morte di James. Edward è indotto a credere da una visione sbagliata di Alice che Bella si sia suicidata tuffandosi da una scogliera, e in preda alla disperazione si reca a Volterra, in Toscana, per farsi uccidere dai Volturi, un gruppo di antichissimi vampiri la cui esistenza rappresenta l'ordine e la legge ed il cui scopo primario è quello di mantenere segreta l'esistenza del loro mondo. Bella arriva in Italia e interviene prima che Edward possa fare mosse suicide, ma giunti al cospetto dei Volturi, per salvarle la vita egli è costretto a promettere che la ragazza verrà trasformata in vampiro al più presto. Tornati a Forks, i due dovranno fare i conti con la reazione di Jacob, ormai innamorato di Bella. Edward, infine, pone una condizione alla sua amata. Accetterà di trasformarla solo se accetterà di sposarlo. I fans impazziscono il 30 giugno 2010 con l’uscita di Eclipse. Victoria sta dando la caccia a Bella, e a tal fine ha creato un esercito di vampiri neonati. Nel frattempo, la ragazza è costretta a scegliere tra la sua relazione con Edward e la sua amicizia con Jacob, sapendo che la decisione, una volta presa, è irreversibile. La famiglia di vampiri di cui Edward fa parte e il branco di licantropi di Jacob si alleano per combattere l’esercito di Victoria. Prima della battaglia, Edward chiede a Bella di sposarlo e lei accetta. Durante la battaglia, che risulterà vittoriosa per l’alleanza tra vampiri e licantropi, Jacob si ferisce gravemente per salvare la vita ad una compagna del branco. Bella va a trovarlo mentre è convalescente, e qui compie la sua scelta, definitiva seppur dolorosa. L'epilogo del libro è narrato dal punto di vista di Jacob, il quale lascia precipitosamente la sua casa dopo aver ricevuto l'invito al matrimonio di Bella ed Edward, profondamente ferito e amareggiato per la scelta della ragazza. E adesso? Adesso si aspetta il capitolo finale della saga Breaking Daw, diviso in due parti per necessità cinematografiche. Le date di uscita comunicate ufficialmente da Summit sono il 18 novembre 2011 per la prima parte, e il 16 novembre 2012 per la seconda. E finalmente nel 4° capitolo vedremo Bella Ed Edward coronare il loro sogno d’amore e… Fan di tutto il mondo armatevi di pazienza e sangue freddo, perché già sapete che quando Bella pronuncerà queste parole: “E poi continuammo a occuparci beati di quella parte piccola, ma perfetta, della nostra eternità”. Sarà la fine di una delle più belle favole in chiave moderna che avrete mai vissuto.

Questa sera la presentazione del libro di poesie

Zafferana, crono silente di Grazia Calanna

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

Appuntamento questa sera alle ore 18:30 presso l’auditorium Sant’Anna di Zafferana Etnea (CT) ospiterà la presentazione del libro di poesie “Crono Silente” di Grazia Calanna (edizioni Prova d’Autore). Il programma prevede l’introduzione dello scrittore Vladimir Di Prima, le relazioni di Luisa Spampinato e Salvo Patanè ed alcune letture a cura dell’attore Pasquale Platania. Momenti musicali con Teresa Esposito Faraone e Giulia Milito, duo violini Orchestra Sinfonica dell’Ersu di Catania. A curare la prefazione del libro la scrittrice Savina Dolores Massa che così scrive: “solo penetrando il mito di Crono possono apparire limpide le parole di Grazia Calanna, esposte senza abiti, senza culle, senza carillon pietosi negli imbrunire silenziosi, amputati. Il frastuono del silenzio / sgretola l’anima / Stilla dopo stilla / la vita si scioglie / senza mai sorrisi/recisi…senza mai certezze/carezze… Perché? Perché la lama dell’impotenza trafigge il cuore inondando il cammino di fiumi color porpora…”. All’interno della nota critica del curatore letterario Mario Grasso leggiamo come “la formula espressiva del canto lirico di Grazia Calanna presenta il privilegio di essere riconosciuta ad apertura di pagina. È questo il primo merito che ne garantisce autenticità incisive”. La recensione del libro di Grazia Calanna è stata curata da Gabriella Puglisi (l’EstroVerso n. 2 marzo 2011) che così argomenta: “Due mani porgono il cuore, sede dell’umano sentire. Mani fattive scavano tra le immagini della realtà prossimale, di fronte alla quale l’uomo è divenuto oramai insensibile… L’autrice, Grazia Calanna, giornalista e poetessa, nella sua opera prima, indaga a mani nude, attraverso un contingente frugare, gli smerigli dell’identità umana. Ne disvela la piccolezza “lucida, silenziosa furfante ammantata di bianco” ed, al contempo, rimane con la sua personale fame di autenticità e libertà. Dal suo percorso lascia sentire l’autorevolezza e la forza dell’essenziale, alimento primario dell’anima, contro il rancido accumulo del superfluo, “oggetti zitti levitano, pigiano l’uomo nell’angolo polveroso della vanità”. E la ricerca di ciò che costituisce la sostanza dell’essere, come il “celeste cielo, terso di celestiale essenza”, divincolato da ogni sorta di orpello, nel senso aristotelico dell’espressione, è ancora più fitta di riverberi in quella dogana tra silenzio e tempo. Un confine sempre abitato da un animato brulicare di ciò che si perde e che incurantemente si spreca. Versi di spontaneo ermetismo, valicati da un registro fervido di anafore e di gusto per il verbo, sempre complice di un gioco in virtù del quale ogni parola scivola dentro l’atra. Il tempo, un artefatto smargiasso che tutto piega e “…ci incurva nel corpo e nell’anima…” ma che nulla può, a dispetto della sua “balda pressa”, contro lo spirito. Il silenzio che non sta mai zitto, una variabile multiforme e plurale…”. Grazia Calanna è nata a Catania. Laureata in Scienze politiche, indirizzo Politico-Internazionale, dal 1989 esercita attività giornalistica. Direttore Responsabile del periodico culturale l’EstroVerso, dal 2001 collabora con il quotidiano “La Sicilia”. Formatore in “Scrittura professionale, Editing e Comunicazione didattica”, ha insegnato al Cis (Corso Italiano Scritto – Facoltà di Lettere di Catania) e Labis (Laboratorio Italiano Scritto - Università degli Studi di Catania). Presiede l’associazione culturale Estrolab con la quale cura Penne EstroVerse, incontri letterari itineranti.

Il costruttore Nicola Ienco è spirato in tarda serata

Riace, morto imprenditore vittima di agguato

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Non c’è l’ha fatta l’imprenditore edile Nicola Ienco, 53 anni, rimasto ferito in un agguato che si è verificato lo scorso sabato a Riace nel Reggino. L’uomo, già noto alle forze dell'ordine, è spirato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Locri, dove era stato ricoverato dopo l'asportazione di un rene. L'imprenditore, sposato e padre di due figli, è stato colpito da due scariche di fucile da caccia caricato a pallettoni, sparate a distanza di pochi metri. Ancora da decifrare il movente dell'assassinio, ma appare probabile il coinvolgimento della criminalità organizzata.

Continua la rassegna dedicata a Luigi Pirandello

Roma, fantasmi in nero in Valle

2 aprile 2011- Servizio giornalistico a cura di Elvia Gregorace

Continua al Teatro Valle la rassegna dedicata a Luigi Pirandello che vede ancora protagonisti Stefano Randisi ed Enzo Vetrano che il 3 aprile concluderanno il loro “Fantasmi in nero” con Margherita Smedile. L’uomo dal fiore in bocca e Sgombero dell’autore siciliano sono collegati da un imperdibile Totò e Vicè di Franco Scaldati. I personaggi compaiono già tra gli spettatori dal primo momento. Un misto di realtà e fantasia che lasciano viaggiare l’uditore nel tempo e nello spazio, specialmente nei dialoghi di quest’ultimo, meno noti rispetto a Pirandello le cui domande ci fanno ricordare i bambini o il fanciullino che è in noi come: Chi fu a mettere il sale nel mare? E se qualcuno si mettesse a camminare e non si fermasse più, dove arriverebbe? Quesiti che sfocino sul concetto dell’aldilà, di ciò che potrebbe essere, enigma di tutte le epoche la cui risoluzione sarà data all’uomo solo dopo l’ultimo istante della sua vita. Non aspettate, se viviamo in una società in cui tutti si lamentano da ciò che li circonda, è arrivato il momento di tornare alle proprie origini ossia alla cultura ed alla qualità che per secoli ha contraddistinto l’Italia, questa è una buona occasione per rammentarlo.

In scena Grazia Scuccimarra. Musiche: Pino Cangialosi e Grazia Scuccimarra

Roma, facce di bronzo al Teatro Cassia

2 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

L’effervescente Grazia Scuccimarra torna ad entusiasmare il pubblico con il suo nuovo spettacolo “Facce di bronzo”, che ci offre un mix di ironia, sarcasmo e risata liberatoria, senso del ridicolo e paradosso: uniche armi utili, secondo la Scuccimarra, a provocare almeno un graffio su quella “dura, liscia e insopportabile faccia di bronzo”. La faccia di bronzo ce l’ha chi compie le peggiori azioni e sembra non accorgersene nemmeno, ce l’ha chi non ha remore rimorsi o ripensamenti, chi non conosce vergogna per quello che fa e che, perciò, imperterrito continua a fare. “Guarda, come se niente fosse!” è la frase che solitamente accompagna il passaggio di quelle facce. E questo essere impermeabili, inattaccabili che è proprio delle facce di bronzo provoca, in chi entra in contatto con tale duro metallo, un ineluttabile senso di impotenza, di frustrazione: vorresti spaccargliela quella inalterabile faccia, ma è di bronzo appunto, ti farai male solo tu, ti spaccherai qualche osso mentre lei ti sfilerà sotto il muso beffarda. Il consiglio? Per non soccombere fai appello a tutte le qualità che la gente ti ha riconosciuto, accettando la mano complice dell’ironia e della comicità. Noi spettatori, intanto, prendiamo spunto dalle brillanti intuizioni che la Scuccimarra mette in scena, per far fronte alle facce di bronzo in cui, purtroppo, spesso ci imbattiamo. Appuntamento sabato 2 e sabato 9 aprile 2011 – ore 21:00; domenica 3 e domenica 10 aprile 2011 – ore 17:30. Approfondimenti su www.teatrocassia.it.

Il 10 aprile gare con piloti di Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia

Bergamo, aprile orobico in volo libero

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Due appuntamenti per il volo libero in Lombardia coinvolgeranno anche i piloti di Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta. Il 10 aprile l'associazione Volo Libero Bergamo ospiterà il campionato interregionale tra queste regioni (Cilp). L'area interessata alla competizione sarà la dorsale dalla Roncola fino al monte Resegone in provincia di Lecco, con decollo dal monte Linzone (1397 m). L'atterraggio ufficiale è posto a Palazzago in provincia di Bergamo. E' prevista una partecipazione di oltre 100 piloti per la gara, ai quali vanno sommati quelli che voleranno in zona per la normale attività ricreativa ed i loro accompagnatori. Al termine premiazioni e grande rinfresco sul campo di atterraggio. Il 7 aprile alle ore 20:30, presso la sala della chiesa del quartiere Marigolda a Curno (BG), Damiano Zanocco, meteorologo ed istruttore di parapendio, sarà relatore di un incontro formativo organizzato da tutte le associazioni di volo libero orobiche. Il tema trattato riguarda il volo di cross, vale a dire come sia possibile spostarsi anche di molti chilometri con parapendio o deltaplano, sfruttando un "combustibile" gratuito ed ecologico: le correnti ascensionali di aria, provocate dall'irraggiamento solare del suolo. Basti pensare che gli attuali record mondiali di distanza sono fissati in oltre 400 km per il parapendio e ben 700 per il deltaplano. Damiano Zanocco, quarantenne di Thiene in provincia di Vicenza, laureato in Scienze Forestali, è l'autore di uno straordinario volume fotografico dal titolo avventuroso: Sulle Nuvole. In esso descrive e classifica tutte le nuvole da lui osservate e fotografate nel corso di oltre dieci anni. Spettacolari i due dvd commessi all'opera dove il mutare delle formazioni nuvolose sono descritte da immagini accelerate 100 volte.

Ancora una volta limitazioni presso la discarica di Pianopoli

Vibo Valentia, disagi per la raccolta dei rifiuti

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

A causa di una limitazione di rifiuti solidi urbani, da conferire nella discarica di Lamezia Terme (CZ), diminuiti da 40 a 20 tonnellate, il Comune di Vibo Valentia Assessorato all'Ambiente, in una nota diffusa da palazzo di Città, informa la cittadinanza che a partire dalla giornata odierna e per i successivi cinque giorni, la città di Vibo Valentia andrà incontro a disagi. La comunicazione ufficiale è stata inviata dalla Daneco Impianti che ha trasmesso il “Programma Conferimenti Rifiuti rsu” presso l'impianto di Pianopoli. Al Comune di Vibo Valentia è stata ridotta da 40 a 20 tonnellate la quantità di rifiuti solidi urbani, con conseguenti rallentamenti e disservizi che graveranno sull'intera popolazione. Il Sindaco Nicola D'Agostino, su espressa richiesta dell'assessore all'ambiente Pietro Comito, ha già espresso il proprio disappunto e chiesto maggiori spiegazioni riguardo i criteri utilizzati per stilare la tabella relativa il Programma di Conferimento rifiuti presso la discarica di Lamezia Terme. La drastica diminuzione dei rifiuti da conferire, potrà creare, nel corso dei prossimi giorni, disagi e disservizi relativi la raccolta degli stessi in città. L'Assessore all'Ambiente, che già dalle prime ore del giorno ha affrontato il problema, si rivolge ai cittadini chiedendo collaborazione e scusandosi per i disagi che graveranno sulla città e che non sono, come nella precedente occasione, non attribuibili alla ditta, né dipendenti da mancanze amministrative. “L'impegno maggiore – fa sapere Comito- è quello di chiarire presto la situazione e cercare di risolvere il problema del conferimento dei rifiuti che, ancora una volta, rallenta il servizio offerto alla popolazione, provocando disagi che ci impegniamo, però, a contenere e ridurre al minimo”.

Iabichella (Isa) denuncia che il ragazzo di 11 anni è in stand by da mesi a Pozzallo

Alunno disabile senza insegnante di sostegno

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

Riguardo alla grave questione del bambino undicenne, non ammesso alla frequenza della Scuola Media Rogasi di Pozzallo in provincia di Ragusa, poiché l’insegnante di sostegno, che gli era stato già assegnato a Donnalucata, città ove viveva il piccolo alunno fino a dicembre, non può seguire il ragazzo interviene l’amministrazione comunale pozzallese. Evidenzia, l’ente della città marinara, che “nei primi giorni di marzo si era attivata a segnalare ad un ispettore dell’Usp di Ragusa il caso per un intervento rapido ed immediato”. “Noi dell’Isa avevamo chiesto di utilizzare dei fondi comunali al fine di poter consentire all’alunno il proseguo delle lezioni – spiega in un nota il segretario provinciale del sindacato autonomo Giorgio Iabichella - fino al termine del corrente anno scolastico, magari tramite il pagamento di un “taxi” o sotto forma di un contributo, irrisorio, alla famiglia. Ed oggi l’amministrazione comunale replica, per come denuncia il sindacalista che “in ogni caso non spetta che alla famiglia la scelta della sede della scuola da frequentare ed al dirigente della scuola prescelta assicurare la frequenza. Qualsiasi altra ipotesi sarebbe pura ed inattuabile supposizione operativa con palese abuso di potere”. “Praticamente l’amministrazione comunale se ne lava le mani, passando la “patata bollente” al Dirigente Scolastico ed al Provveditorato. I miei complimenti per la sensibilità dimostrata nei confronti dell’alunno in difficoltà, dell’insegnante che espleta il suo dovere, e del Dirigente dell’Istituto Rogasi Orazio Caschetto”. Una denuncia forte e precisa che Iabichella rilancia attraverso laprimapagina riferendo di aver già investito del caso il Prefetto “sicuro di un pronto accoglimento e di una risoluzione adeguata alla problematica del piccolo alunno pozzallese, lasciato in stand by da mesi. Se serve un “abuso di potere” che ben venga”.

Le chiede il Ministro per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli

Ora servono le dimissioni di Gianfranco Fini

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia

“Bravo presidente Napolitano. L’intervento del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sui capigruppo della Camera è stato utile, necessario e indispensabile. Mi auguro che il presidente abbia colto l’occasione per dare qualche bella tirata d’orecchie per gli eccessi visti in Parlamento in questi giorni, ivi compresi quelli di alcuni rappresentanti di Governo. Ma il pesce puzza dalla testa, e non stiamo parlando di quello del 1° di aprile di pesce, ed è evidente che il problema oggi è quello della presidenza della Camera: il presidente Gianfranco Fini ha il dovere di tutelare le minoranze, ma non può tutti i giorni prendere a calci la maggioranza per il suo livore verso Silvio Berlusconi e verso quell’alleanza che lo ha portato ad essere eletto deputato prima e presidente della Camera poi. Fino ad oggi le cose sono andate così, ma il non aver consentito ieri a dei ministri, che sono anche deputati e che erano presenti in Aula, di poter esprimere il loro voto rappresenta un vulnus insanabile. Per far tornare a funzionare il Parlamento, dopo le necessarie tirate d’orecchie, la soluzione è una sola: il presidente Fini si deve dimettere, stop!”. Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord senatore Roberto Calderoli in una nota stampa.

I clandestini si confermano una palla al piede per l’Italia

Manduria, fuga di massa dei nordafricani

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Una palla al piede per l’Italia da cacciare via da questo Paese. Netto e crudo Umberto Bossi si rivela profetico. Mentre Lampedusa soffoca anche perché il mare impedisce alle navi di portare via i primi nordafricani invasori, altri scappano da Manduria in provincia di Taranto. Sotto gli occhi di autorità in visita e delle forze dell'ordine. Accade così che altri immigrati stanno arrivando in Puglia con i pullman dal porto di Taranto: stranieri imbarcati su due navi. La prima, con 1716 persone a bordo è arrivata intorno alle 8 del mattino, una seconda con altri 600 immigrati, è nel porto di Taranto. Ferme le operazioni di sbarco. Si aspetta che la situazione a Manduria si stabilizzi, mentre fuggono a decine. O a gruppi di dieci alla volta. Un varco che si trova all'altezza di un cancello della piccola recinzione, alta non più di due metri. E' da lì che se ne vanno dal campo. Il varco è stato fatto nelle scorse ore dai vigili del fuoco che stanno compiendo lavori nell'area. Gli immigrati lo hanno scoperto e lo stanno utilizzando per fuggire: si nascondono per alcuni minuti in vecchi ruderi diroccati di ex dormitori di quello che era un aeroporto militare e che ora ospita la tendopoli e poi vanno via nelle campagne dopo aver attraversato la strada provinciale che collega Manduria con Oria. Le reti sono molto basse. Le scavalcano quelli che sono qui da giorni e chi è arrivato solo qualche ora prima. E le hanno scavalcate già circa 1000 profughi, arrivati nei loro disperati viaggi anche fino a Milano, dove alla stazione sono stati “riacciuffati” sollo in quaranta. Attorno al Centro di accoglienza e identificazione è in costruzione una nuova recinzione con reti più alte. La seconda nave, la Catania, è giunta nella rada del porto militare di Taranto con a bordo 600 migranti e 300 uomini delle forze dell'ordine perché si temevano disordini. La “Catania”, in un primo momento, era diretta in Tunisia e avrebbe cambiato la rotta in seguito, forse perché Tunisi non ha accettato il suo arrivo. Non è ancora chiaro però se la nave sarà fatta attraccare nel porto di Taranto o se sarà costretta ad ormeggiare nella rada di Mar Grande. La decisione spetta alla Prefettura. Sembra, infatti, che dopo i disordini e le fughe di Manduria, le autorità stiano valutando bene la situazione prima di far sbarcare gli altri immigrati destinati allo stesso campo di accoglienza. Partite le ultime 400 persone che erano sulla Excelsior, la “Grandi navi veloci” conta i danni : i migranti avrebbero saccheggiato le cucine di bordo e divelto alcune suppellettili. Grida, slogan, e le voci dei migranti che chiedono libertà. Un ragazzo di 27 anni che parla in italiano, spiega: “Io non voglio scappare, ma voglio subito la carta che mi permetta di trovare un lavoro in Italia. Perché sono venuto in Italia e resterò in Italia”. Un gruppo ha protestato a gran voce all’arrivo di alcuni politici, chiedendo di andare via e il rilascio dei permessi di soggiorno. In molti si sono arrampicati sulla rete di protezione del campo, altri hanno issato un lenzuolo all'esterno del cancello. Nel campo di Manduria continuano ad arrivare i profughi. Alla fine della giornata dovrebbero essere più di 3000 gli accampati. L’ex sindaco PdL Paolo Tommasino, dimissionario a causa delle “bugie del governo” contestatore anche lui. “Abbiamo il dovere di protestare se il progetto è quello di portarli qui e poi farli scappare sbagliano”. Protestano i cittadini pugliesi. Manifestano nei pressi dell'ingresso del “campo base”, attendendo sulla strada provinciale l'arrivo degli ultimi immigrati sbarcati a Taranto. All'ingresso dell'area che ospita la tendopoli si è creato gran disordine in coincidenza dell'arrivo del sindaco dimissionario Paolo Tommasino e dei consiglieri comunali che dovrebbero tenere una riunione all'aperto del consiglio vicino alla tendopoli. Andirivieni di mezzi delle forze dell'ordine con a bordo immigrati rintracciati nelle campagne che vengono ricondotti nella tendopoli. Polizia, carabinieri e vigili urbani a fatica riescono a smaltire il traffico lungo la piccola provinciale che da Manduria porta a Oria. Gruppi di persone residenti nella zona portano scatole contenenti vestiti e medicine che consegneranno ai gestori del campo. Altri hanno organizzato per domani pomeriggio in piazza Garibaldi una raccolta di firme per chiedere una equa distribuzione sul territorio nazionale degli immigrati. Gli organizzatori spiegano di essere solidali con gli immigrati ma chiedono anche rispetto per la popolazione. Intanto due cittadini residenti ad Oria, in provincia di Brindisi, hanno presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Taranto nei confronti del ministro dell'Interno Roberto Maroni e di altre persone da identificare, in relazione all'allestimento della tendopoli di Manduria. Nella denuncia si legge che il campo sarebbe stato realizzato “in assenza di qualsiasi autorizzazione amministrativa su area sottoposta a vincolo paesistico regionale, a tutela della macchia mediterranea, e su area definita di alta pericolosità idraulica”. I denuncianti chiedono anche di accertare se siano stati compiuti reati “anche di natura omissiva” ed in tal caso di valutare l'eventuale sequestro dell'area.

L’ex domestico filippino della contessa ha ammesso il delitto

Delitto Olgiata confessione dopo 20 anni

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Manuel Winston Reves, il domestico filippino in carcere per l’omicidio della contessa Alberica Filo della Torre, uccisa il 10 luglio 1991, ha confessato pochi minuti addietro. L’ammissione delle sue responsabilità è avvenuta durante l’interrogatorio con il pm Francesca Loi a Regina Coeli. “Il nostro assistito - ha spiegato uno dei legali del domestico filippino Andrea Guidi - ha ammesso tutte le sue responsabilità”. Winston si era avvalso stamani della facoltà di non rispondere durante l’udienza di convalida davanti al Gip. Alla luce di questa confessione è stato emesso un nuovo provvedimento di custodia cautelare per omicidio volontario.

Appuntamento in oltre 500 piazze italiane con la solidarietà

Uildm ritornano a volare le farfalle

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Federica Orsida

Da venerdì 1 a domenica 3 aprile, si svolge la Settima Giornata Nazionale Uildm Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Protagonista sarà Italia, colorata farfallina, di peluche ripiena di cioccolatini che verrà distribuita in oltre 500 piazze italiane assieme a materiale informativo sull’associazione, sulle distrofie e le altre malattie neuromuscolari. Scopo della campagna 2011 è la creazione del Centro Clinico Nemo Sud. Dopo essere riuscita a realizzare Nemo, il Centro Clinico polifunzionale di Milano dedicato alle distrofie e alle altre malattie neuromuscolari, la Uildm quest’anno si pone l’obiettivo di avviare una struttura simile, nello sviluppo e negli obiettivi, al Sud della penisola. Quest’anno, inoltre, la Giornata nazionale avrà un carattere speciale per la Uildm, perché coincide con i cinquant’anni dalla nascita dell’associazione. Fino a sabato 9 aprile sarà possibile sostenere la Uildm anche inviando, da un cellulare Tim, Vodafone, Wind, 3 e CoopVoce, un sms del valore di 2 euro al numero 45509, oppure chiamando lo stesso numero da telefono fisso Telecom Italia e Fastweb, per donare un contributo a scelta di 5 o di 10 euro. Facciamo volare più in alto possibile le farfalle della solidarietà. Adottatela tutti.

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1 aprile 2011 - Redazione

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Roma Capitale chiede un contributo al Vaticano

Alemanno chiede il conto per Wojtyla

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia

C’è grande attesa nella Capitale per il primo maggio che quest’anno sarà davvero speciale per effetto della beatificazione di Papa Wojtyla ma a rischiare di “rovinare” la festa ci pensa la polemca tra Campidoglio e Vaticano. Lo staff del sindaco Gianni Alemanno ritiene che Roma accoglierò per l’Evento 1,5 milioni di visitatori. Città del Vaticano ne stima un terzo in meno. Ma chi dovrà accollarsi le spese per l’accoglienza? L’amministrazione comunale di Roma? Il Vaticano? Il Vicariato? O tutte le istituzioni laiche ed ecclesiastiche che saranno coinvolte nel grande evento? A questi interrogativi ad un mese esatto dalla beatificazione non sono ancora arrivate risposte certe ed univoche da quanti (funzionari e monsignori) hanno la responsabilità della celebrazione, vale a dire i tecnici del Campidoglio che affiancano il sindaco Gianni Alemanno ed i prelati della diocesi, organizzatrice, sotto la regia del cardinale vicario Agostino Vallini, della beatificazione tramite l'Opera Romana Pellegrinaggi. Anzi, le posizioni emerse tra Vicariato e Comune dopo una lunga serie di incontri si sono ulteriormente incrinate, al punto che Oltretevere si teme che sull'attesa beatificazione di papa Wojtyla Vicariato e Campidoglio potranno andare incontro ad una inevitabile rottura. Sugli arrivi, l'Orp (Opera Romana Pellegrinaggi) ha già fatto sapere, nella conferenza stampa, che i pellegrini previsti saranno circa 300 mila per la veglia della notte del 30 aprile, altrettanti il primo maggio e il giorno successivo per la Messa di ringraziamento e l'omaggio alla salma di Wojtyla. Il tutto per una spesa preventivata di circa 1,2 milioni di euro “interamente coperti da sponsor e senza aggravio per le istituzioni” ha assicurato monsignor Liberio Andreatta, vice presidente dell'Orp. Preventivo di gran lunga inferiore a quello stilato dal Campidoglio che ha presentato alle autorità vaticane una nota spese di circa 7,5 milioni di euro, comprensivi degli straordinari per Ama, Vigili Urbani, Protezione Civile, Atac e Metro. Ci sarebbero, quindi, da “trovare”, stando ai calcoli del Comune altri 6 milioni di euro per organizzare al meglio la due giorni wojtyliana. Ma dal Vicariato finora non sono arrivati segnali di disponibilità, al punto che non è da escludere che, tramite i buoni uffici della Segreteria di Stato della Santa Sede, venga investito il Governo Berlusconi per un “aiuto” in extremis che metterebbe tutti d'accordo.

Indiziato per l’omicidio della tredicenne lombarda

Yara, fermato imprenditore di Brembate

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Gli inquirenti che indagano sul brutale assassinio della piccola Yara Gambirasio, stanno proseguendo il loro lavoro senza sosta. E’ stato convocato nella caserma dei carabinieri ed è stato sottoposto ad un lungo interrogatorio durato oltre 5 ore, un imprenditore di 40 anni, che vive a proprio a Brembate di Sopra e possiede un’azienda situata tra la palestra dove la piccola Yara si allenava e l’ormai famoso cantiere di Mapello. Il motivo è semplice: la sera del 26 novembre Yara finisce di allenarsi esce dalla palestra per raggiungere la sua casa che dista meno di un km ed invece sparisce nel nulla. Il cellulare dell’imprenditore ha coperto il tragitto che va da Brembate di Sopra fino a Chignolo d’Isola, luogo in cui la piccola Yara è stata ritrovata morta e in avanzato stato di decomposizione, e stiamo parlando proprio del giorno della sua scomparsa con un orario che potrebbe coincidere alla perfezione con quello dell’omicidio, l’uomo infatti ha percorso quel tragitto tra le 18:50 e le 19:20. Vero è che i carabinieri hanno un gran da fare con i tabulati telefonici, infatti ci sarebbero circa quattromila utenze da controllare, quattromila persone che hanno percorso quella strada in quel maledetto 26 novembre 2010, ma tuttavia, anche per il fattore importantissimo dell’orario, l’uomo rimane comunque uno degli indiziati, anche se a quanto pare sembra che abbia fornito un alibi di ferro alle forze dell’ordine giustificando i motivi di quello spostamento. Inoltre non ha voluto neanche presentarsi con un avvocato, ma ha preferito difendersi da solo.

La storia di Romina Licciardi da Ragusa oggetto di tentativi di abusi sessuali

Lavoratori siciliani licenziati dalla Cgil

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Continuiamo a raccogliere le storie del Comitato Lavoratori Licenziati dalla Cgil. Proponiamo ai nostri lettori la storia di Romina Licciardi. “Arrivo alla Cgil di Ragusa nell’ottobre del 1988 e fino al 1° marzo del 2000 lavoro in nero con l’incarico di responsabile dello sportello lavoro. Dal 1 marzo vengo assunta part time ma in realtà lavoro full time. La regolarizzazione full time avviene dal 1° ottobre del 2000. Nell’ottobre del 2000 sono oggetto di un tentativo di aggressione a sfondo sessuale da parte di un importante dirigente della Cgil e mio superire diretto; a seguito del mio rifiuto, dallo sportello lavoro vengo trasferita all’Inca, il patronato della Cgil, a fare disbrigo pratiche e mi viene detto che se avessi parlato sarei stata riportata a part time ed anche licenziata. Della situazione ovviamente a suo tempo informai due componenti della segreteria provinciale e loro informarono la segreteria regionale e nazionale”. Una storia molto forte quella della signora Romina, come le altre sfociate in azioni legali. “Nel luglio del 2004 stante il perpetuarsi della situazione, ero spesso oggetto di pesanti apprezzamenti e atteggiamenti non desiderati, vengo designa all’incarico di consigliera di parità presso l’ufficio provinciale del lavoro. Ciò evidentemente per allontanarmi dal posto di lavoro. Per cui stante il clima preferisco evitare, per quanto possibile, i contatti con la Camera del lavoro di Ragusa, poiché una tale situazione mi aveva già provocato tanti guai alla salute: gastroenteriti, tiroidine, stati ansiosi cronici. Il tempo pensavo aggiustasse le cose, ma purtroppo negli ultimi mesi la situazione è totalmente degenerata. Alla fine del mio incarico di consigliera di parità chiedo, non sapendo se c’era o no una proroga allo stesso incarico che avrebbe dovuto stabilire la Regione Sicilia fino alla designazione delle nuove consigliere,e poiché non percepivo alcuna spettanza dal mese di aprile del 2009, chiedo di rientrare in Cgil ma ritrovo un clima ancor più pesante. Mi vengono negati i rimborsi spese e perfino lo stipendio mi viene erogato a singhiozzo e sempre in date diverse. Lo stipendio di settembre mi viene pagato alla fine di novembre e dopo l’intervento della Cgil nazionale e non mi viene attribuito alcun incarico. Il 16 settembre 2009 vista la situazione interna alla Cgil di Ragusa, ho una crisi nervosa e vengo sottoposta a visita specialistica e trovata affetta da sindrome dell’adattamento e stati ansiosi cronici. Nel contempo, fin dal mese di luglio del 2009, mi reco più volte a Roma presso la Cgil nazionale per spiegare che dentro la Camera del Lavoro di Ragusa non ci sono le condizioni per una mia permanenza e per lo svolgimento di un lavoro sereno e quindi chiedo di adoperarsi al fine di ottenere un trasferimento presso altra sede o struttura della Cgil. Più volte vengo rassicurata. Infine mi dicono che la cosa deve essere discussa in un incontro tra il segretario della Cgil di Ragusa Giovanni Avola e la segretaria della cgil Sicilia Mariella Maggio. Dopo tante mie sollecitazioni il 15 dicembre 2009, si svolge l’incontro, a cui partecipa anche Ferruccio Donato, responsabile organizzazione Cgil Sicilia. Racconto nuovamente ai presenti tutta la mia storia che in gran parte conoscono e richiedo una nuova destinazione di lavoro, quindi un semplice trasferimento. La signora Maggio mi rassicura che il successivo 4 gennaio ci saremmo rincontrati per fare il punto sulla situazione. Invece il 30 dicembre accade l’inimmaginabile: per il tramite del medico della Cgil di Ragusa Sandro Tumino, mi viene sottoposta una proposta della Cgil: attraverso un verbale di conciliazione in sede sindacale avrei dovuto rassegnare le dimissioni dal posto di lavoro in cambio della mia nuova nomina a consigliera di parità. Nomina che ovviamente doveva permettere di evitare il mio rientro presso la Camera del Lavoro di Ragusa. In cambio di una eventuale assegnazione diversa, la Cgil mi chiedeva di licenziarmi dal posto di lavoro. Ma c’è di più. Nello stesso verbale, di cui ovviamente possiedo copia, era scritto tra l’altro testualmente: “la signora Licciardi rinuncia altresì a qualsiasi azione legale, anche solo potenziale, che possa riguardare i rapporti personali e/o professionali intercorsi tra la stessa e qualunque dirigente dell’organizzazione”. In pratica mi chiedevano di licenziarmi e per di più di non denunciare nessuno per quanto negli anni avevo subito. A questo punto, il 19 gennaio 2010, decido di rivolgermi ad un legale per denunciare la Cgil iblea per molestie sessuali, mobbing, lavoro nero ed irregolare. La lettera del mio avvocato viene quindi inviata alla Cgil e da quel momento ricominciano e si reiterano le persecuzioni: una sfilza di visite fiscali, vengo controllata quando esco di casa e dove vado,vengo continuamente spiata e pedinata. Mi vengono inviate una serie di contestazioni di addebito, alle quali rispondo sempre, ma comprendo che la Cgil vuole licenziarmi e sta solo aspettando il momento. Il 6 febbraio indico una conferenza stampa e denuncio pubblicamente tutto, nella speranza che sotto i riflettori accesi dell’opinione pubblica, la Cgil recedesse dal suo intendimento. Purtroppo non è così. Con decorrenza 8 aprile 2010, la Cgil di Ragusa mi licenzia in tronco, senza preavviso, adducendo motivazioni ovviamente del tutto false e pretestuose e nello specifico che: in data 6 febbraio 2010 ho diffuso alla stampa un documento contenenti affermazioni lesive dell’immagine della Cgil e per assenza ingiustificata dal 31 marzo al 2 aprile. Il mio legale ha impugnato subito il licenziamento per violazione dell’art.7 dello statuto dei lavoratori e del regolamento della Cgil, dichiarandolo ritorsivo, discriminatorio e per rappresaglia, in quanto avvenuto in conseguenza delle mie legittime richieste e rivendicazioni do diritti gravemente lesi, così come la mia dignità di donna, di lavoratrice e di persona umana”. Una storia molto toccante su cui vale davvero la pena, indipendentemente dalle ragioni, di riflettere.

Alla base una forte motivazione per un’occasione di crescita personale

Molti giovani scelgono il servizio civile

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Laura Adornato

“Il dovere di ogni cittadino è anzitutto quello di servire la patria:ma io non mi sogno neppure lontanamente di rifiutarmi a questo. Chiedo solo che la patria realizzi un servizio in cui i suoi figli non siano costretti a tradire i principi della loro coscienza di uomini ed essi allora(..)saranno felici ed onorati di servirla e di donarsi”. Riprendiamo una concetto di Pinna per mettere in evidenza le radici ed i principi fondanti del Servizio Civile Nazionale il quale, istituito con la legge 6 marzo 2001 n. 64 e che dal 1° Gennaio 2005 si svolge su base esclusivamente volontaria, è un modo per difendere la patria, una difesa mirante non soltanto al territorio dello Stato e alla sua tutela ma anche e soprattutto alla condivisione dei valori comuni che stanno alla base dell’ordinamento democratico. Ma il ruolo della formazione di giovani che, come me hanno scelto di impegnare un anno della propria vita nel servizio civile, non ha soltanto una valenza sociale e politico culturale a favore della Patria; il servizio civile ha una finalità educativa ed estremamente formativa. I progetti del Servizio Civile il più delle volte sono promossi e portati avanti dal mondo dell’associazionismo in particolare al Sud ed in Calabria. A Cittanova nella provincia di Reggio Calabria su questo fronte particolarmente attiva è la Uildm, Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, che sensibilizza sull’educazione e la comprensione della parola e dell’autonomia per i diversamente abili, che aiuta a non sentirsi diversi ma uguali e diversi al contempo, a comprendere cosa significa saper contare sulle proprie forze e anche sulle proprie debolezze e ad acquisire quindi quel senso di autonomia e di responsabilità necessari per accettarsi e farsi accettare da una società che spesso chiude loro ogni porta per via di stupide barriere culturali. I progetti portati avanti dalla Uildm hanno una forte valenza di supporto sia per il disabile che per il volontario che impara a valorizzare il senso del diverso e dell’altro attraverso il confronto pacifico e dinamico ma consapevole e maturo. Il servizio civile così concepito rappresenta un’importante scuola di vita che rafforzato nel volontario la dedizione, il senso di responsabilità, lo spirito del sacrificio, la personalità ma soprattutto i valori di lealtà ed umiltà che rendono degni di una grande carica umana.

Una terra diversa da come viene immaginata dall’opinione pubblica

Calabria tanto sole e mare e cultura

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Filippo Stirparo

“Nord e Sud semu tutti fije e mamma”. Cantava così Ninì Rosso, il noto trombettista, in un suo motivetto molto cantato tanti ma tanti addietro. Ma troviamo ancora, chi rimane nella convinzione strana, quando parla della Calabria, malgrado la televisione, veicolo importante dell’informazione che fa conoscere luoghi e popoli, vicende ed accaduti, storia e notizie giornaliere e li porta velocemente anche nei luoghi più reconditi. Confusioni che si creano vivendo in quell’impenetrabile nebbia che si confonde col fumo delle ciminiere offuscando le idee nei cervelli umani. C’è chi ancora vede la Calabria come un villaggio sperduto africano, lontano dal mondo civile, case di paglia e bambù, gente svestita che cammina a piedi nudi, dove si ode il ruggire del leone e le gazzelle che saltano. Sogna, mentre segue la macchina che produce, perché non sa fare null’altro, di poter fare un safari in Calabria. Finalmente riesce, in un viaggio collettivo organizzato che li parcheggia in un campeggio nelle vicinanze di Tropea o Pizzo Calabro, comincia a godere il mare, il sole e respirare finalmente un poco di aria pura, trattato da nababbo, sedia ed ombrellone inclusi nel prezzo di questo viaggio e aspetta la giornata dell’escursione verso i centri più vicini al campeggio e torna stordito confuso e finalmente riesce a capire che la Calabria non è quella che pensava quando ancora sulle montagne faceva pastorizia, prima di entrare in fabbrica ed i calabresi che lui ha sempre cercato di tenere a distanza, è gente che può dare, perché è dotato di capacità e sa vivere ovunque va in cerca di nuove esperienze. Si sveglia dal lungo letargo e nota la differenza in questa splendida terra, dal sole splendente, tra mare e monti, dove la gente è libera senza padroni e orari e sirene che gridano l’uscita tra nebbia e fumo delle ciminiere. Ha visto, ha osservato, ha capito. Ha osservato l’arte antica e scritti di storia, capisce finalmente anche lui che i vari Governi, hanno sfruttato le ricchezze umane, e torna a fine vacanza al solito routine per sognare di poter tornare in Calabria. Non più per il safari ma per godere quelle bellezze che nessun Governo è mai riuscito a togliere alla Calabria.

Protagonista Silvia Brogli. Spettacolo in scena fino a domenica

Roma, la supplente con orologio a teatro

1 aprile 2011 – Servizio giornalistico a cura di Elvia Gregorace

Silvia Brogi è protagonista de “La supplente” spettacolo teatrale che fino al 3 aprile è in scena nella Sala Grande del Teatro dell’Orologio. Il testo è sottile, erudito, non pedante e didascalico come si potrebbe attribuire erroneamente al ruolo dell’insegnante. Stella è insoddisfatta della sua vita, lavoro precario, vena poetica non ancora riconosciuta, ma è una persona preparata che forse non vede riconoscere il suo ruolo in una società ignorante e superficiale. Capelli legati, impermeabile, registro di classe, penna sempre alla mano ed aspetto nel complesso non trascurato. L’attrice dona tutta se stessa al personaggio anche troppo, la nevrastenia che forse sarebbe dovuto essere un crescendo e non una costante, si vede dal primo istante, per cui lo spettatore non è sorpreso dal finale, ma lo intuisce subito. Alcuni frammenti appaiono ripetitivi a volte esageratamente carichi. Excursus su autori, endecasillabi, espressioni tipiche dei giovani condiscono il tutto di credibilità (le voci degli studenti sono state convincenti), ma il dramma di lei talvolta è ostentato, sebbene il pubblico abbia apprezzato.

Alta tensione nel vibonese. Di mira Giuseppe Raffele

Serra S. B., attentato sede candidato sindaco

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Sebbene con l’approssimarsi delle elezioni amministrative di maggio, il clima politico tenda a surriscaldarsi sempre più, in nessun modo è concepibile che questo si traduca in alcun gesto o episodio di intolleranza e di violenza. Episodio come quello avvenuto, nella notte tra martedì e mercoledì, nel comune di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia dove alcuni ignoti hanno preso di mira la sede del movimento politico “La Serra”, causando la distruzione dell’insegna di quello che dal 16 febbraio è il punto di incontro degli attivisti e dei simpatizzanti del gruppo che concorrerà all’ascesa del palazzo comunale serrese sotto la guida di Giuseppe Raffele. L’episodio è stato prontamente segnalato con una denuncia alle forze dell’ordine, le quali hanno potuto riscontrare che, nella stessa notte, degli sconosciuti hanno arrecato danni anche ad alcune panchine di granito in corso Umberto I. Si tratta ora di fare chiarezza sulla vicenda e scoprire, inoltre, se i due diversi episodi siano riconducibili alla stessa mano o se si tratta di autori diversi. Esprimono il loro dispiacere per l’accaduto gli attivisti del movimento di piazza Monumento: “Speriamo che non si tratti di un atto pensato e voluto – sostengono – anche se le condizioni lasciano credere che si sia trattato di un’azione premeditata, in quanto, per rovinare l’insegna posta a circa tre metri di altezza e completamente aderente al muro, si debba farlo per forza volontariamente”. Nella speranza che venga aumentata la vigilanza affinché circostanze come queste non si debbano più verificare, i componenti della lista “La Serra” sembrano convinti che «ciò che si è registrato l’altra notte è sicuramente una singola azione traducibile in una ragazzata, perché, gli avversari politici, per quanto tali, non compirebbero mai atti del genere”. L’augurio è, dunque, che con l’avanzare della campagna elettorale, il fermento ad essa legata si sviluppi sempre nel dibattito e nel confronto, nel segno del rispetto delle cose e delle persone, e non in segnali di violenza e di inciviltà che nulla hanno a che vedere con la politica e con l’amore per il paese che si vuole rappresentare.

Lanciato dalla Uil Trasporti per i container nipponici

Gioia Tauro, allarme rosso radiazioni al Porto

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia

La Uiltrasporti ha chiesto all'Autorità Portuale di Gioia Tauro la convocazione urgente del Comitato igiene e sicurezza del porto in conseguente dell'allarme radioattività proveniente dal Giappone. “Le notizie provenienti dal Giappone - affermano i segretari regionali Giuseppe Rizzo e Giovanni Villella - ogni giorno segnalano l'aumento di nuovi livelli di radioattività. Come organizzazione sindacale e membri del comitato, siamo molto preoccupati. Chiediamo che venga, nel più breve tempo possibile, convocato il Comitato per discutere le azioni da intraprendere e che la presente richiesta venga inoltrata ai componenti del comitato per la giusta conoscenza. Chiediamo, inoltre che vengano convocati alla riunione anche l'Ufficio Veterinario del Porto e il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco”. La richiesta avanzata dalla Uiltrasporti è legata alla gestione dei container provenienti dai porti del Giappone che potrebbero essere contaminati da alti livelli di radioattività.

Tiene banco il caso Cgil con l’ex segretaria che porta avanti la battaglia

La Bruni crede nel sindacato grande organizzazione

Donatella bruni

31 marzo 2011 - Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Riceviamo e pubblichiamo una lettera ulteriore a precisazione della querelle nella querelle nata tra Donatella Bruni, ex segretario generale della Cgil Vibo Valentia e la signora Michela Prinzi, appartenente al sindacato. La pubblichiamo integralmente. “Cara Michela. Non ho problemi a far pubblicare quella lettera, perché probabilmente anche quella andrà al vaglio della Magistratura visto che già allora, in tempi non sospetti, denunciavo gestioni diciamo “allegre”, che non devo stare a spiegarti nel dettaglio … le conosci molto bene! Meglio di quanto non le conoscessi io che ero in segreteria confederale, anche perché quegli argomenti non sono mai stati oggetto di confronto in segreteria, o forse perché Mammoliti, Denardo e Pugliese non ritenevano di informarmi di quanto andavano facendo, avendo io delle deleghe secondarie come, scuola formazione, università. La presenza in Segreteria, poi, non è stata continua per sei anni ma interrotta, come prevede lo Statuto, a causa della mia candidatura alle Elezioni Europee, che tu forse vedi come una macchia ed io ho invece vissuto con spirito di servizio non retribuito, anzi da me finanziato e che mi ha dato la soddisfazione di registrare i grandi consensi di cui godevo, forse immeritatamente! Come non sono stati oggetto di valutazione o delibera di segreteria le assunzioni che si andavano facendo e che riguardavano parenti e amici degli amici. Io per esempio non ero a conoscenza che tu fossi lì non per attività di volontariato ma perché venivi incentivata per qualsiasi cosa facessi o non facessi: dall’amministrazione che non hai mai seguito, alla presenza nello Spi non so per fare cosa, e tanto altro …Mi fa piacere, però, apprendere che hai maturato una diversa considerazione della Cgil, al tempo non vedevi nessun altro tuo impegno nell’organizzazione che non quello legato a qualche poltrona, che avesse il massimo della rilevanza e che comportasse meno fatica possibile. Se avessi dimostrato questa umiltà a quel tempo, con tutte le esigenze di lavoro ed impegno necessarie a risollevare il disastro che avevo trovato, saresti stata utilissima all’organizzazione, avresti potuto impegnarti in qualche camera del lavoro comunale e fare iscritti, avresti potuto finalmente e davvero occuparti dell’amministrazione che ho trovato nel caos assoluto. Ancora fino a qualche mese fa abbiamo trovato, sparse a terra nei diversi armadi presenti nella struttura, ricevute o pezze giustificative che invece avrebbero dovuto essere catalogate e registrate con diligenza. Quanto alla mia elezione… l’ho messa in discussione da subito e quando andai al Nazionale a riferire sulle macerie ereditate ebbi occasione di dire che non un Segretario andava eletto ma nominato un Commissario, con pieni poteri per raddrizzare le cose. La Cgil è una grande organizzazione da Nord a Sud ma come tutte le organizzazioni fatte da uomini e donne, qualche volta o in qualche luogo è mal rappresentata, da piccoli o piccolissimi uomini o donne. Comunque voglio tranquillizzarti, non sono io quella madrelingua e laureata con 110 e lode ma Nicole Minetti, sai quella della Lombardia che, a detta delle malelingue, sembra perché sponsorizzata da Berlusconi, ha fatto una velocissima carriera da consigliera regionale, proprio come volevano far fare a te dentro la Camera del Lavoro! Di Vittorio, poi, lasciamolo tranquillo in modo che non si rivolti nella tomba!”.

Il sindaco del centro reggino Renato Bellofiore si scaglia contro la società

Gioia T., Comune e Piana Ambiente ai ferri corti

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia

“In merito a quanto comunicato dalla Società Piana Ambiente attraverso il comunicato Stampa del 29 marzo, considerato il grave, inaccettabile ed ormai insostenibile stato di degrado che i cittadini gioiesi sono stati costretti a subire negli ultimi giorni, nel confermare quanto sostenuto dal Comune di Gioia Tauro nella nota diramata il 28 marzo alle agenzia di stampa preciso che le notizie diffuse dall’amministrazione comunale non solo sono vere ma risultano pienamente confermate da quanto sostenuto da Piana Ambiente. Difatti, la società che era stata autorizzata ad effettuare il servizio per le quantità di rifiuti in surplus dal 23 al 29, in spregio della condizione di emergenza in cui si trovava la cittadinanza ed in violazione degli accordi con l’Ente comunale ha effettuato servizio di raccolta solo nei giorni del 25/26 e 28 marzo”. E’ una presa di posizione dura e decisa del primo cittadino della Città del Porto Renato Bellofiore che, vista la drammatica emergenza rifiuti, si scaglia su Piana Ambiente. “Nessun tipo di attività è stata portata avanti nei giorni del 23/24/27 e 29 marzo. Non risulta pertanto alcun conferimento nel giorno di domenica 27 marzo. Piana Ambiente era stata autorizzata a conferire una quantità in surplus di rifiuti pari a 100/tonnellate giornaliere per sette giorni consecutivi. Come dichiarato dalla stessa società ha conferito complessivamente 81/tonnellate ( circa 20/tonnellate per giorno di lavoro). Conti alla mano significa che il Comune di Gioia Tauro che avrebbe potuto eliminare dalle vie cittadine ben 700/tonnellate di rifiuti, si è liberato di sole 81/tonnelate, lasciando le vie cittadine piene di rifiuti”. Porta numeri nel suo j’accuse alla società deputata alla raccolta dei rifiuti. “Questi i dati che sono comunicati direttamente dalla Società Piana Ambiente e che, lungi dal giustificarla, confermano la gravità di un atteggiamento che mai avrebbe dovuto tenere una società incaricata della gestione di un servizio pubblico che tante ripercussioni ha sulla salute pubblica, sull’ambiente e sul decoro della città di Gioia Tauro. Alla luce di tutto, confrontando gli stessi dati forniti da Piana Ambiente, emergerebbe che gli sforzi del sindaco che ha ottenuto dal Commissario Delegato per l’emergenza ambientale per il Comune di Gioia Tauro quale sede di impianto - il beneficio di poter conferire con priorità gli rsu è stato vanificato”.

Messaggio di solidarietà di Merilia Ciconte all’ex segretario della Cgil

Soriano Calabro, vicine a Donatella Bruni

31 marzo 2011

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento della nostra lettrice da Soriano in provincia di Vibo Valentia sulla vicenda della Cgil vibonese che ha portato al defenestra mento di Donatella Bruni, di cui ampiamente abbiamo riportato in cronaca. Merilia Ciconte interviene in qualità di Presidente della Commissione Pari Opportunità di Soriano Calabro. “La libertà delle donne, la loro dignità, la loro autodeterminazione. E’ questo che è importante tenere a mente. Ma di tutto questo cosa c’è nella triste vicenda che ha visto coinvolta Donatella Bruni con la direzione della Cgil vibonese? Intanto ci tengo ad esprimerle solidarietà, vicinanza ed affetto miei e della Commissione Pari Opportunità di Soriano Calabro della quale sono presidente, nonché del sindaco di Soriano Francesco Bartone. Vorrei stigmatizzare il comportamento del sindacato in una vicenda che sarebbe dovuta rimanere personale e soltanto personale. Come possiamo sperare che le cose cambino nella nostra provincia e in Calabria se ancora ci facciamo “sentire” con manifestazioni di questo tipo, assolutamente anacronistiche? Mi viene spontaneo porre una domanda: se si fosse trattato di un uomo, sarebbe stato lo stesso? Avrebbe subito la stessa epurazione? Ci sarebbe stata la stessa eco? Si sarebbe visto aleggiare quel mal celato falso moralismo? Sinceramente lo vedo anche come un attacco diretto alle donne considerate incapaci di “gestire” situazioni complesse dove potrebbe sovrapporsi l’impegno pubblico con la sfera privata. Ognuno di noi deve essere considerato in grado di compiere in assoluta autonomia le proprie scelte di vita, anche se a volte difficili, e questo non deve assolutamente e per nessuna ragione compromettere rapporti di lavoro o sociali, qualsiasi essi siano; né si può tollerare che le medesime siano prese a pretesto per gettare fango e fare campagne denigratorie. Il merito, nel ricoprire ruoli direttivi o di prestigio, bisogna dimostrarlo sul campo, con le battaglie, con la presenza costante a fianco di chi lotta. Io credo che Donatella abbia in questi anni portato avanti il nome del sindacato in prima linea, sempre presente al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici in quel sindacato che ha sbandierato per decenni la difesa di dignità e diritti. Ma la segretario Camusso dov’è in tutto ciò? Spero solo di non dovermi ricredere sul suo conto, e che lei intervenga in questa questione sia per difendere Donatella ed il suo operato (penso che se non avesse fatto un buon lavoro non sarebbe stata riconfermata alla guida del sindacato provinciale) ma anche e soprattutto per difendere una donna, la sua dignità, i suoi diritti nonché la sua autodeterminazione”.

Esemplare di grampo rinvenuto dalla Capitaneria di Porto del centro reggino

Gioia Tauro, delfino trovato morto

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia

Continua l’attività di controllo del territorio da parte della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, orientata anche al contrasto della pesca illegale, con particolare riguardo alla cattura e commercializzazione di novellame di pesce. Durante un controllo, i militari della Guardia Costiera, hanno sequestrato, nei pressi del mercato comunale di Palmi circa 70 kg. di pesce di varia specie, che era stato posto in vendita in violazione delle attuali normative in materia. Si trattava di novellame di sarda, tonno rosso, alici, occhialoni, e gamberoni, che erano stati messi in commercio in spregio alle vigenti normative in materia di igiene e salute. Lo stesso pescato, infatti, era posizionato, per la successiva vendita al pubblico, in piccoli recipienti di polistirolo senza rispettare la catena del freddo e invaso da insetti di vario genere. I prodotti ittici sono stati sequestrati poiché ritenuti, dal veterinario della locale Asl, non idonei al consumo e, su disposizione del magistrato di turno, rigettati in mare. E’ stato rinvenuto sulla spiaggia antistante il lungomare di Gioia Tauro, un esemplare di “grampo”, appartenente alla famiglia degli odontoceti, in stato di decomposizione. Sul posto è intervenuta la pattuglia della Capitaneria di Porto ed il veterinario del 5° distretto di Palmi.

Eccellenze enogastronomiche ed artigiane, folklore e tradizioni, storia e cultura

Cosenza, protagonista assoluta a Verbania

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

Ospite d’onore alla rassegna dedicata a San Francesco di Paola, giunta quest'anno alla sua III° edizione, che si svolgerà nei giorni 1, 2 e 3 aprile in piazza Ranzoni a Verbania Intra, la Provincia di Cosenza, chiamata a rappresentare l’intero territorio regionale in un tripudio enogastronomico ed artigiano capace di incantare quanti non conoscono la regione Calabria. Ad ideare la rinomata mostra mercato che si completa con l’esposizione di manufatti artistici e la presenza di pregiati prodotti eno-alimentari, è l'associazione culturale “Calabria Club” di Verbania, che, come spiega il Presidente Luigi Petrone “ha riunito sotto il venerato mantello di San Francesco di Paola il nutritissimo gruppo di calabresi emigrati in Piemonte, che hanno trovato la strada della piena integrazione nella Provincia di Verbano Cusio Ossola e ai cui concittadini autoctoni si gloriano di offrire, ogni anno, un assaggio delle proprie eccellenze”. La rassegna, infatti, si rinnova tradizionalmente in occasione della festività di San Francesco di Paola, cui è dedicata una cappella nella Basilica di S. Vittore a Intra, ed è organizzata con il Patrocinio del Comune di Verbania e delle Province di Cosenza e del Verbano Cusio Ossola. A discutere dei propri tesori tradizionali alla ricerca, partecipata e propositiva, delle differenze che aiutano a crescere e delle similitudini che creano collaborazione, i due Presidenti Mario Oliverio e Nobili, entrambi relatori del convegno “Enogastronomie d’Eccellenza tra Cosenza e Verbano Cusio Ossola” che si svolgerà venerdì 1 aprile presso Villa Giulia, a Pallanza cui prenderanno parte anche il vice presidente della Provincia di Cosenza Mimmo Bavacqua, il sindaco di Verbania Zacchera, il Presidente della Feiacc Vilardo, il Presidente Calabria Club Petrone e poi imprenditori, produttori, addetti ai lavori ed esponenti della cultura locale. Il Presidente della Provincia Oliverio, nel ribadire l’importanza di tale iniziativa, ha dichiarato che sarà presente il meglio della produzione made in Provincia di Cosenza che saprà riempire di odori, sapori e colori piazza Ranzoni a Intra, con la partecipazione di ben 24 stands, protagonisti di un’offerta senza precedenti per qualità, assortimento e pregevolezza. Un’occasione questa che si inquadra, conclude il Presidente, nell’attività dell’amministrazione provinciale di Cosenza di dare sostegno alla propria imprenditoria stimolando il mercato e gli scambi nell’ottica di quella mobilità culturale e materiale che è alla base dell’odierna società globalizzata.

Cgil e sindaco di Melicuccà: è polemica. Le precisazioni di Calogero

Discariche, si nasconde polvere sotto il tappeto

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia

“Non volevo affatto polemizzare con il sindaco di Melicuccà, con il quale tra l’altro ho condiviso molti momenti della mia infanzia. Credo nelle sue capacità e mi indigna perciò il fatto che possa, sulla vicenda legata alla discarica di Melicuccà, fare un clamoroso autogol; non si può nascondere la polvere sotto il tappeto, quando lo si fa, non aiuta e non favorisce la cultura della legalità”. Sono parole del segretario generale comprensoriale della Cgil Piana di Gioia Tauro Antonino Calogero in riferimento alla polemica innescata dalla sua uscita relativa al problema rifiuti nel comprensorio del Reggino e la discarica di Melicuccà. “Il solo far passare l’idea che si possa negare l’esistenza della mafia delegittima e indebolisce quanti, ogni giorno, sono impegnati nell’affermazione di quella legalità e di quella trasparenza che lo stesso Oliveri rivendica di aver puntato nel suo mandato sindacale. L’intervento della Cgil voleva solo porre una questione di opportunità e si interrogava, nel merito, sugli effetti che produce l’ampliamento o addirittura l’apertura di una nuova discarica. Volendo riepilogare chiediamo quanto sia opportuno far insistere una discarica in un sito già compromesso per l’esistenza di decennali presenze di discariche, fino agli novanta, controllate con i “metodi di un tempo”. L’aver poi detto che la discarica di Melicuccà, in passato, sia stata oggetto di verifica nel corso di un inchiesta, che ha portato alla condanna in appello di esponenti di spicco della ‘ndrangheta, e che quindi sarebbe più utile, anche per questa ragione, valutarne l’utilità è pretestuoso? O peggio ancora denigratorio? E’ forse terrorismo politico preoccuparsi della salute di tutti, ricordiamo che il piccolo centro pianigiano non è indenne da malattie tumorali , e ritenere che sia davvero “singolare” puntare al risanamento dei conti del bilancio attraverso i royalty? Questi, come sancisce la legge, non vengono ,forse, corrisposti sotto forma di indennizzo per un pregiudizio? Di che pregiudizio si tratta se non della salute dei cittadini?”.

Incontro presso la mediateca comunale “Pasquale Creazzo” di Cinquefrondi

Italia Unita ed Information Tecnology

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Per festeggiare il 150° anniversario della Repubblica Italiana, si è tenuto presso la sala conferenze della “Mediateca Comunale – Pasquale Creazzo” di Cinquefrondi (RC) il “1° Furum Studentesco sulle Scienze Informatiche Tecnologiche e della Comunicazione”. Il tema principale della giornata, intesa come interscambio culturale fra realtà educative è stata la sensibilizzazione dei giovani alla cultura dell’Information Tecnology ed ha rappresentato inoltre un’importante integrazione dell’offerta formativa ministeriale, grazie ai crediti formativi rilasciati. Al forum hanno partecipato un centinaio di studenti provenienti da diversi istituti secondari di II° grado della provincia, e qualche studente dell’ateneo universitario reggino, dando vita ad un interessante dibattito, riscuotendo una partecipazione attiva, un notevole interesse ai temi trattati e mantenendo il forum su un livello qualitativo molto alto, gettando quindi basi solide per la realizzazione di incontri futuri. Il seminario, organizzato in collaborazione con l’Istituto Scolastico e di Formazione “Pianeta Lavoro Scuola”, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e la Sisit “Societa Italiana sulle Scienze Informatiche e Tecnologiche”, ha visto al tavolo dei relatori Fabio Auddino, docente di informatica e coordinatore didattico di Pianeta Lavoro Scuola che ha dato via alla kermesse di argomenti, affrontando la storia e l’evoluzione di Internet da Arphanet ad oggi ed il principio di funzionamento della linea adsl, Gianluca Pizzi vice presidente di Sisit ha proseguito parlando dell’evoluzione dei social network mentre Antonino Curinga, laureando dell’università di Messina, ha terminato la serie degli argomenti trattando in modo molto dettagliato i sistemi di trasmissione senza filo wirelles e wi max e i relativi rischi per la salute. Hanno preso parte per l’amministrazione comunale di Cinquefrondi, l’assessore alle Politiche Giovanili Carlo Misiti, che ha sottolineato l’importanza oggi di offrire ai giovani esperienze socio educative. Il responsabile Bibliotecario della Mediateca Domenico Bellocco ha ribadito la volontà di riprendere quelle attività di formazione professionale da qualche anno interrotte, per in modo da far diventare la struttura un punto d’incontro sociale per i giovani, grazie anche al recente protocollo d’intesa stabilito con l’istituto Scolastico Pianeta Lavoro Scuola, che offrirà la possibilità di conseguire le certificazioni informatiche europee ed internazionali in sede. Ad accompagnare i tantissimi studenti pervenuti, i docenti responsabili dell’ orientamento delle scuole interessate, che hanno partecipato con interesse al dibattito, manifestando la volontà di aprire un ciclo di incontri educativi da svolgere in varie tappe nelle varie scuole della provincia. Per gli Istituti Liceali della provincia hanno partecipato, da Cittanova i Licei Scientifico “M. Guerrisi”, Classico e Artistico “V. Gerace”; da Polistena il Liceo Linguistico Socio-pedagogico e delle Scienze Sociali “G. Rechichi”; da Gioiosa Jonica il Liceo Scientifico “Umberto Zanotti Bianco”. Per Gli Istituti Tecnici, da Polistena L’Itis “Conte Michele Maria Milano”, il Professionale per gli Studi Commerciali, Aziendali ed Alberghieri “G. Renda”, il Tecnico Commerciale e per Geometri “Gemelli Careri” di Taurianova ed il Turistico di Marina di Gioiosa Jonica” “Umberto Zanotti Bianco”, e l’Istituro Scolastico e di Formazione Professionale “Pianeta Lavoro Scuola” con sedi a Polistena, Gerace, Anoia, Taurianova, San Ferdinando.

Gravemente ferito Alessandro Albamonte

Livorno, bomba alla caserma della Folgore

31 marzo 2011

Il tenente colonnello Alessandro Albamonte, 41 anni, in servizio presso la caserma Ruspoli della Folgore di Livorno, è rimasto gravemente ferito da un pacco bomba esploso nel presidio militare di viale Marconi intorno alle ore 16 di oggi. Il militare, trasportato all'ospedale di Livorno, ha perso tutte le cinque dita della mano destra, tre gli sono state amputate sulla sinistra. Originario di Taranto, l'ufficiale rischia di perdere un occhio e anche l'altro ha subito ferite. Lo spostamento d'aria della bomba gli ha provocato un trauma toracico serio. E' ustionato al volto. Verrà trasferito al Cto di Careggi dopo tac e altri accertamenti. È cosciente ma in stato di choc. In questo momento Albamonte era il più alto in grado della caserma. I militari della Folgore di Livorno sono in partenza per l'Afghanistan. Il militare della Folgore ferito oggi dall'esplosione di un pacco bomba ha aperto il plico nel suo ufficio. Lo rende noto lo Stato maggiore dell'Esercito, precisando che il fatto è avvenuto alle ore 16:05, all'interno della caserma Ruspoli, sede del Comando Brigata Paracadutisti “Folgore” di Livorno. "L'ufficiale - dicono all'Esercito - si trovava nel suo ufficio quando, aprendo un plico, è rimasto investito da una deflagrazione che gli ha procurato lesioni al volto ed alle mani. Il militare, prontamente soccorso, è stato trasportato in ospedale per le cure del caso ed è in corso di definizione la situazione sanitaria. In caserma, sul luogo dell'esplosione, stanno investigando i competenti organi di polizia”. Viene ipotizzato che l'esplosione abbia collegamenti con episodi analoghi accaduti in Svizzera e Grecia, attribuiti a frange estreme dell'anarchia. Pare che il pacco fosse indirizzato direttamente all'ufficiale colpito.

Processo breve. La denuncia del Presidente della Provincia Zingaretti

Roma, rischio prescrizione per 10 mila processi

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia

“A Roma e provincia, con questa legge, c’é il rischio di prescrizioni per circa 10mila processi. Diecimila imputati torneranno quindi in libertà. Mi viene da dire: destra ladrona. Ci hanno insultato per anni come romani, hanno chiesto il consenso per garantire sicurezza e da oggi lasceranno circolare impuniti per i nostri quartieri ladri, violentatori, corruttori, truffatori, persone accusate di omicidi colposi o per responsabilità di infortuni sul lavoro. Una vergogna. Ma che Italia é quella che aiuta i delinquenti e toglie le maestre dalle scuole?”. Lo scrive sulla sua pagina di Facebook il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, per come rilanciato dall’Ufficio Stampa dell’Ente.

Incendiata la vettura di Antonio Lombardo, politico del Vibonese

Maierato, intimidazione ad assessore comunale

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Una settimana addietro gli avevano fatto trovare dinnanzi alla porta di casa una bottiglia di liquido infiammabile con accanto un accendino. Stanotte gli hanno incendiato l'autovettura, una Fiat Panda, parcheggiata sotto l'abitazione. La vittima è Antonio Lombardo, 55 anni, assessore al Lavori pubblici del comune Maierato, nel Vibonese. Un fatto che inquieta nelle coscienze di tutti per un territorio Vibonese senza pace. Inquieta ancora di più poiché vittima è un amministratore stimato e rispettato. Inquieta perché si è alla vigilia di una nuova competizione elettorale. Inquieta poiché Lombardo è un uomo perbene, padre del collega Paolo cui va tutta la nostra solidarietà e vicinanza.

A Vibo Valentia le barriere architettoniche impediscono l’accesso

Cimitero non accessibile con la carrozzella

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Francesco Contartese

Ancora oggi non tutti i cimiteri sono accessibili per chi si muove in carrozzina. Quindi le persone che sono in carrozzina non posso neanche visitare i propri cari defunti, neanche portare loro i fiori. Purtroppo è così nel 2011. Ancora i cimiteri non sono accessibili per le barriere architettoniche. Un esempio di non accessibilità è il cimitero di Bivona, frazione del Comune di Vibo Valentia. Di questo se ne parlò in un consiglio di circoscrizione del 2009 (oggi i comitati di quartiere sono stati soppressi) ma le barriere architettoniche rimangono. Rivolgiamo un invito all’amministrazione comunale affinché affronti e risolva il problema. Ad onor del vero nel Vibonese qualcosa si muove. Al cimitero di Rombiolo ora dalla parta superiore si può accedere con l’apertura di una entrata con cancello laterale. Nel Comune di Mileto il cimitero, da pochi mesi, è stata realizzata una rampa per accedere con la carrozzina per chi a difficoltà a deambulare. Abbattere le barriere architettoniche deve diventare una consuetudine non una evento straordinario. Si deve operare in questa direzione prima ancora che vi sia qualcuno che segnali. E’ opportuno che oltre le regole che già lo prevedono, sia il buon senso a prevalere poiché tutti i luoghi devono essere per tutti!

A Vibo Valentia Luciano Prestia parla del suo legame con Donatella Bruni

Segretario Uil difende storia con ex collega Cgil

Donatella BruniLuciano Prestia

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Donatella Bruni, ex segretario della Cgil vibonese, al centro dei riflettori per il suo legame sentimentale con il responsabile provinciale della Uil locale Luciano Prestia, come noto è stata defenestrata. Intorno alla vicenda è stato alzato un ciclone che sembra però non aver avuto conseguenze sul compagno Luciano Prestia, che dal 1994 guida la sua organizzazione che oggi conta circa novemila iscritti. “Non posso assolutamente interferire nelle questioni della Cgil – racconta alla stampa locale – anche perché la Cgil non ha mai interferito nelle vicende della Uil”. Prestia non nutre comunque preoccupazione alcuna per le eventuali reazioni che la sua storia d'amore potrebbe suscitare tra dirigenti e iscritti. “Tutti mi giudicano – afferma – per il lavoro che faccio e per come conduco l'organizzazione. Peraltro, anche dai livelli più alti della Uil – aggiunge – ho ricevuto conferma che mi valutano per il mio impegno e non per altre questioni personali che in nessun modo influenzano la mia attività sindacale”. Ma a regalargli tranquillità è l'atteggiamento composto che regna attorno alla sua persona. “Ho trovato – asserisce – grande rispetto per la mia vita privata. Ho a che fare con un'organizzazione molto più equilibrata di come io stesso potessi aspettarmi. E questo anche perché dirigenti e iscritti hanno considerato che i miei sentimenti nei confronti di Donatella non sono un passatempo, ma questa vicenda che tanto clamore suscita altrove è invece una questione che si porta dietro i problemi di tutte le separazioni”. “L'essere sbattuti in prima pagina per questioni private – sostiene – non è davvero una cosa seria. Su questi fatti, al momento giusto, ognuno è libero di chiedere il conto”. Intanto registriamo in redazione un nuovo passaggio della Bruni in riferimento la filone polemico con la signora Michela Prinzi. “Cara Michela. Non ho problemi a far pubblicare quella relazione, perché probabilmente anche quella andrà al vaglio della Magistratura visto che già allora, in tempi non sospetti, denunciavo gestioni diciamo “allegre” e che tu ben conosci – scrive Donatella Bruni – e guarda che non sono io quella madrelingua e laureata con 110 e lode ma Nicole Minetti, sai quella della Lombardia che si dice abbia fatto una velocissima carriera da consigliera regionale, proprio come volevano far fare a te dentro la Camera del Lavoro! Di Vittorio, poi, lasciamolo tranquillo in modo che non si rivolti nella tomba!”.

Prossima sfida contro l’Alberto Poiatti. Derby importante

Messina, Volley vietato mollare Punto e basta

Programma 22^ giornata B2M Gir. I: Mondo Giovane – Nicodemo Lauria; Geki Paola – Amatori Volley; Algoritmi Tremestieri – New Image Giarre; Alberto Poiatti Giarratana – Punto Casa Pallavolo Messina; Sidel Lagonegro – Callipo Sport VV; Eklisseocchiali Trapani – Catanzaro Pallavolo. Riposa Pubbliemme Pizzo

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Emanuele Riganò

Vietato mollare. Con questo motto chiaro in mente la Punto Casa Pallavolo Messina prepara la prossima sfida di campionato in programma sabato (ore 19) a Giarratana (Ragusa) contro l’Alberto Poiatti. I giallorossi sono chiamati a fare bene dopo il doloroso ko interno di domenica scorsa maturato nello scontro diretto con Lagonegro. La partita salvezza è ancora aperta, ma i peloritani hanno l’esigenza di riprendere subito il cammino bruscamente interrotto con la Sidel. “Ci può stare un momento di flessione dopo una buona serie positiva che ci ha visto inanellare alcuni risultati importanti - dichiara Joe Zaffino, uno dei veterani del gruppo -. Può avere inciso qualche assenza per squalifica ma non va sottovalutata la tensione accumulata nelle ultime settimane. Credo che l’ultima sconfitta rappresenti solo un incidente di percorso, che non preclude assolutamente il raggiungimento dell’obiettivo finale in cui noi tutti crediamo fortemente: la salvezza”. Giarratana è un avversario da prendere con le molle, che partita ti aspetti? “I miei compagni sono carichi e giocheranno sicuramente con grinta e concentrazione - continua Zaffino -. Siamo consapevoli che in questo campionato nessuno ti regala niente e che ogni punto deve essere inseguito e sudato. Ma rispetto al girone d’andata la squadra ha assunto consapevolezza nei propri mezzi e quella voglia di lottare che può fare la differenza. Tale unione d’intenti, secondo me, sarà determinante per la seconda parte del girone di ritorno”. Oggi, giovedì 31 marzo, nel pomeriggio si terrà l’ormai consueto test match con la Mymamy Reggio Calabria. La partita tra Alberto Poiatti Giarratana e Punto Casa Pallavolo Messina sarà diretta da Antonino Galia (primo arbitro) e Lucio Alba Scarpello (secondo arbitro). All’andata finì 1-3 per la formazione iblea.

L’Italia deve riflettere sui fenomeni della società senza ipocrisie

Omosessuali, diritti negati dei cosiddetti diversi

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Federica Orsida

L’ambasciatore della Santa Sede si oppone alla risoluzione Onu che mira a porre fine alle discriminazione e alle violenze contro la comunità Lgbt. Una persona si definisce omosessuale quando prova sentimenti di innamoramento, desideri, ed attrazione erotica nei confronti di altre persone dello stesso sesso. Sul perché e sul come si diventi omosessuale si è molto parlato. L’unica cosa di cui si è certi è che “l’omosessualità non sia una malattia”, ma semplicemente una variante normale della sessualità umana. Già da molto tempo, dunque, è ingiustificato considerare l’omosessualità come una malattia, ma nonostante questo le persone comuni continuano ad avere questo pregiudizio e gli omosessuali continuano ad essere vittime dell’omofobia. Il termine significa letteralmente “paura nei confronti di persone che amano qualcuno dello stesso sesso” e più precisamente si usa per indicare l’intolleranza e i sentimenti negativi che le persone hanno nei confronti degli uomini e delle donne omosessuali. Essa può manifestarsi in modi molto diversi tra loro, dalla battuta su un una persona gay che passa per la strada, alle offese verbali, fino a vere e proprie minacce o aggressioni fisiche. In seguito all’omofobia, ad esempio, alcuni eterosessuali, raccontano di sentirsi a disagio in presenza delle persone gay o lesbiche, altri si mettono a ridere quando le incontrano per strada. Altri ancora dicono di essere disgustati dai loro comportamenti, arrabbiati o indignati. Anche la parola “frocio” può essere considerata come espressione di omofobia. Il matrimonio fra persone dello stesso sesso, spesso indicato come matrimonio omosessuale è espressamente disciplinato dalla legge di diversi Paesi. I matrimoni gay in Italia risultano “impossibilitati dalla normativa italiana sul diritto di famiglia”. A tal proposito tempo addietro il nostro legale Sidney Arena aveva già scritto per chiarire la tematica (basta sfogliare la Rivista online). Il Premier Silvio Berlusconi rassicura i cattolici: no a matrimoni gay . Da tutto questo dovremmo forse dedurre che l’Italia, il paese che si dichiara aperto e tollerante, non lo è? Ed è proprio la Chiesa ad imporre questa non tolleranza? La domanda che si pone è circa l’uguaglianza degli uomini di fronte a Dio. Il Vaticano si pronuncia ripetendo che “essere contro l’omosessualità è un diritto fondamentale”. Diritto fondamentale di chi? In Italia se ne vedono di cotte e di crude: giustizia inesistente, delinquenti recidivi, pedofili e assassini rimessi in libertà per l’indulto e stiamo a preoccuparci se un uomo ama un altro uomo? O una donna un’altra donna? L’omosessualità è sempre esistita, ha camminato a pari passo con l’eterosessualità. Fin dai tempi antichi troviamo tracce di persone omosessuali. Ci possiamo definire meno tolleranti degli antichi? E’ peggio un pedofilo o un omosessuale? Forse l’Italia nel suo lungo percorso verso la tolleranza deve ancora imparare a esserlo tollerante e soprattutto verso chi essere tollerante.

Dopo tre mesi di calvario Tiro a Segno verrà isolato

Vibo Valentia, emergenza acqua tutto finito

31 marzo 2011 - Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Prevale il buon senso e a distanza di quasi 3 mesi l’emergenza idrica a Vibo Valentia è arrivata al capolinea. L’idea è questa: un bypass per tagliare fuori il serbatoio di via Tiro a Segno e uscire dal tunnel dell'emergenza della non potabilità dell'acqua. È questo il risultato scaturito dal tavolo tecnico convocato dal Prefetto di Vibo Valentia Luisa Latella e al quale hanno partecipato esperti dell'Istituto superiore di Sanità. Insieme a loro anche i responsabili della Sorical, dell'Asp, dell'Arpacal, il sindaco della Città Nicola D'Agostino ed il commissario del Comune di Serra San Bruno Mara Stefania Caracciolo, per via dei disagi che da qualche settimana affliggono pure la cittadina montana. Entro l'11 aprile il sindaco dovrà essere messo nelle condizioni di poter decidere se revocare o meno l'ordinanza. Nella riunione è stato deciso che l'acqua in arrivo dalla condotta dell'Alaco non entrerà più nelle vasche del serbatoio di via Tiro a Segno fino a quando le vasche di accumulo non saranno completamente impermeabilizzate. Lavori che, secondo accordi già intercorsi tra Sorical e palazzo “Luigi Razza” spetteranno alla società che gestisce le risorse idriche. In questo caso l'acqua che arriva dall'Alaco entrerà direttamente nella rete idrica della città e ciò permetterà di non entrare a contatto con quella che, a torto o a ragione, fino ad oggi è ritenuta la principale fonte d'inquinamento. Servirà solo qualche giorno ai tecnici della Sorical per poter predisporre una serie di deviazioni attraverso apposite saracinesche in grado di pilotare il flusso dell'acqua. Quando tutte queste operazioni si saranno concluse entrerà in campo l'Asp che dovrà effettuare prelievi mirati in entrata e alle fontane degli utenti. In questo caso è stato scelto un condominio, quello della sede della Prefettura. I laboratori che dovranno analizzare i campioni d'acqua dell'Asp saranno esclusivamente quelli dell'Arpacal. Tutto questo percorso sarà seguito passo passo dall'istituto Superiore di Sanità che in questo campo rappresenta la massima autorità.

Mentre il Governo discute di Giustizia e processo breve

Italia soffocata dagli invasori nordafricani

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Processo breve. Giustizia. Ma la crisi e gli immigrati? Che pesano hanno nell’agenda del Governo Berlusconi! Finisce in una bagarre assoluta con i manifestanti che assediano Montecitorio, il Ministro La Russa protagonista di un durissimo scontro con il presidente della Camera Fini e infine la seduta sospesa e aggiornata. Tutto inizia di mattina, quando PdL e Lega Nord hanno chiesto ed ottenuto l’inversione dell’ordine del giorno dell’assemblea scavalcando quindi la discussione sulla legge comunitaria e accelerando sulla legge del processo breve. Grida di “vergogna, vergogna” dai banchi dell'opposizione che valuta ogni forma possibile di ostruzionismo. Non a caso dai banchi del Pd è partita la richiesta a Fini di evitare il contingentamento dei tempi. Richiesta che Fini accoglie raddoppiando i tempi di intervento. “Speriamo di chiudere entro venerdì” commenta Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del PdL. Malgrado le durissime proteste dell'opposizione, la scelta di accelerare è stata rivendicata dal Premier. “Non si tratta di processo breve, ma di processo europeo perché è l'Europa che ci ha chiesto di dare tempi più veloci ai nostri processi così come "ce lo chiedono i cittadini” ha detto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una conferenza stampa. In precedenza il capogruppo del Pd Dario Franceschini aveva denunciato. “Questa è l'ultima delle vergogne, se non avete la forza morale di fermarvi, almeno provate vergogna per un'altra pagina nera della Repubblica. Vogliono approfittare della tragedia di Lampedusa per coprire questo fatto gravissimo”. Si è fatta sentire anche l'Associazione nazionale magistrati. “La legge sulla prescrizione breve è un colpo mortale inferto al funzionamento della giustizia penale in Italia. Con la riforma in discussione aumenterà a dismisura il numero di casi di denegata giustizia e di impunità per gli autori di gravi reati”. Qui la cronaca della bagarre sulla Giustizia mentre l’Italia, paese in guerra con la Libia, soffoca sotto la pressione degli immigrati nordafricani che sono sempre di più. La soluzione? Da Lampedusa distribuiti in tutta Italia! Ma quale soluzione è? Chi paga la loro presenza in Italia? Chi li mantiene? Bossi ha usato una affermazione forte: “fora de ball”. Scusate se è poco, ma una volta tanto ha ragione.

I media non concorrono a modificare questa descrizione del ruolo femminile

Donne, immagine fatta di corpo e sesso

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Laura Adornato

“Essere donna è così affascinante. E’ un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce mai”, scrive Oriana Fallaci. Le donne stanno vivendo un periodo decisamente buio. Un momento in cui sembra che solo chi sa usare o far usare il proprio corpo emerge e chi non lo fa vorrebbe saperlo fare. Viviamo in un Paese dove di fatto non ci sono ancora pari opportunità, in cui il predominio di molti settori resta ancora agli uomini, in cui l’immagine della donna non è sempre quella vera. Eppure le donne stanno facendo grandi progressi, lottano ancora oggi, ovunque, per affermare la propria indipendenza e autonomia: lottano per ottenere il diritto all’istruzione, al voto, al lavoro, lottano con forza d’animo per abbattere i pregiudizi. La donna, assetata dalla voglia di essere libera, desiderosa di diventare cittadina cosmopolita e poliedrica,da mater familias casa e chiesa, angelo del focolare, diventa oggi una donna indipendente economicamente che organizza le sue attività tra famiglia e ufficio. Le donne continuano ancora oggi a percorrere un difficile cammino per ottenere la libertà, donne che sembrano scontate, banali, magari imprigionate ancora dietro un burka, soggiogate da un culto religioso o dalla violenza dei propri mariti. E l’onore e il merito va a quelle piccole grandi donne che si pongono come esemplari donne che hanno operato in ogni campo, da quello medico a quello artistico,donne che hanno dato e continuano a dare un contributo alla società arricchendo il ruolo della donna intelligente e rispettosa, piccole grandi donne quali: Rita Levi Montalcini, Alda Merini, Matilde Serao, Nilde Jotti, Grazia Deledda, Anna Magnani e Sophia Loren fino alle contemporanee Laura Morante e Giovanna Mezzogiorno. Ma in un momento storico in cui si parla tanto di identità di genere,di politiche per le pari opportunità e la valorizzazione delle differenze,è proprio la tv, quel mezzo pubblico per eccellenza ridotto a un semplice contenitore del varietà poco elegante, umiliante e vacuo, a lanciare certi messaggi: sparito il cervello e sparita la parola, si guardano passare sullo schermo donne stereotipate, trasformate dalla chirurgia in anonimi corpi e visi che non esprimono alcuna bellezza. Che dire quindi della tv, si proprio di quella tv che tanto parla e straparla contro lo “sfruttamento” dell’immagine femminile se è essa stessa a proporci veline,escort, starlette e quant’altro? I dibattiti su come far emergere il principio di uguaglianza nel rispetto delle differenze, rimangono chiusi dentro sale conferenze o aule universitarie. Ed è invece necessario diffonderli per progettare un reale cambiamento.

Operazione nel Cosentino. Otto gli arrestati

Corigliano, prostitute a soli 12 anni

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Operazione anti prostituzione a Corigliano Calabro in provincia di Cosenza dove sono finite in manette otto persone accusate, a vario titolo, di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile. Secondo quanto emerso dalle indagini dei militari della compagnia di Corigliano, gli otto arrestati avrebbero fatto prostituire ragazze dall'età di dodici anni, facendole incontrare con uomini di età compresa tra i 50 e i 70 anni forniti di consistente disponibilità economica. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Rossano su richieste dei sostituti procuratori, Maria Vallefuoco e Vincenzo Quaranta. Le indagini che hanno portato agli arresti erano state avviate nell'agosto dello scorso anno.

Assassinato nei pressi del bar “Mina” Carmelo Morena

Reggio Calabria, omicidio alle prime luci

31 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Si sveglia con un omicidio Reggio Calabria. Un uomo è stato assassinato alle prime luci dell’alba in Riva allo Stretto. La vittima si chiama Carmelo Morena, classe 1946. Il fatto di sangue è avvenuto nei pressi del bar “Mina”, ubicato a poche decine di metri da Piazza del Popolo, zona centro-nord della città. Subito dopo il fatto gli investigatori hanno iniziato i propri accertamenti per capire le cause dell'omicidio di Morena che, secondo le prime ricostruzioni, gestirebbe un negozio ferramenta.

Venerdì il conferimento. Conduce il giornalista Franco Di Mare

Cagliari, Premio Navicella la decima edizione

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia

Venerdì 1 aprile 2011 alle ore 20:00 presso l’Auditorium di piazzetta Dettori a Cagliari avrà luogo la Rassegna “Premio Navicella d’Argento-Città di Cagliari - 10° anno”, organizzata con il patrocinio della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari, in collaborazione con l’associazione Bluventuno e Avis Cagliari. Durante la serata, condotta dal giornalista e scrittore Franco di Mare, verranno premiate le personalità che nell’arte, nello spettacolo, nella ricerca scientifica e tecnologica, nella comunicazione, e nei ruoli istituzionali, hanno contribuito a valorizzare il patrimonio di civiltà, cultura e tradizioni della Sardegna in campo nazionale ed internazionale. Saranno presenti alla cerimonia di premiazione il sindaco di Cagliari Emilio Floris, il Direttore Generale dell’Assessorato del Turismo della Regione Sardegna Ada Lai, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cagliari Anselmo Piras e altre Autorità. I premi saranno assegnati da un’apposita commissione, presieduta da Ada Lai, e dal presidente onorario Professore Francesco Cesare Casula (storico), e verranno ritirati di persona da tutti i premiandi nel corso della serata. Quest’anno la commissione ha attribuito i riconoscimenti alle seguenti personalità (in ordine alfabetico):

Anton Giulio Dettori, medico ematologo

Maria Lai, artista

Mario Sechi, giornalista, Direttore de “Il Tempo”

Raffaele Melis Pilloni, presidente associazione sardi di Barcellona

Tazenda, gruppo musicale, composto da: Beppe Dettori, Gigi Camedda e Gino Marielli

La consegna dei premi sarà preceduta da un ritratto biografico dei premiandi e dalla lettura delle rispettive motivazioni. Per la prima volta si inaugurerà la sezione “Navicella d'Argento Giovani”, con due riconoscimenti, allo studente Alessio Capobianco e alla ricercatrice Marzia Boi. Inoltre il Direttore de “il Tempo” Mario Sechi terrà un discorso su “la contemporaneità dei nuovi media e sulle rivoluzioni del Mediterraneo”. Con la partecipazione di Franca Pinna e l’orchestra del Maestro Paolo Nonnis.

Il Teatro Valle dedica una monografia al drammaturgo e scrittore

Roma, cento anni dalla nascita di Diego Fabbri

30 marzo 2011

A cento anni dalla nascita, torna alla sua centralità la figura di Diego Fabbri (1911– 1980) drammaturgo, sceneggiatore, animatore culturale, che ha segnato la scena italiana del dopoguerra, a cui il Teatro Valle dedica un percorso monografico, per ricordare quello che è stato uno degli storici presidenti dell’Ente Teatrale Italiano. Fabbri, a capo dell’Eti dall’ottobre 1968 al giugno 1980, autore ed intellettuale tra i più prolifici e carismatici del nostro Novecento, viene ricordato a partire dalla messinscena di uno dei suoi capolavori più discussi “Processo a Gesù”, firmata da Maurizio Panici ed interpretato da Massimo Foschi e Angiola Baggi. La febbrile scrittura di Fabbri, drammaturgo e sceneggiatore per cinema, radio e televisione - nel corso della sua carriera scrisse circa cinquanta drammi – è invece esplorata da una rassegna di proiezioni video di alcuni dei numerosi film e sceneggiati televisivi da lui firmati, tragedie e commedie che sono diventate pietre miliari della storia della televisione (dal 6 al 16 aprile nella Sala Capranica del Valle). Una giornata di studio (lunedì 11 aprile) coordinata da Franco Scaglia viene, invece, dedicata all’intenso ruolo che Diego Fabbri svolse come operatore culturale e giornalista. Riflettere attraverso testimonianze, documenti, incontri sulle diverse attività di Fabbri - cofondatore insieme a Ugo Betti, Sam Benelli e Massimo Bontempelli del Sindacato Nazionale Autori Drammatici (Snad), dal 1948 direttore della Fiera letteraria e de Il dramma dal 1977 – può rilanciare oggi, guardando a un tanto fertile e fervido passato, pensieri e proposte per il futuro del nostro teatro. A chiudere la monografia (lunedì 18 aprile) è la singolare riscrittura per immagini del radiodramma “I testimoni”, ideata e diretta da Claudio Cinelli che facendo interagire attori, marionette, ombre, mimo, riporta il teatro alla sua essenza evocativa primaria, in un immaginifico percorso introspettivo. Maggiori informazioni su www.teatrovalle.it.

Si scaglia contro gli immigrati ma anche contro i calabresi

Umberto Bossi, la rovina di questa povera Italia

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Filippo Stirparo

E’ difficile capire dove il signor Bossi vuole arrivare, con i suoi movimenti, secondo noi “balordi” particolarmente in un momento come questo che la Nazione festeggia le pagine più belle della sua Storia: i 150 anni dell’Unità d’Italia. “Fuori i calabresi” leggiamo nei suoi cartacei. Capire il significato delle sue idee, questo seminare odio tra connazionali, l’idea di separare, dividere, annullando decisamente quello che i veri grandi Uomini hanno lottato, di quegli Uomini che tanto avrebbe necessità questa povera Italia. Ad osservare i gesti del signor Bossi, le azioni, il suo dire, si direbbe che nelle sue vene scorre odio per l’umanità intera e l’abbiamo sentito anche, parlando di quei poveri sventurati che sbarcano a Lampedusa,costretti a scappare in cerca di rifugio, sbandati, morti di fame. “E’ bene toglierceli dalle ball” dice. Solo da lui si potrebbero sentire certi di discorsi anche s’è pur vero che la situazione è insostenibile. Il signor Bossi ha già dimenticato il suo passato, la sua infanzia, la sua giovinezza, le lotte che ha fatto per arrivare dove è arrivato. Ora oltraggia, offende, disprezza chi va in giro per il mondo offrendo il suo contributo per una maggiore crescita del benessere, nel caso dei calabresi che vanno ad offrirsi in ogni settore di lavoro, soprattutto nella cultura. Ma lui di cultura non ha neppure l’idea del significato. “Fuori i Calabresi”. Italiani, vogliamo soffermarci su questo. E’ pesante, è grave! non è possibile sopportare certe umiliazioni. Abbiamo avuto modo di conoscere Umberto Bossi personalmente anche se in un breve incontro, una semplice conoscenza, in tempi diversi e lontani. I calabresi sono simbolo di laboriosità, sia nella manovalanza che nella cultura nell’arte, nomi che spiccano e che hanno necessità di maggiore spazio nella stessa Patria dove sono nati, ovunque loro fanno residenza. Rispettosi ed educati con chi rispetto ha per loro. Scagliarsi contro con questa violenza è immorale, anziché gioire e dare una accoglienza meritata. E come se i calabresi mandassero via i settentrionali. E’ solo scandaloso nella stessa Italia.

Al Teatro Ambra Jovinelli Tosca D’Aquino, Nicoletta Romanoff e Samuela Sardo

Roma, smettila di piangere Penelope

30 marzo 2011 - Servizio giornalistico a cura di Elvia Gregorace

Presso la storica cornice del Teatro Ambra Jovinelli, Tosca D’Aquino, Nicoletta Romanoff e Samuela Sardo, tre fra le più popolari attici italiane, sono state protagoniste dello spettacolo “Smettila di piangere Penelope”. In realtà a piangere sarebbero dovuti essere gli spettatori, poiché questa è stata una delle piece più attesa dell’anno. La sala era gremita di volti più o meno noti e da parte di tutti, questo era evidente, c’era un’aspettativa maggiore di quanto non sia stato il risultato finale. Tosca ha dimostrato una base di preparazione teatrale, Nicoletta rimarrà nella memoria più per i film che non per il teatro e Samuela non ha lasciato proprio il segno, specialmente durante il primo atto, in cui la sua voce spesso non è arrivata al pubblico, forse per motivi tecnici. L’idea non era malvagia, una commediola dei nostri giorni, con problematiche femminili, paure, fobie, difetti di tre personalità completamente differenti. Sottofondi musicali storici che rievocano momenti della nostra giovinezza, scenografia curata, abiti simpatici si ricorderanno più delle loro interpretazioni. L’aspetto reale è che sfortunatamente le donne hanno davvero un orologio biologico e che le condizioni della società attuale, non permettono alla maggior parte di loro di costruirsi una famiglia se non dopo i 35 anni, età in cui si dovrebbe avere già un secondo figlio. Ma davvero siamo tutte un po’ Penelope? Cuciamo e sciogliamo la tela fino a quando non troviamo la nostra totale completezza solo con la gravidanza? Anche questo è opinabile.

Germana Buffetti (Sel) per la guida dell’ottavo Municipio

Torino, una donna presidente di Circoscrizione

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

La circoscrizione 8, comprendente i quartieri San Salvario, Lavoretto e Borgo Po è il cuore pulsante di Torino. Un luogo reso vivo e vitale dai suoi abitanti ,tanto da essere portato a modello di pacifica convivenza tra religioni e provenienze geografiche e culturali diverse. Un luogo che necessita delle cure e delle attenzioni di amministratori capaci di lavorare per i beni comuni e nell’interesse di tutte e tutti. In questi ultimi cinque anni la coordinatrice della Commissione Cultura, Istruzione, Sport, Turismo Sociale, Gioventù Germana Buffetti ha saputo valorizzare, accrescere e migliorare sensibilmente le Politiche culturali ed educative del nostro quartiere. Un quartiere dove vive e che ama. “Mentre il governo taglia i fondi alla cultura e all’istruzione, costringendo i teatri e gli spazi pubblici a chiudere, la nostra circoscrizione ha saputo riaprire i teatri, i luoghi di incontro e gli spazi giovanili come dimostrano la riapertura del teatro Cuore, l’attivazione della Casa del Quartiere e dell’Ecomuseo, l’avvio dei lavori per l’apertura di uno spazio per il protagonismo giovanile in Corso Moncalieri, l’apertura al pubblico di una biblioteca scolastica. E le scuole hanno trovato nella Circoscrizione un interlocutore valido e attento. Un lavoro svolto con tenacia e determinazione e improntato sempre al pubblico interesse”. Lo sostiene in una nota stampa Sinistra Ecologia e Libertò che richiede il sostegno all’intera coalizione di centrosinistra per la candidatura di Germana Buffetti “come Presidente della circoscrizione 8. Una candidatura che va al di la delle singole appartenenze politiche e che consentirebbe finalmente di dare spazio e rappresentanza a quel 50% di donne che abitano il quartiere e che troppo spesso non hanno voce”.

Circuito di dieci gare podistiche da marzo ad ottobre

Trieste, undicesima edizione Trofeo Provincia

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Il Presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat e l’assessore provinciale allo sport Mauro Tommasini, hanno presentato il Trofeo Provincia di Trieste giunto all’XI edizione (ventottesima dalla nascita). Il Trofeo è un circuito di dieci gare podistiche che si svolge da marzo ad ottobre toccando quasi tutti i comuni della Provincia di Trieste. La manifestazione è organizzata dall'associazione Sport (Società Podistiche Riunite Trieste) con il patrocinio ed il contributo della Provincia di Trieste e del Panathlon Club Trieste. Le singole gare sono organizzate dalle Società facenti parte dell’associazione: Asd Running World, Gs Amici del Tram de Opcina, Gs Val Rosandra Trieste, Trieste Trasporti Cral Atletica Giov., Gs San Giacomo Trieste, Marathon Trieste, Ca Fincantieri Wartsila ed Asd Gruppo Generali Trieste; sotto l’egida della Fidal Comitato Provinciale Trieste ed in collaborazione con il Gruppo Giudici di Gara della Fidal. I percorsi con planimetrie e distanze diverse che vanno dai 3 ai 21,097 km si snodano su sterrato, lungo alcuni degli itinerari più suggestivi del nostro Carso, su strada con percorso anche stracittadino e su pista. Il Trofeo è aperto a tutte le società ed agli atleti Amatori-Master M/F della regione Friuli Venezia Giulia tesserati alla la Fidal ed agli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal Coni. Le classifiche sono redatte a cura della Timing Data Service che si avvale di un sistema di cronometraggio elettronico con l’utilizzo di microchips. Importante per lo svolgimento delle gare, l’assistenza medica fornita dal medico di gara e dai volontari dell’Emergenza Trieste con l’ambulanza. E’ prevista l’iscrizione di oltre 700 atleti in rappresentanza di tutte le società podistiche della provincia di Trieste ed un buon numero di atleti e società delle provincie di Udine, Pordenone e Gorizia, con una presenza media a gara di oltre 500 atleti. Ad ogni gara viene assegnato un punteggio alle società in base alla posizione di classifica dei propri atleti nel traguardo finale. Viene stilata inoltre una classifica individuale di categoria M/F. Il Trofeo si chiuderà a dicembre con una cerimonia finale in cui verrà assegnato il Trofeo Provincia di Trieste alla Società con il punteggio più alto e con premio alle migliori società M/F. Verranno inoltre premiati gli atleti ed atlete meglio classificati nelle rispettive classifiche di categoria. A tutti gli iscritti che avranno portato a termine almeno 6 delle 9 prove individuali, verrà consegnato un riconoscimento di partecipazione.

Piano Operativo Fesr 2007-2013. Linea intervento 3.3.1.4

Catania, fondi per il turismo e meno burocrazia

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia

“Enti Locali e Imprese Turistiche: quali opportunità dall'Europa” è questo il titolo dell’incontro-dibattito che si terrà a Catania nella Pinacoteca provinciale (ex-Chiesa di San Michele Minore) di piazza Manganelli (ang. via Carcaci) giovedì 31 marzo alle ore 16:30. Organizzato da Cespos (Centro Studi Politico Sociali) in collaborazione con il movimento politico La Destra-Alleanza siciliana, il convegno si propone di illustrare e chiarire il contenuto del bando che si occupa di attivazione, riqualificazione e ampliamento dell’offerta ricettiva locale e delle correlate attività di completamento. Più che ristretti i tempi per partecipare al bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana il 4 febbraio scorso e che scadrà il 4 giugno 2011. Ecco perché è fondamentale da un lato informare cittadini e operatori del settore affinché siano messi nelle condizioni di presentare i loro progetti, e i certificati che li corredano, senza incorrere nelle solite lungaggini burocratiche e dall’altro sensibilizzare sindaci, assessori e amministratori comunali perché offrano ai loro cittadini - ed elettori - supporti pratici e uffici veloci nel soddisfare le richieste dell’utenza. In tale contesto è emblematica la dichiarazione di Salvo Musumeci, responsabile del Dipartimento Enti Locali della Destra Alleanza Siciliana per la provincia di Catania. “In un momento di stagnazione economica come quello che stiamo vivendo una via d’uscita può essere rappresentata dalle opportunità che l’Europa offre ai Comuni. Le amministrazioni locali devono fare la propria parte per promuovere fra i cittadini l’utilizzo dei fondi strutturali e le risorse alternative per la Sicilia, favorendo così la crescita, culturale ed economica, del nostro territorio”. Il Piano Operativo Fondo Europeo Sviluppo Regionale 2007-2013 rientra negli ultimi interventi pianificati di agevolazioni per sviluppare, implementare e creare nuove strutture ricettive nel settore turistico. È fondamentale non perdere questo treno che consentirà alla Sicilia di superare il gap che la separa dal resto d’Europa sia nel settore turistico, come in questo caso, sia in tutti gli altri settori attenzionati dal Piano Operativo. I lavori dell’incontro prevedono i saluti di Ruggero Razza, segretario provinciale La Destra Siciliana; Salvo Musumeci, responsabile Dipartimento Enti Locali Provincia di Catania; Pietro Ambra, membro consiglio direttivo giovani imprenditori ConfCommercio Catania; Rosario Dibbernardo, vice presidente regionale Federalberghi. Interventi di Carlo Russo (commercialista amministratore unico Sgr Consulting) su “Requisiti di ammissibilità al Programma di Investimento" Soggetti Beneficiari, Attività ricettive, Spese e Contributi previsti; Simona Mazzeo (consigliere provinciale ordine Architetti Catania) su “Indicazioni operative per la presentazione delle istanze di partecipazione al bando” Documentazione Tecnica e criteri di valutazione delle domande; Vanessa Domante (consulente Sgr) su “Indicazioni operative per la presentazione delle istanze di partecipazione al bando” Documentazione Economica Finanziaria.

In vista dello sciopero generale dei trasporti in programma venerdì

Torino, sospesa la Ztl centrale

30 marzo 2011

Un’ordinanza emessa oggi prevede che venerdì 1° aprile, a causa dello sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico dichiarato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Fast Confsal, Orsa Trasporti ed Ugl Trasporti, sia sospesa la zona a traffico limitato. Non saranno quindi in vigore, se lo sciopero sarà confermato, le limitazioni normalmente previste nella Ztl Centrale dalle ore 07:30 alle ore 10:30 dei giorni feriali.

La denuncia di Ivan Martino, politico vicino all’Udc

Vibo Valentia, la montagna rimane isolata

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

“Un impegno continuo per la valorizzazione delle risorse montane e pedemontane attraverso l’elaborazione di progetti integrati finalizzati a produrre occupazione e sviluppo”. Questo è quanto dichiara in un comunicato stampa Ivan Martino, esponente politico del gruppo di Ottavio Gaetano Bruni, di fatto quasi confluito nell’Udc calabrese. “Tutto ciò rappresenterebbe un passo importante in grado di alleviare il problema della disoccupazione che stringe come una morsa le nuove generazioni e non solo. Una proficua progettualità rivolta ai giovani ed ai disoccupati di ogni età avente come obbiettivo quello di sfruttare al massimo tutte le peculiarità che offre l’intero territorio montano e pedemontano. Una proposta che rappresenterebbe un importante strumento di lavoro e che contribuirebbe a migliorare la condizione economica dei giovani dell’entroterra vibonese in attesa di prima occupazione e degli adulti con problemi di sussistenza. Il nostro è un territorio che ha bisogno di risposte immediate specie in una fase di stagnazione e di drastica riduzione dei redditi pro capite che non caratterizza solamente le giovani generazioni”. Martino punta a proporre dei progetti individuali interinali nel campo delle attività ricreative, di promozione del territorio i quali saranno poi parte imprescindibile di un programma politico condiviso rivolto ad aiutare i giovani ed i disoccupati, impegnandosi concretamente a dare risposte efficaci alla popolazione e promuovendo forme di sostegno alle imprese ed alle associazioni che operano nel territorio e “che senza dubbio contribuiscono a rafforzare il processo di modernizzazione e di sviluppo rivolto alla ricerca della propria identità locale impedendo cosi lo spopolamento dei piccoli comuni montani che in molti casi, purtroppo, sono diventati dei veri e propri ospizi per anziani”.

Inizia la stagione degli scioperi. Disagi per i pendolari

Trasporto pubblico, due giorni di sciopero

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia

Domani si fermano per tutto il giorno i pullman extraurbani. Dalle ore 21:00 per 24 ore si bloccano pure le ferrovie: Trenitalia garantisce i convogli solo dalle ore 06:00 alle ore 09:00 e tra le ore 18:00 e le ore 21:00 di venerdì. E sarà un venerdì nero. Nerissimo. L'agitazione nazionale di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Orsa, Faisal e Fast paralizza, dopodomani, anche il traffico de LeNord, i tram, i bus e i metrò Atm. Assicurate le corse solo dall'alba alle ore 08:45 e tra le ore 15:00 e le ore 18:00.

Al Cineteatro Arlecchino “Un’economia senza muraglia”

Monte Urano, Cina arriva ed Italia se ne va

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

In programma giovedì 31 marzo presso il Cineteatro Arlecchino di Monte Urano (FM), un incontro sul tema economico dal titolo “Un’economia senza muraglia”, dove, a partire da un quadro introduttivo dell’economista Giorgio Prodi, membro del comitato scientifico di Osservatorio Asia, si aprirà un dibattito sulle esperienze che hanno portato alcuni noti imprenditori marchigiani sulla via della Cina e alcuni imprenditori cinesi sul territorio fermano-maceratese, spesso trascurato rispetto all’attenzione mediatica rivolta al pratese. In particolare, alla tavola rotonda coordinata da Marco Marcatili, giornalista economico collaboratore de Il Sole 24 Ore, prenderanno parte Cao Ying (Candy’s International), Cleto Sagripanti (Manas), Lu Yi Fan (Essegi Mondo Moda), Francesco Pagliarini (Faam), Leonardo Minnozzi (Fonderia Minnozzi), Chen Rui Ling (Soluzioni Europa Asia). È la Cina in Italia e l’Italia in Cina: l’itinerario culturale proposto per il 2011 da alcuni giovani sul territorio, all’interno del Progetto Anima Mundi, supportato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monte Urano e della Provincia di Fermo, che si concretizzerà in una serie di iniziative interattive e aperte alla cittadinanza. Per maggiori informazioni visitare il portale www.progettoanimamundi.it.

Appello della comunità giapponese italiana mentre prosegue l’allarme a Fukushima

Torino, Chie Wanda dice no al nucleare

Referendum sul nucleare

30 marzo 2011 - Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

“Ci troviamo ora, di nuovo, di fronte, a quella che il Commissario europeo all’energia Gunther Oettinger, e ormai tutto il resto del mondo, ha definito come “l’apocalisse” e “situazione fuori controllo”. 140 mila persone sono state evacuate a dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che il pericolo è altissimo. Se anche nelle prossime ore si riuscisse a fermare il processo di fusione del “nocciolo” della centrale nucleare di Fukushima, è comunque già stata registrato una radioattività 400 volte superiore al normale che avrà gravi conseguenze sulla salute delle persone. Quanto sta succedendo in questi giorni fa crollare definitivamente il mito del “nucleare sicuro”. In molti Paesi ci si stanno ponendo nuovamente dubbi sull’utilizzo di questa tecnologia. In Germania il Governo ha annunciato l’immediata chiusura di sette centrali nucleari. La Svizzera ha bloccato l’autorizzazione alla costruzione di tre nuove centrali. In Francia si ricomincia a parlare di Referendum antinucleare. La Spagna e la Gran Bretagna rivedranno i sistemi di sicurezza delle loro centrali. E qui in Italia, invece? Qui in Italia il governo balbetta, si contraddice, alterna dichiarazioni… non sono ancora state dette parole definitive e chiare”. E’ la denuncia del Movimento per l’alternativa al nucleare – Manu che rilancia l'impegno e le forze per la riuscita del referendum contro il nucleare di giugno “perché si raggiunga il quorum e perché sia un quorum di Sì contro il nucleare. Poi servirà una nuova politica energetica, una svolta verso la produzione di energia da fonti rinnovabili”. Il leader del Movimento torinese Renato Zanoli in una nota stampa invita tutti questa sera alle ore 20:30 circa presso il Centro Studi “Sereno Regis” in via Garibaldi, 13 per una pubblica assemblea nel capoluogo piemontese sul tema del nucleare a cui prenderanno parte il biologo Pietro Cazzola, il Prof. Elio Miraldi, fisico nucleare del Politecnico di Torino e Chie Wanda della comunità giapponese presente in città.

In visita privata Kim Young-Seok incontrerà il sindaco

Urbino, arriva ambasciatore della Corea

30 marzo 2011

Domani giovedì 31 sarà in visita privata alla città di Urbino l’Ambasciatore della Repubblica di Corea Kim Young-Seok. Il diplomatico incontrerà il sindaco Franco Corbucci nella residenza municipale alle ore 11:00. L’Ambasciatore sarà accompagnato dal Terzo Segretario dell’Ambasciata stessa, la dottoressa Kim Yejee.

A Messina incontro-dibattito venerdì 1 aprile alla Chiesa di Santa Maria Alemanna

Alzheimer, dalla parte di paziente e famiglia

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Enrico Casale

Venerdì 1 aprile 2011, con inizio alle ore 17:00 avrà luogo presso la Chiesa di Santa Maria Alemanna di Messina un incontro-dibattito sul tema “La Malattia di Alzheimer: dalla parte del paziente e della famiglia”, organizzato dall’Associazione per il “Supporto e la Ricerca sull’Alzheimer e le Demenze” (Ariad) in sinergia con The International Association Lions Clubs “Messina Ionio” e “Messina Peloro”. Intenso il programma dell’evento, aperto al pubblico e per il quale è prevista la partecipazione della Autorità cittadine. Nutrito, infatti, l’elenco degli interventi in scaletta. Coordinati da Marina Bottari, valente giornalista messinese e moderatrice dell’incontro, nella fase iniziale prenderanno la parola Giuseppe Caristi (Presidente Araid), Antonio Alecci (Segretario Ariad), Giacomo Caudo (Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Messina), Filippo Russo (Presidente Lions Club “Messina Ionio”), Dario Merenda (Presidente Lions Club “Messina Peloro”), Mons. Gaetano Tripodo (Direttore Caritas Messina) e Giovanni Caminiti (Medico di Medicina Generale). A seguire Silvia Marino (Neurologo) esporrà una sintesi del convegno, tenuto il 4 Marzo 2011 presso il Palazzo della Cultura (“Diagnosi precoce della Malattia di Alzheimer tra clinica e ricerca”), nel corso del quale si è posto l’accento sull’importanza della diagnosi precoce nella Malattia di Alzheimer per poter favorire un trattamento farmacologico e riabilitativo tempestivo, che possa, quantomeno, rallentare la progressione di malattia. Avrà inizio, con l’intervento del professore Placido Bramanti (Direttore scientifico Irccs Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina), il dibattito. Prenderanno la parola i familiari di due pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer e, a seguire, Edoardo Sessa (Neurologo, Responsabile Centro Uva Irccs Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina - tema: “Generalità ed epidemiologia della Malattia di Alzheimer”), Maria Rita Di Pasquale (Neurologo, Responsabile Centro Uva Ao Papardo-Piemonte di Messina –tema: “Descrizione e compiti dei Centri Uva”), la professoressa Maria Grazia Arena (Responsabile Centro Uva Aou Policlinico di Messina – tema: “Sportello Ascolto Alzheimer”), il professore Massimo Raffaele (Responsabile Centro Uva Aou Policlinico di Messina – tema: “Il Supporto al Caregiver”), Salvatore Buonomo (Neurologo, già Direttore Centro Uva Ao Papardo-Piemonte di Messina - tema: “Il Centro Diurno”), Alessandra Cum (Responsabile Rsa “Giardino sui Laghi”, Nucleo Alzheimer Messina – tema: “Rsa con Nucleo Alzheimer: esperienze e servizi”), la professoressa Paola Privitera (Presidente Centro Italiano Femminile Messina – tema: “Problematiche sociali della Malattia di Alzheimer”), Rosa Maria Petrelli (Presidente Associazione Donne Medico, Messina Peloro), Giuseppe Ruggeri (Referente Uo Invalidi Civili Asp Messina – tema: “Il ruolo della Commissione Invalidi Civili”) e Paola Zito (Responsabile provinciale Inas Cisl Messina). Concluderà i lavori il professore Giuseppe Vita (Direttore Uoc di Neurologia e Malattie Neuromuscolari Aou Policlinico di Messina). L’Associazione per il “Supporto e la Ricerca sull’Alzheimer e le Demenze” (Ariad), di recente costituzione con finalità di solidarietà sociale rivolte principalmente alle persone affette da Demenze e Alzheimer e loro familiari, agisce sul territorio messinese nei settori della “Ricerca”, della “Prevenzione” e dell’”Ascolto e Consulenza”. Per informazioni relative alle finalità, ai servizi e alle attività organizzate è possibile contattare l’associazione all’indirizzoariadmessina@tiscali.it .

Intervento di recupero di piazzetta Pantelleria e del vicolo Magnisi

Palermo, il centro storico si ammoderna

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia

Pavimentazione, arredo urbano, nuova illuminazione. È questo l’intervento di recupero e di riqualificazione della zona di vicolo Pantelleria, alle spalle di piazza San Domenico, che il sindaco Diego Cammarata inaugurerà oggi pomeriggio alle ore 16:00. L’intervento di recupero, che si è appena concluso e consente di restituire, dopo circa settanta anni, una piccola ma significativa parte di città alla fruizione pubblica, è stato diretto dal Settore Centro Storico. “Restituiamo ai Palermitani un altro pezzo di città – sottolinea il sindaco Diego Cammarata –. È un recupero importante poiché si tratta di un intervento integrato su uno spazio pubblico che agisce non solo sulla conservazione e restauro, ma soprattutto sulla fruibilità, sul decoro e sulla sicurezza in un’area, quella della Cala e del Castello a Mare, che si sta progressivamente ripopolando di residenti e attività e che sarà uno dei luoghi di maggiore attrattiva per i turisti”. “Grazie al lavoro degli uffici e a risorse del Comune – afferma l’assessore al Centro Storico, Maurizio Carta – in tempi brevi si sta portando a compimento il grande piano di manutenzioni straordinarie del centro storico concordato con il sindaco, che permetterà di elevare la qualità della vita dei residenti e dei fruitori del centro storico, indispensabile componente della sua rigenerazione”. L’intervento di recupero del vicolo e della piazzetta Pantelleria e del vicolo Magnisi è stato diretto dal Settore Centro Storico, con la progettazione degli architetti Antonio Sicurella e Giuseppe Prestigiacomo, con l’ingegnere Vincenzo Lauriano come Rup. I lavori sono stati eseguiti dalla So.va.co. srl di Palermo e B.o.n.o. Costruzioni srl di Montelepre nell’ambito di appalti a contratto aperto per un ammontare di circa 140.000 euro. Hanno riguardato il recupero del vicolo e della piazzetta Pantelleria e del vicolo Magnisi con la bonifica dell’area ricolma di detriti, sfabbricidi derivanti da crolli, cataste di pneumatici, la realizzazione di opere di urbanizzazione attraverso il ripristino della pavimentazione storica in acciottolato, dell’arredo urbano, dell’illuminazione pubblica e realizzazione dell’impianto fognario, la messa in sicurezza degli edifici fortemente degradati mediante lavori urgenti eseguiti dai privati in ottemperanza delle ordinanze sindacali emesse a salvaguardia dell’incolumità pubblica. In particolare, le opere elettriche e la realizzazione della nuova illuminazione (5 punti luce in vicolo Pantelleria e 3 in vicolo Magnisi, con bracci artistici in ghisa a muro e lampade a risparmio energetico) sono state eseguite da Amg Energia Spa. Il vicolo e la piazzetta Pantelleria prendono il nome dal Palazzo Nobiliare dei Requesens Principi di Pantelleria e Conti di Buscemi, il cui nucleo originario è attribuibile alla prima metà del XVI secolo. L’area durante i bombardamenti del maggio 1943 venne completamente devastata, ancora oggi gli edifici prospicienti il vicolo Pantelleria presentano i resti sfigurati degli originari prospetti. Nel dopoguerra alcuni manufatti vennero anche utilizzati dai vari pescatori della zona, testimonianza è la presenza di un corpo di fabbrica sul vicolo Pantelleria utilizzato come “Sardineria”, ossia locali per la lavorazione delle sarde.

La Comunità festeggia Suor Maria Elisa e Suor Luciana nel 50° di vita religiosa

Platania, Elisa e Luciana suore da 50 anni

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di don Pino Latelli

Un qualunque cinquantesimo anniversario è di per sé un momento di profonda riflessione, di grandi soddisfazioni per quello che si è riusciti a fare per sé, per la famiglia e per la comunità. Quando poi siffatta meta è raggiunta da persone che hanno deciso di dare tutte se stesse al servizio del Regno di Dio e alla elevazione spirituale dei fratelli, allora l’appuntamento riveste carattere di eccezionalità. E’ quanto avverrà nella parrocchia San Michele Arcangelo di Platania (CZ) sabato prossimo. Per tale data, infatti, il Consiglio Pastorale e tutti i gruppi che svolgono la loro opera di volontariato nella parrocchia, “con affetto e riconoscenza”, si stringeranno attorno a Suor Maria Elisa Lamberti e Suor Luciana Dal Sasso che da tempo svolgono, con zelo e amore, la loro intensa missione nel centro dell’entroterra lametino. Per entrambe infatti il 2 aprile corrisponde al 50° anniversario di professione religiosa nella Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Cuneo. Sarà questa l’occasione nella quale la popolazione di Platania, con la preghiera e la vicinanza, ringrazierà le due suore per essersi impegnate a “far sperimentare un frammento di cielo” proclamando l’amore di Dio attraverso le opere di misericordia spirituale e corporale al servizio degli ammalati, dei giovani, dei disabili e degli anziani. Per la comunità di Platania l’evento, pertanto, si riveste di grande importanza alla luce della presenza della Congregazione nel territorio da quasi mezzo secolo e del legame con religiose verso le quali i platanesi manifestano da sempre gratitudine, stima sincera e amicizia. Naturalmente il clou della manifestazione sarà dato dalla celebrazione della Santa Messa di lode e di ringraziamento alle ore 17:30. Al termine della funzione religiosa, i bambini che frequentano il catechismo, preparati dalla catechista Maddalena Cimino, offriranno un augurio affettuoso a Suor Maria Elisa e Suor Luciana eseguendo alcuni brani musicali. In conclusione, nel salone dell’edificio scolastico “Valentino De Fazio”, avrà luogo, in un clima di gioia, l’immancabile agape fraterna preparata dalla comunità.

Per il Presidente Zaccariotto un impegno: “La Provincia a sostegno della Nautica”

Venezia, approdo del tredicesimo Nautic Show

Francesca Zaccariotto

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Presentato a Ca’ Corner, sede della Provincia di Venezia, NauticShow ’11, tredicesimo Salone internazionale della Nautica che si svolgerà al Porto Turistico di Jesolo in due fine settimana, il 9-10 e il 16-17 aprile 2011. Sono intervenuti, oltre al Presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto, il presidente di Veneto Exhibitions Giovanni Lasagna, il consigliere delegato di NauticShow Raffaele Bonizzato, il sindaco di Jesolo Francesco Calzavara, l’amministratore delegato del Porto Turistico di Jesolo, Daniela Donadello. “Anche questa occasione evidenzia la necessità di un’istituzione come la Provincia, al di sopra delle parti, che possa svolgere a pieno il proprio ruolo di coordinamento del territorio, qual è quello Veneziano, favorendo le sinergie fra il mondo della nautica, assolutamente centrale in una provincia d’acqua come la nostra, il comparto fieristico, le numerose imprese del settore, circa una cinquantina, e il turismo – così il Presidente della Provincia Francesca Zaccariotto – Sono queste le diverse opportunità che il territorio presenta, legate allo sviluppo della nostra economia, alla formazione, al lavoro e all’occupazione, e quindi devono essere assolutamente realizzate in sinergia”. “Certi eventi, quindi, non possono essere la fiera di questo o quel comune, magari proposti nello stesso momento, ma dovrebbero essere la fiera della provincia veneziana, in particolare se riguarda la nautica che ha avuto un momento di crisi - aggiunge il presidente Zaccariotto - non a caso la Provincia di Venezia ha istituito uno specifico tavolo con le associazioni di categoria e i sindacati il cui primo obiettivo, già in corso di attuazione, è stendere un documento per fare chiarezza nelle esigenza del settore per mettere in evidenza tutte le criticità e i possibili interventi a favore del rilancio”.

Inizia domenica 3 aprile la rassegna di escursioni per il 2011 di Itinerando

Reggio Emilia, scoprire la montagna di cristallo

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Dal mare di argilla, ecco la montagna di cristalli lucenti tra le valli del Crostolo e del Campola. La prima domenica di aprile parte il primo appuntamento per il 2011 di Itinerando, iniziativa curata da PromAppennino con il sostegno e la collaborazione della Regione Emilia Romagna e dell'Unione di Prodotto Appennino e Verde. È rivolta a famiglie, giovani e non più giovani, per scoprire il territorio reggiano con una passeggiata sportiva, culturale o gustosa. L’escursione è prevista domenica 3 aprile, con ritrovo alle ore 09:00 al parcheggio dell’EcoParco della Pineta di Vezzano sul Crostolo. Immersi tra le argille, si possono vedere i cristalli selenitici sui quali sorgeva il “Castello di Gesso del Crostolo”, di cui sono giunte sino a noi pochissime tracce poiché distrutto dagli Estensi nel 1500. Ma molto prima, qui sorgevano insediamenti di uomini preistorici forse attirati dai magici riflessi della roccia. Sullo spartiacque tra le valli del Crostolo e del Campola, si scoprono le argille di vari colori che danno origine alle spettacolari erosioni calanchive abitate dai mufloni. La visita termina con la visita ai simpatici animali dell’EcoParco. Il pranzo è al sacco a cura dei partecipanti. La partecipazione prevede la prenotazione obbligatoria e ha un costo di 10 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini e 20 euro per due adulti con bambino. Per prenotare, avere informazioni e aggiornamenti sull’escursione, contattare info@incia.coop oppure online su www.escursioniemiliaromagna.com, sul portale turistico della Provincia sono riportate tutte le escursioni in programma nel 2011 in regione.

Se ne discute nel consiglio comunale. Lavori riprendono oggi

Trento, confronto su impianto crematorio

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

Approvata la delibera sul servizio affissioni il Consiglio Comunale di Trento ha iniziato la discussione sul tempio crematorio. In apertura di adunanza è ripresa la discussione sulla delibera interrotta nel corso dell’ultima seduta sull’affidamento a terzi del servizio relativo alle pubbliche affissioni e del servizio di riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni. Collegato alla delibera era stato presentato un ordine del giorno sottoscritto da dodici consiglieri di maggioranza e di opposizione e presentato in aula da Giovanna Giugni (Idv) sulla pubblicità offensiva nei confronti della donna. Dopo un dibattito e alcuni emendamenti al dispositivo iniziale, è stato approvato il testo che, sulla scorta dell’iniziativa promossa dall’Unione donne italiane a sostegno della moratoria della pubblicità lesiva della dignità di genere, chiedeva di sollecitare gli organi di governo nazionale e regionale all’attuazione della risoluzione comunitaria (n. 2038 del 2008) del Parlamento europeo sull’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità fra donne e uomini. Tale risoluzione indica come inammissibile il modello pubblicitario lesivo della dignità umana e dell’integrità della persona, indicando agli Stati membri di adeguare decretazioni e leggi in tal senso. Subito dopo, sono stati affrontati i quattro emendamenti presentati dal PdL che chiedevano di accorciare la durata dell’affidamento (che la delibera individuava in nove anni) e di permettere l’accesso al confronto concorrenziale a quanti abbiano svolto il tipo di lavoro richiesto in comuni con almeno 100 mila abitanti. Nel primo caso, l’assessore allo sviluppo economico Fabiano Condini ha spiegato che la procedura per l’indizione della gara è piuttosto lunga ed ha proposto come mediazione un affidamento della durata di sei anni. La proposta è stata accettata e approvata. Per quanto riguarda il secondo aspetto, la delibera prevedeva di ammettere alla gara solo chi avesse gestito servizi analoghi in comuni di classe terza o seconda (le classi riguardano il numero di cittadini, la prima comprende i comuni più grandi, la terza quelli più piccoli in termini di abitanti). Su questo punto è stato raggiunto un accordo e votato l’emendamento che includeva tutte e tre le classi di comuni. Alla fine la delibera è stata approvata con trentadue sì tre no e dieci astenuti. A questo punto l’assessore al decentramento Renato Tomasi ha esposto la modifica del Piano regolatore cimiteriale per la collocazione del tempio crematorio che sorgerebbe nella parte ovest del quadrante sud del cimitero monumentale di Trento, a ridosso della ferrovia. La scelta di realizzare una struttura per la cremazione è da tempo all’attenzione dell’amministrazione e corrisponde alla necessità di dare adeguate risposte ai cittadini, visto il numero crescente di richieste che oggi devono essere soddisfatte rivolgendosi fuori provincia. La presenza dell’impianto in città gestito direttamente dal Comune permetterebbe di programmare le singole cremazioni subito dopo il funerale e di sistemare le ceneri senza interrompere la cerimonia e senza far passare diversi giorni, come succede adesso, fra i due momenti del rito funebre. Con una quota a regime di sei funerali al giorno, l’impianto potrebbe soddisfare tutta la richiesta; inoltre, la collocazione nel cimitero monumentale, scelta fra diverse ipotesi, oltre alla sacralità del luogo, garantisce la dotazione dei servizi necessari (parcheggi viabilità ecc.), oltre ad essere la più economica. Per quanto riguarda le emissioni di sostanze inquinanti, le moderne tecnologie, i filtri e i controlli previsti, assicurano il buon funzionamento della struttura. Sulla delibera è intervenuto Nicola Giuliano (PdL) che ha posto una questione sospensiva criticando il fatto che nella delibera ci sia solo il tema della localizzazione dell’impianto e non altri aspetti, come le modalità e forme di gestione. Ha quindi chiesto di sospendere la trattazione e di riportare in Consiglio un impianto deliberativo più completo. Gli ha risposto il sindaco Alessandro Andreatta il quale ha precisato che la dettagliata relazione dell’assessore Tomasi ha permesso di avere una visione approfondita dei vari aspetti ma che l’argomento in questione riguarda solo la modifica del piano cimiteriale. Messa in votazione, la questione sospensiva è stata respinta. Il dibattito continua nella giornata di oggi.

61ª Mostra Regionale Piemontese Zootecnica di Quaresima

Cuneo, la tradizionale Fiera di Pasqua

30 marzo 2011 – Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

Lunedì 11 aprile presso l'Area Fieristica Miac in via Bra n. 77 (località Ronchi) a Cuneo si terrà la 61ª Mostra Regionale Zootecnica di Quaresima, mostra riservata ai bovini da macello di razza piemontese e di altre razze e di ovi-caprini. Alle ore 10:00 si svolgerà la premiazione dei capi risultati vincitori delle 9 categorie ammesse al concorso. Ad oggi risultano iscritti oltre 80 capi bovini e 13 capi ovicaprini per un totale di oltre 50 allevatori partecipanti. Per maggiori informazioni: Ufficio Agricoltura tel. 0171 444.457 - 444.456 email: agricoltura@comune.cuneo.it .

In Spagna seconda tappa del motomondiale classe 125

Napoli, Mauriello rilancia per Jerez

Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

Checco MaurielloComincia il count-down per la nuova sfida di Francesco Mauriello, alle prese con la seconda tappa del Motomondiale 125, in scena sul circuito di Jerez de la Frontera domenica 3 aprile. Da sempre il circuito di Jerez è considerato un tracciato molto tecnico dall’asfalto abrasivo, che alterna curvoni lenti e veloci a dislivelli di terreno. Ogni anno i test Irta si svolgono qui. Infatti il pilota azzurro ha già avuto modo di girare sulla pista agli inizi di marzo, accrescendo una confidenza col circuito maturata già a partire dall’anno scorso in occasione del Cev 2010. Non a caso, il circuito di Jerez è reputato un terreno adatto ai test per mettere alla prova squadre e piloti, alle prese con condizioni impegnative. Il pilota napoletano nell’esordio in Qatar lo scorso 20 marzo ha dato prova di sapersi subito adattare al terreno impervio e difficoltoso delle competizioni internazionali, riuscendo a portare a termine la gara con l’aiuto del suo team, pronto a risolvere i problemi tecnici che si sono presentati. Forte dei graduali progressi fatti in pista e rassicurato dalle conoscenze tecniche del circuito spagnolo, Francesco si prepara alla prossima gara con entusiasmo e fiducia. D’altronde, il vantaggio di essere un pilota giovane, è quello di avere un forte margine di crescita. “Sapevo che non sarebbe stato facile confrontarmi con i grandi talenti del Motomondiale – ammette il giovane campione - ma questa consapevolezza è un incentivo che mi spinge a fare meglio e a scendere in pista per guadagnarmi poco a poco l’esperienza e i miglioramenti per fare una buona stagione”. Un pensiero Checco lo riserva ai suoi fan. “Sono molto sorpreso e allo stesso tempo fiero di vedere quante persone mi stanno sostenendo. In primis gli sponsor, ma anche gli amici, i miei concittadini. Noto che tante persone si stanno avvicinando a questo sport, e questo è già una grande rivincita per Napoli. Bisogna avere pazienza per fare bene, e io ce l’ho, soprattutto per gratificare chi sta credendo fermamente in me”. Grande ottimismo e spirito di sacrificio, le qualità giuste con cui Mauriello sbarcherà a Jerez; i collegamenti per il Gran Premio de Espana cominceranno intorno alle ore 08:40 su Mediaset Premium che trasmetterà i Warm Up. La gara andrà poi in onda, sempre su Mediaset Premium, su Sky e su Italia 1, in diretta alle ore 11:00.

Esclusiva Laprimapagina. Intervista all’onorevole Marco Siclari

Al centro Marco Siclari

Roma, studiare e vivere la Capitale

Divertirsi responsabilmente

Servizio giornalistico a cura di Elvia Gregorace

In uno dei locali più trendy di Roma, il Babel, si è svolto un altro evento organizzato dall’onorevole Marco Siclari sul divertimento responsabile. Il ricevimento è ben riuscito. Giovani, entusiasmo, divertimento hanno riempito il luogo di energia positiva. La serata non ha avuto solo scopo di intrattenimento fine a se stesso, ma si è svolta una riffa il cui ricavato è stato devoluto a favore dell’associazione onlus Padre Gabriele che mira a diffondere i valori cristiani ed aiuta gli indigenti con elargizioni di genere alimentare e vestiario. Aci, Simed, Circolo ippico Acquasanta, Tour operator GLclub, Wall Street Institute, Safety Driver, Freetime Sporting Club sono gli sponsor che hanno offerto i premi della lotteria ed un particolare ringraziamento va anche ai ristoranti che hanno avuto cura del buffet: Il Bersagliere, Acchippafantasmi, Il Portico, Snob, Grottazzurra-Bea Srl e Pompi, famoso per il tiramisù più buono della Capitale. Marco ci concede un’intervista, appare disponibile, dal viso pulito e pieno di speranze per il futuro. Speriamo si realizzino.

Siclari primo piano

Chi è Marco Siclari fuori dalla politica?

E’ un giovane che ama i giovani, cresciuto e nato con loro, con una visione della vita forte ed entusiasmante su ogni tema, anche sulle problematiche che riguardano la persona stessa. In realtà lo dovrebbero dire gli altri, ma di certo è una persona disponibile.

Chi è invece Marco Siclari nella politica?

La stessa persona di prima. Colui il quale vorrebbe affrontare e risolvere le problematiche della società. Tutto il tempo che ho lo sto investendo nella politica sempre per e con i giovani a favore dei cittadini. Oggi il problema della politica è che mancano le persone ed un terreno su cui coltivare. Questo non è una difficoltà solo italiana, ma globale. Bisognerebbe partire dall’educazione nelle scuole. C’è da formare prima gli uomini e poi i politici.

Il tuo progetto sulle famiglie?

Oggi i genitori hanno meno tempo da poter dedicare ai propri figli e questo è uno dei maggiori mali della nostra società. Bisognerebbe indirizzare i figli sulla retta via, tutti possono sbandare anche ai migliori piloti accade, ma si può tornare i pista. Le nuove generazioni sono deboli, ciò accade forse a causa della mancanza di rapporto con i propri genitori. Nessun mezzo informatico sostituisce una carezza o il valore dei relazioni umane. Questo progetto riguarda gli educatori e sto aspettando ancora alcune risposte, ma ho già parlato con un assessore ed avremmo intenzione di partire alla realizzazione proprio dalle scuole romane. L’obiettivo è di aiutare quelle famiglie che non hanno la possibilità di trascorrere del tempo sufficiente con i propri figli, perciò si tenta nella figura dell’educatore di riassumere tutti i valori che il padre e la madre avrebbero voluto trasmettere alla progenie.

Che cosa pensi della riforma Gelmini nell’università?

E’ un tema caldo, ogni cambiamento che avviene in Italia è sempre visto con diffidenza. La riforma ha permesso ad un sistema universitario che negli ultimi 30 anni è stato gestito da baronati familiari di terminare.

Esiste la meritocrazia in Italia?

Ora la meritocrazia in Italia sta diventando un’esigenza. Oggi la crisi non è in Italia, ma nel mondo per cui nessuno si può permettere di assumere persone che non siano capaci, non ci sono più soldi da spendere, non si possono regalare a chi non ha titoli. Bisognerebbe fare squadra e far funzionare le cose. L’Italia una volta era ricordata come il bel paese ed i giovani oggi devono far rivivere quel ricordo.

Che cos’è la cultura?

Innanzi tutto è il rispetto, verso la storia, lo stato, la conoscenza, la democrazia, le regole e verso gli altri che oggi non c’è.

Come si potrebbe diminuire il tasso di disoccupazione?

Ciascuno dovrebbe essere responsabile sul ruolo che ricopre, lavorare in maniera seria sia nel pubblico che nel privato.

Dove è rimasto il tuo essere calabrese?

Nel cuore.

Dato che tu sei laureato in medicina, come potrebbe migliorare la sanità in Calabria?

Il 12 aprile al Campidoglio, ci sarà proprio un convegno su questo argomento con la presenza del governatore Scopelliti, è stata invitata anche Renata Polverini. Saranno presenti tutti i presidi di facoltà di chirurgia di Roma e si confronteranno con entrambi i governatori sul tema della sanità nel centro-sud.

Cosa ti auguri per il futuro?

Vorrei vivere in serenità. Mi piace lavorare venti ore al giorno ed incontrare giovani ed avere rapporti con le università.

A chi rivolgi un tuo augurio?

Ai giovani ed alle famiglie che hanno bisogno di risposte.

Anche noi ci aggreghiamo al suo pensiero, sperando che in Italia i giovani possano trovare una loro collocazione lavorativa e sociale e che le famiglie facciano meno sacrifici per arrivare alla fine del mese.

Alle urne per la Provincia ma anche nei Comuni da Reggio a Siderno e Melicucco

I reggini chiamati al voto di maggio

Al voto

Servizio giornalistico a cura di Rosamaria Greco

In vista dell’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali di domenica 15 e lunedì 16 maggio 2011, che interesserà, la Provincia di Reggio Calabria la Prefettura reggina, in una nota, rammenta che “le disposizioni contenute nel decreto legislativo 12 aprile 1996, n. 197 prevedono l’esercizio del diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali per i cittadini dell’Unione Europea residenti in Italia. In particolare, l’art. 3 del predetto decreto legislativo prevede tale facoltà per quei cittadini comunitari che presentino domanda di iscrizione nell’apposita lista elettorale aggiunta presso il Comune di residenza entro il quinto giorno successivo all’affissione del manifesto di convocazione dei comizi che, in occasione della prossima tornata elettorale amministrativa, ricade martedì 5 aprile 2011”. Maggiori informazioni sul sito della Prefettura all’indirizzo www.prefettura.it/reggiocalabria. Oltre alle elezioni amministrative per la Provincia fra poco più di un mese saranno chiamati alle urne i reggini per rinnovare anche le amministrazioni comunali ed eleggere i sindaci di ben 24 comuni: Ardore, Bagnara Calabra, Bova, Camini, Casignana, Galatro, Gerace, Locri, Mammola, Melicuccà, Melicucco, Monasterace, Palizzi, Reggio Calabria, Roghudi, San Ferdinando, San Giorgio Morgeto, Sant’Agata del Bianco, Scilla, Siderno, Sinopoli, Staiti, Stilo e Taurianova. Significative le sfide di Bagnara e San Ferdinando, importanti centri del tirreno reggino, ma anche di Melicucco e Taurianova, centri strategici della Piana di Gioia Tauro e di Locri e Siderno, cuori pulsanti della Locride. Avremo modo di seguire con ampi servizi i dibattiti e gli sviluppi elettorali. Inoltre, sarà possibile per i soggetti politici comunicare attraverso la nostra testata giornalistica. Per approfondimenti vi invitiamo a cliccare qui.

Una gustosa pizza italiana, piatto internazionale e tanto altro ancora...

Roma, Sapori di principe capitolino

Il principe

Servizio giornalistico a cura di Elvia Gregorace

Pizzeria napoletana

La pizza italiana ormai è diventato un piatto internazionale, si trova ovunque qui ed all’estero, con abbinamenti svariati, talvolta anche discutibili, ma chi davvero la sa preparare, impastare e farcire? Nella Capitale, come in molte altre città i locali pullulano, ma si assaporano veramente i cibi e dov’è la qualità? Abbiamo trovato in via Eurialo n. 83-89 Sapori di Principe, una pizzeria napoletana, con il pizzaiolo Salvatore Sorrentino che dedica amore e professionalità alle sue creazioni, perché di questo si tratta, quando ci si mette il cuore nel proprio mestiere. Fritti, carni alla brace, primi piatti sono presenti sul menù, ma noi suggeriamo come antipasti il “principe” con mozzarella di bufala, ricotta, verdure grigliate, montanare e zeppoline oppure la “principessa” a base di bresaola, rucola e grana, radicchio, ricotta, fagioli, zeppoline ed un piccolo assaggio di cartoccio scamorza e speck. Le pizze classiche competono con la Manfredi dal bordo di ricotta, la fior di zucca, la regina e la partenopea salsiccia e friarelli. L’acme si raggiunge quando ci si lascia tentare dai fantasiosi impasti del napoletano Salvatore. In sala ci sono le giovani Michela e Martina, mentre i gestori sono Massimo e Nicolò Madia. Spesso si discute sullo spessore della pasta, chi la preferisce sottilissima e croccante, chi invece alta e gonfia. Qui la lievitazione è di 48 ore, acqua, farina, lievito e sale, tutto naturale ed il gusto è inconfondibile, gli ingredienti sono dosati e permettono di essere decifrati dal palato senza alcuno sforzo. Se vi trovate in questa zona, accorrete!

Benvenuti in Creiodes

Creiodes

Calabria, già Magna Graecia, terra ricca di cultura, scienza e tecnologie avanzate, sede della scuola di Pitagora. Da un “dna” storico e dall’esperienza ultradecennale di alcuni periti calabresi nasce Creiodes, impresa dinamica e innovativa che offre servizio. In particolare, servizi idonei ad affrontare e risolvere problematiche di natura tecnica e economica connesse a ciò che può costituire o costituisce “danno”. Per un sistema economico fragile che opera in un territorio difficile, la valutazione dei rischi, le attività di relativa prevenzione e/o protezione, lo studio di idonee forme di assicurazione, sono argomenti che possono essere affrontati in punto tecnico per ricercare la migliore soluzione possibile nel rispetto di tutti gli interessi in gioco. L’accertamento e/o la liquidazione dei danni, il loro eventuale ripristino diretto, l’intervento straordinario del pubblico, potrebbero così diventare momento di soddisfazione delle legittime diverse aspettative di ogni stakeholder. La struttura di Creiodes è capace di intervenire, con tempestività e professionalità, sia nell’ordinario, anche nei settori ambiente, energia, finanziamenti alle imprese, che nello straordinario, in occasione di calamità naturali o eventi catastrofali. Per maggiori informazioni www.creiodes.it. Basta semplicemente cliccare sul logo presente sulla nostra homepage e saprai di più del mondo Creiodes.